Piccoli problemi brussellesi

Uno dei grandi piccoli problemi di Bruxelles si presenta ogni volta che, essendoti abituato a certe cose dopo anni di cose belghe, al tavolo di un bar o un ristorante ti ritrovi una lista troppo piccola di birre da scegliere, qui nel paese dei 700 e più produttori, ci rimani male, anzi non più deluso, sei passato oltre, ti infastidisce, ma come, qui, solo quattro birre da scegliere? ma dico, seriamente? Poco seri, non ci veniamo più qui, c'è di meglio, facilmente di meglio, assolutamente.
E quando anche quella selezione ti fa velocemente scorrere gli occhi su una lista anche abbastanza modesta ma comunque già in certi standard brussellesi e sei lì, che hai trovato la tua birra preferita o una di quelle che rientra nella tua lista, cortissima, di birre che bevi con piacere - non le hai provate tutte, che sarebbe impossibile quasi, ma tra le più ricorrenti hai le tue stelline - e aspetti che la servino al tavolo, già con la gioia del bambino e del suo gelato tanto atteso, ecco che accade anche di peggio, peggio della scelta striminzita, peggio di quel bar dove non ci andiamo più, succede che la birra non ti arriva alla temperatura giusta, ti arriva quasi temperatura ambiente, e allora vorresti spaccare tutto, compostamente, chiudi gli occhi e vorresti tornare indietro nel tempo, farla quella maledetta domanda, quella di com'è, se è alla spina sei sicuro che sarà fresca, se è in bottiglia entri già in zone pericolose, ma se domandi magari ti capiscono, si sentono in colpa a portarla così poi e il mondo, o almeno Bruxelles, potrebbe essere all'improvviso un posto migliore.