Consigli sparsi per cercare lavoro a Bruxelles

Se avete in mente di cercare lavoro in una determinata città e' bene conoscerne almeno le caratteristiche principali prima di iniziare l'avventura. Per quanto riguarda Bruxelles, e' sicuramente importante conoscerne le diversità linguistiche: nelle varie offerte di lavoro, troverete nella maggior parte dei casi francese e nederlandese come lingue richieste, o almeno una delle due più l'inglese. Se magari non sarà espressamente listato tra i requisiti del candidato, probabilmente vi sarà chiesto durante il colloquio, tutto dipende ovviamente dal tipo e dalla posizione di lavoro: per una commessa le due lingue principali saranno certamente obbligatorie, per un impiegato presso un ufficio che relaziona soltanto con la commissione europea, l'inglese sarà l'unica lingua richiesta. Data la presenza di numerosissime aziende che, per consulenza o altro, lavorano in stretto contatto con la commissione europea, esistono diverse offerte di lavoro per chi non parli francese o nederlandese. Inoltre, dato l'ampio panorama di cultura internazionale, esistono anche aziende che non hanno nessuna relazione con uffici e dipartimenti della commissione europea, ma ciò nonostante assumono anche soltanto grazie all'inglese: ovviamente dipende dal valore del curriculum proposto e dal vostro grado di apprendimento del francese (ma anche no) nel futuro (probabilmente nessuno mai vi chiederà di imparare il nederlandese, ma non prendetelo come assioma).
Se parlate francese ed inglese, non dovreste avere problemi linguistici; se parlate soltanto il francese, potrebbero chiedervi anche l'uso dell'inglese, tutto dipende dal ruolo e dall'azienda; se parlate soltanto l'inglese, molte proposte di lavoro saranno irraggiungibili, ma molte porte saranno ancora aperte.

Nel cercare lavoro, dovreste sicuramente conoscere qualcosa sulla tassazione belga e sui possibili salari, che in generale non sono altissimi eccetto due casistiche: lavorare presso la commissione europea o ottenere lo special tax status (RSI). Descrivere come provare ad entrare nella commissione europea ed ulteriori informazioni a riguardo non e' lo scopo di questo post e magari l'argomento sarà trattato in dettaglio in futuro, ma non ora.
Le tasse in Belgio sono tra le più alte d'Europa, tanto da poter avere una tassazione del 45%, da tenere in considerazione nel momento in cui venga fatta una proposta formale di lavoro. E' possibile pero' ottenere una tassazione del 20% con lo special tax status e quindi, a parità di lordo, ottenere un netto ovviamente maggiore. Tale regime fiscale e' applicabile per tutti i cittadini europei emigrati in Belgio con determinate caratteristiche, valido soltanto per il primo impiego (quindi bisogna esser prudenti nella scelta del primo lavoro, cambiare lavoro significherà poi avere una tassazione doppia) e senza limiti di tempo (fin tanto che si rimane nella stessa azienda). Non viene applicato per tutte le posizione di lavoro e non tutte le aziende ne sono a conoscenza (nel caso non abbiano mai assunto stranieri, mi e' capitato durante i primi colloqui in Belgio), e' sempre consigliato quindi chiedere se per il lavoro desiderato sia possibile beneficiare del RSI. Questa speciale tassazione spesso e' il motivo che spinge molti stranieri a trasferirsi a Bruxelles, pensate soltanto ai cugini francesi, che grazie alla lingua comune ed alla vicinanza geografica possono approfittare di notevoli vantaggi senza stravolgere più di tanto le proprie abitudini. Perché esiste questo speciale regime fiscale? Il governo belga tende a favorire l'ingresso nel paese di stranieri altamente qualificati (ragion per cui,ottenerlo dipende molto dalla posizione di lavoro e dal curriculum).

In Belgio esistono inoltre due mensilità aggiuntive durante l'anno (se volete, paragonabili un po' a tredicesima e quattordicesima): la prima a luglio, calcolata in base alle ore di lavoro dell'anno precedente, la seconda a dicembre, calcolata in base alle ore di lavoro dell'anno corrente. Cosa significa questa differenza? Se per esempio iniziate a lavorare a maggio, la prima mensilità aggiuntiva sarà nulla, mentre la seconda sarà parziale; ovviamente l'anno seguente, la prima sarà parziale, la seconda totale.
Discorso analogo per le vacanze. Le vacanze vengono calcolate in base alle ore di lavoro dell'anno precedente. Che significa? Il primo anno non si hanno ferie pagate, eccetto ovviamente quelle che si possono maturano durante l'anno, come recupero di ore (RTT) ed altro. Una settimana lavorativa in Belgio non può eccedere le 39 ore di lavoro.
Moltissime aziende infine offrono come benefit di base un'auto aziendale, assicurazione medica ospedaliera (della sanità belga ne parlerò nei prossimi post) e buoni pasto. Molto usuale e' anche il flexi-time, permettendo di arrivare in ufficio dalle 8 alle 10 di mattina.

Al momento la disoccupazione in Belgio e' del 8%, alquanto stabile da circa un anno, e gli stipendi medi sembrano ben collocarsi nelle statistiche europee anche se i salari della commissione europea (altissimi rispetto alla media) potrebbero falsare un po' alcune considerazioni. Bruxelles non e' una città dal costo della vita molto elevato: vita notturna, trasporti, affitti e vitto son molto più economici se confrontati a molte altre capitali europee; l'ambiente e' incredibilmente internazionale e variegato e (per i più nostalgici) l'Italia e' molto presente come quantità di immigrati, prodotti, eventi.

Per terminare, vi descrivo sommariamente la mia esperienza personale nel cercare lavoro a Bruxelles: un esempio reale può essere utile per qualche altro spunto. Ho impiegato circa un mese prima di trovare lavoro a Bruxelles, costantemente quasi ogni sera alla ricerca su internet, vivevo a Dublino ed ho dovuto fare tutto a distanza. Per il campo informatico, ho impiegato quasi esclusivamente monster.be; mi son inscritto a molte altre piattaforme che listano proposte di lavoro, ma con pochi risultati se confrontati al primo. All'epoca non sapevo mettere due parole francesi in sequenza e mi scoraggiai molto nel vedere la maggior parte delle offerte per francese e nederlandese, ma sapevo che solo con l'inglese c'era possibilità di trovar lavoro e cosi' applicai per diverse offerte interessanti. In un mese ho ricevuto almeno una decina di telefonate, colloqui conoscitivi generali, tre dei quali si son trasformati in proposte concrete, due delle quali han pagato volo e spese per il colloquio di persona qui a Bruxelles. La prima azienda non conosceva nulla sul RSI, le altri . Ed alla fine, eccomi qua.

Se ho scritto strafalcioni, se avete qualche osservazione, domanda o se volete condividere la vostra esperienza nella ricerca di lavoro a Bruxelles, come sempre i commenti sono il miglior modo per arricchire i contenuti ed aiutare il lettore. Per il resto, in bocca al lupo a tutti coloro che hanno intenzione di iniziare la ricerca!


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92 commenti:

Hugs ha detto...

Ma facciamo finta che a Bruxelles non ci sia il parlamento europeo...e mettiamo che a uno non interessino lavori da ufficio a carattere aziendale... e mettiamoci pure che trovare lavoro (pur essendo importante) non sia nella top-three delle necessità impellenti (nel senso che arriverebbe al quarto posto).

Premesso tutto ciò.

Secondo te : Bruxelles resta una meta interessante? Continuerebbe a essere un posto accattivante per qualità della vita, socialità, verde, multi-cultura, food & drink e amenità varie?

zenzero ha detto...

Fantastico averti trovato!
Noi aismo una coppia di milanesi stanchi di Milano con una pupa di 2 anni al seguito e, quasi convinti, un'altra coppia di milanesi con pupa e cane!
La ricerca del lavoro, abituati all'andazzo italiano, ci preoccupava parecchio...ma leggendo il tuo post devo dire che ho visto la luce!

andima ha detto...

@zenzero
tutto cio' che scrivo e' frutto della mia esperienza, anche per questo preferisco chiamarli "consigli sparsi", quindi e' ovvio che va sempre tutto filtrato. Voglio dire, magari io ho avuto fortuna con la mia esperienza, ma la racconto come spunto per gli altri. Poi ovviamente aggiungo dettagli, notizie, informazioni che possono essere utili a tutti.

Detto cio', andare all'estero e' una esperienza che rivoluziona tutto, secondo me in meglio, ma anche "tutto" e' personale:)
Ti posso consigliare un sito davvero ricco di contenuti a riguardo e costantemente in aggiornamento:
http://www.italiansinfuga.com

sicuramente piu' di una lettura aiuta, ma per capire davvero ad un certo punto bisogna lasciare la scrivania ed andare all'aereoporto;)

Hugs ha detto...

@Andima,
grazie per i suggerimenti. Davvero preziosi in questo momento. Per ricollegarmi al consiglio finale che dai a Zenzero : diciamo che noi all'aereoporto ci andiamo dopodomani.
Saliamo per 4 giorni a dare una snasata a questa capitale-che-non-ti-aspetti.

Ovviamente la domanda è : come/dove ti troviamo? ....così, giusto per offrirti una birra (a scelta tra 750).

Ovviamente se vuoi.

zenzero ha detto...

Certo la tua esperienza non è una regola, ma i consigli sono sempre preziosi e per come si sta qui nella città feudo del nano maledetto una fuga è assolutamente obbligatoria!
Io e la doppia cittadinanza italo francese metteremo passaporti e familiari in valigia per cercare, non la Mecca, ma almeno un miglioramento...

E manco a farlo apposta l'amico che mi ha segnalato il tuo blog e che, con fidanzata, figlia e cane al seguito vorrebbe fuggire anche lui alla volta del Belgio è proprio quell'Hugs che vorrebbe offrirti una birra questo week end...

Noi, se ti va, te ne offriremo un'altra alla fine di maggio, con mille domande s'intende!

Hugs ha detto...

@Andima
Non preoccuparti per il post-posti-da-visitare, a sto giro da tutto siamo mossi tranne che da mire ludico-turistiche. Servono elementi italo-autoctoni-parlanti-simpatici a cui sottoporre 10 domande (repubblica docet). Qualcosa l'abbiamo già trovato, manca una testimonianza under-30.

Facce sapè

Unknown ha detto...

Ciao andima,mi chiamo Mohamed..prima di tutto volevo farti i complimenti per il tuo blog,molto interessante ed anche utile.....
Probabilmente sono l´ennesimo che vuole chiederti un consiglio, anche se ho visto che sono gia presenti informazioni sul sito che possono rispondere parzialmente alle mie domande.Sono un ragazzo di 25 anni Italiano di origini arabe che vive in questo momento a Madrid,sto pensando di trasfermi in Belgio,io e la mia ragazza spagnola (Yo también enganchado a una encantadora "gata" Madrileña…),in cerca cme tanti di una vita migliore...Io diplomato in un liceo linguistico e con esperienzie lavorative come amministrativo (attualmente lavoro x accenture),lei invece laureata in Sociologia e con esperienzie in ONG sopratutto nel campo "Monitrice Tempo-libero".Parlo e scrivo perfettamente Spagnolo-italiano,Inglese livello medio (grazie alla mie esperienze lavorative),arabo,francese dato che le origini marocchine,diciamo che me la cavicchio...per perfezionarlo suppongo che avrei bisogno di un po di pratica (circa sei mesi in un paese francofono e magari qualche corso intensivo).La mia ragazza anche lei non parla perfettamente francese pero disposta ad imparare.Abbiamo un amico a Liege che puo ospitarci a casa per un breve periodo,invece a Bruxelles abbiamo qualche contatto disposto ad orientarci nella citta e magari anche ad ospitarci a casa sua.Arrivando al dunque:
Secondo te, abbiamo qualche opportunita,io di poter trovare un lavoro sempre relazionato con l'amministrazione,invece la mia ragazza di poter continuare a lavorare in qualche Ong.??Naturalmente siamo disposti anche in un primo momento a lavorare in qualsiasi cosa e dedicarci allo studio e perfezionamento della lingua...
Secondo le tue conoscenze credi che ci siano possibilita di poter raggiungere questo obbiettivo.....
So che non sei Nostradamus.......

andima ha detto...

@MOH1984
Te lo confermo, non sono Nostradamus:) e nemmeno ambisco ad esserlo!
Quello che posso dirti e' che la carenza di lingue richieste spesso e' sorvolata se il curriculum e' di spessore o se l'azienda crede in te e vuole investire nelle tue capacita'. Lo conferma il fatto di trovare tante persone che lavorano anche in posizioni di un certo riguardo qui a Bruxelles, ma con un inglese spesso drammatico (gli "skills" spesso fanno tappare anche le orecchie a chi fa colloqui pur di accaparrarsi un ragazzo in gamba). Detto questo, se il vostro inglese non e' il massimo e nemmeno il francese, questo non vuol dire che non avrete alcuna possibilita', ma che sicuramente sarete meno competitivi sul mercato rispetto ad altri che possono offrire maggiori credenziali, soprattutto in periodi di crisi come questi. Cosa significa? Sicuramente significa uno sforzo maggiore nel cercare lavoro, una determinazione, una costanza e.. ovviamente.. un po' di fortuna:) e tempo, non si ottiene tutto il primo giorno, ci vuole tempo e anche pazienza, questo ovviamente significa anche che si ha bisogno di un certo budget economico, per vivere qui nel mentre si cerca lavoro e fino al primo stipendio (direi per almeno 2 mesi nel miglior caso).
Per farti un esempio reale, io non parlavo francese (e adesso ancora non sono fluente, lo parlocchio, e probabilmente la mia prof farebbe smorfie assurde se mi sentisse la sera nei pub, ma vado a scuola serale da 7 mesi, ci provo) ed ho trovato lavoro grazie all'inglese e tuttora lavoro con l'inglese (ma prima o poi passero' al francese, forse:). Certo, in informatica magari il discorso e' diverso. La mia ragazza parlicchiava francese, ma ha trovato lavoro solo grazie all'inglese, nel settore finanziario/amministrativo. Entrambi abbiamo impiegato un mese per trovar lavoro, io a distanza mentre vivevo ancora in Irlanda, lei mentre era qui a Bruxelles.
Il fatto che tu parli piu' di una lingua e' sicuramente un punto a favore in una citta' come Bruxelles. Magari non sara' qualcosa di magico che apre tutte le porte, ma ti aiuta. Di ONG ce ne sono tantissime, un'amica francese lavora proprio in una di queste (ma non ricordo il nome al momento). Se poi siete disposti a temporeggiare inizialmente per migliorare le lingue (ma nel frattempo io non mollerei comunque nella ricerca continua di lavoro), allora probabilmente non e' una cattiva idea provarci.
Ecco, non so se sto andando al punto o sto girando intorno, e' che non voglio demoralizzare ma nemmeno spaventare, ne' tanto meno voglio prendermi responsabilita' con promesse magari surreali.
Io proverei sicuramente con una prima prova, mandare cv, farli girare in rete nelle varie piattaforme di job seekers. Se si ha l'impressione di averli buttati in un mare immenso senza aver ricevuto risposte: non scoraggiarsi, era una prova. Poi se avete appoggi iniziali da amici qui in Belgio, la cosa facilita molto il tutto, io ci proverei. Sara' che son sempre ottimista, sara' che mi piace se la gente, soprattutto giovane, lotta per qualcosa in cui crede fino ad ottenerla, io direi di provarci, non so cosa lascereste li' a Madrid, so che la situazione non e' delle migliori al momento in Spagna, ecco, questo e' da considerare, ognuno ha i propri compromessi e sono scelte sicuramente personali, in fondo io sono uno sconosciuto. Continuo a girarci intorno o ti ho dato la risposta?:) Fammi sapere, al massimo in un giorno rispondo sempre, e se ti va, poi piu' avanti, mi farebbe piacere se potessi riportare la tua esperienza qui, magari potrebbe essere utile a qualcun altro in futuro;)
Grazie

Anonimo ha detto...

salve ragazzi...piacere io sono Marco! Lavoro qui a bruxelles quasi da 4 mesi essendo italiano e fidanzato ho un problema che potrebbe essere comune ad altri di voi...o quanto meno puo esserlo stato magari prima di risolverlo.
In pratica vorrei ke la mia ragazza mi raggiungesse qui sta prendendo lezioni di francese ma purtroppo lei non è la figura esperta e specializzata ke ricercano in tutti i blog a cui ho dato uno sguardo...quindi mi kiedevo ci sono in centro lavori piu alla portata anke di chi come lei non ha titoli di studio e qualifiche altisonanti????? vi ringrazio e spero possiate rispondermi!

andima ha detto...

@Anonimo/Marco
Ciao Marco, in generale volendo trovare un lavoro soltanto parlando italiano le aspettative non possono essere altissime all'estero, soprattutto in una citta' in cui sono tre le lingue piu' note (francese, olandese, inglese), ma probabilmente non tutto e' perduto, ci sono tantissime associazioni italiane a cui si potrebbe inviare il cv, ci sono ristoranti e aziende private che potrebbero ricercare persone italiane, probabilmente ci sono anche call center, ma non te ne posso dare la certezza al 100%. Ovviamente, in quei casi ci vuole molta flessibilita', voglio dire, il lavoro potrebbe non essere a Bruxelles, magari ad un'ora dal centro. Ho un'amica italiana che lavora a Namur, lei si occupa della sezione italiana di un sito web e di un forum, ogni mattina deve viaggiare un'oretta prima di arrivare a lavoro, ma le va bene per il momento, e' un compromesso.
Quello che posso consigliarti quindi e': nel frattempo la tua ragazza dovrebbe comunque continuare a studiare francese, ma cercando in tutti i modi almeno per il principio di cercare lavoro con l'italiano, con una certa flessibilita' mentale, sapendo di non poter (per il momento) aspirare al massimo. Le alternative potrebbero essere: andare nei ristoranti italiani e domandare, cercare le aziende italiane che hanno sede qui a Bruxelles o nei paraggi e inviare il cv, cercare le associazioni italiane, governative, regionali o private, che sono sul territorio e sondare il terreno.
Questa almeno e' la mia opinione. Un sincero in bocca al lupo e, se puoi, aggiornaci!:)

Anonimo ha detto...

ciao andima, ovviamente ti ringrazio anche io per l'utilità del tuo blog, sicuramente adesso so molto di più di bruxelles rispetto a qualche ora fa. Perchè ti scrivo? Bhè, come avrai probabilmente immaginato, per questioni di lavoro. Potrei avere a breve l'oppurtunità di lavorare li fino al 2014, sono un ing.informatico, e dovrei occuparmi di sviluppo di un'applicazione web (ovviamente in un gruppo di lavoro), ho circa 4 anni di esperienza lavorativa, ma l'inglese è un piccolo limite, limite poiché ritengo che per impararlo davvero occorra effettivamente un'esperienza all'estero. Esperienza che ancora non ho avuto modo di fare. Tenendo conto di questa piccola difficoltà (piccola in quanto l'inglese comunque un pochetto lo parlucchio), e visto che di informatica ti occupi anche tu, secondo te 1800€ netti al mese sono una richiesta possibile?

andima ha detto...

@Anonimo
Ciao e grazie per la visita. Anche io lavoro nel campo informatico a Bruxelles e senza troppi giri di parole posso dirti che:
- E' vero, le lingue di Bruxelles sono francese, olandese ed inglese, ma come già detto diverse volte sul blog, non vuol dire che solo con l'inglese non si possa trovare lavoro: ovviamente non si avrà accesso al 100% delle occasioni, ma nemmeno si scende ad uno 0% di disperazione;
- Quando il cv è di spessore, le aziende chiudono un occhio (e si tappano le orecchie) davanti al problema della lingua, perché sanno che sarà temporaneo, che si migliorerà col tempo, ovviamente mostrando un interesse vivo nel voler migliorare, magari iscrivendosi da subito ad un corso di lingua serale (che sia inglese, che sia francese, che sia olandese). Questo non varrà per tutta quella percentuale scartata dal primo punto, eppure, per quel che ho visto e sentito, sono tantissimi gli italiani che lavorano a Bruxelles soltanto con la lingua inglese ma il loro inglese spesso è un italiano tradotto in inglese (in parole povere: è davvero spicciolo), in un paese madrelingua non sarebbe il massimo in ambito lavorativo, qui potrebbe andare bene, almeno per l'inizio.
- 1.800 Euro netti al mese sono tranquillamente una richiesta realistica per 4 anni di esperienza qui a Bruxelles, ma si può chiedere anche di più (e le aziende possono darti di più) se si può applicare l'RSI, lo statuto speciale di tassazione, grazie al quale le super tasse belghe scendono al 20% e quei 1.800 potrebbero essere anche 2.200 netti al mese, senza esagerazioni. Ci sono dei link nel post che parlano proprio di questo statuto, in breve è possibile avere questa possibilità se si viene impiegati dall'estero, per il primo impiego in Belgio e per posizioni di lavoro non "banali", ma esperti informatici lavorano quasi tutti con l'RSI, almeno la quasi totalità dei consulenti informatici presso la Commissione (consulenti esterni e non direttamente assunti presso la Commissione) e non solo, sono italiani con stipendi alti perché hanno l'RSI applicato allo stipendio. N.B. l'RSI viene perso appena si cambia datore di lavoro, viene diminuito se si compra casa in Belgio e per altre casistiche più particolari che non menziono.

Ovviamente quesi punti sono frutto della mia esperienza e potrebbero essere contraddetti dall'esperienza personale di qualcun altro o dalla tua esperienza. Le casistiche possono cambiare da azienda ad azienda e, come sempre, un po' di fortuna non guasta.

Se non ti dispiace, facci sapere, con un altro commento qui, come sono andate le cose in modo da aiutare i prossimi lettori in cerca di informazioni simili. Grazie:)

Anonimo ha detto...

Ciao, mi chiamo Alessia e vivo a Bruxelles da agosto scorso. Mi sono trasferita per un'opportunità di lavoro di mio marito e le miei conoscenze del francese/inglese sono per ora scolastiche. posso avere qualche possibilità di trovare un lavoro con l'utilizzo della mia lingua madre? grazie per tutte le info che potete darmi!!

andima ha detto...

@Anonimo
Ciao e grazie della visita. Per non ripetermi ulteriormente, la risposta data ad Anonimo/Marco del 24-10-2010 delle 14:18 dovrebbe già rispondere, almeno in parte, alla tua domanda. La parola d'ordine è sicuramente flessibilità in questi casi, ma anche sacrificio, per esempio io consiglierei di iscriversi fin da ora ad un corso serale di francese, Bruxelles è piena di scuole serali di francese/inglese con costi anche bassissimi (parlo di 100 euro annui, davvero bassissimi, ma anche di 230 euro per 4 mesi che sono praticamente una nullità per un poco di qualità aggiunta, io ad esempio vado alla CPAB da oramai più di un anno ed aiuta, indubbiamente). Trovare lavoro soltanto con l'italiano è possibile, ma sicuramente non facile, almeno non quanto con altre lingue, ovviamente. Sono numerevoli le associazioni regionali e nazionali italiane che hanno sede a Bruxelles, si potrebbe provare lì; o sono centinaia le attività di ristoranzione e simili italiane a Bruxelles, si potrebbe provare anche lì; altrimenti, si potrebbe provare nel campo della traduzione, sfruttando la capicità naturale del conoscere la lingua italiana, ma questo richiede probabilmente conoscenze specifiche e certificazioni/attestati nonché conoscenze di altre lingue. Non sono un esperto nel cercare lavoro in lingua italiana a Bruxelles perché non l'ho mai fatto ma conosco persone che hanno avuto successo nella ricerca, probabilmente con un pizzico di fortuna ma anche con sforzo, pazienza e tenacia. In bocca al lupo e, se possibile, sarebbe carino condividere la tua esperienza qui, con un altro commento, qualsiasi siano i tuoi risultati futuri. Grazie.

alessia ha detto...

Grazie 1000 per i suggerimenti. Domani mi metterò subito all'opera nella ricerca e ti saprò dire. Buona notte a tutti e buona settimana!!! Alessia

susanna ha detto...

Caro andima,
sono una "ragazza" di 44 anni e stavo seriamente pensando di trasferirmi a Bruxelles. Ti premetto che ho già vissuto a Bruxelles venti anni fa in veste di studentessa per circa un anno e mezzo. Parlo il francese e l'inglese correntemente ma non sono laureata. Ho esperienza lavorativa ventennale da spendere sia nel settore turistico che in quello impiegatizio. Le mie perplessità sono: la mia non più giovane età ed il doversi cercare un lavoro a distanza da roma un po' come hai dovuto fare tu da dublino. Qui lascerei un lavoro mal pagato, una casa di proprietà che posso affittare e tanto risentimento da dovermene andare nuovamente all'estero. Cosa suggerisci? Grazie se vorrai rispondermi.
suseraf@tin.it

andima ha detto...

@susanna
parlare francese e inglese correttamente e' davvero un gran bel vantaggio, sicuramente, e anche senza laurea un'esperienza di 20 anni dovrebbe riempire il tuo cv e renderlo competitivo.
Lo so, muoversi in un'altra città senza lavoro, soprattutto di questi tempi, sembra quasi come avventurarsi al buio in una stanza che non si conosce, per questo quasi tutti provano sempre (e giustamente) a cercare lavoro dal punto di partenza. Ci provai anche io e mi andò bene, per fortuna, per il trasferimento Dublino-Bruxelles, non andò altrettanto bene la prima volta, il trasferimento Salerno-Dublino, ma poi trovai lavoro in Irlanda in meno del previsto, in tempi non di crisi.

Per trovare lavoro utilizzai esclusivamente internet e principalmente monster.be, abbastanza affidabile per offerte IT. Non conosco piattaforme per il campo turistico e impiegatizio, ma non e' detto che monster.be non sia usato anche per quello. Quello che consiglio quindi e' di utilizzare (o almeno scrutare, vedere, cercare) i siti web che ho linkato dal blog per quanto riguarda la ricerca del lavoro, creare un profilo e caricare il proprio cv seguito da una lettera di presentazione. La lettera di presentazione e' tanto importante quanto il cv.

[spezzo il commento antrimenti blogger impazzisce]

andima ha detto...

@susanna
[parte2 del commento]
L'approccio che ho utilizzato io e' stato il seguente:
1. ogni giorno aggiornare il proprio cv, anche solo con uno spazio, in modo da farlo comparire come nuovo/modificato nella lista dei cv disponibili e quindi in modo da farlo comparire tra i primi nel caso qualche azienda o qualche recruiter stesse cercando proprio tra i nuovi cv
2. ogni giorno cercare le nuove offerte di lavoro nel mio settore
3. per ogni offerta interessante, andare a vedere il sito dell'azienda e cercare da quel sito (e non dalla piattaforma che si usa per gli annunci, tipo monster.be) le posizioni disponibili ed eventuali contatti
4. inviare il mio cv ed una lettera di presentazione (io sempre in inglese, nel tuo caso lo farei in inglese ed in francese) spesso modificata dipendendo dalla posizione/azienda di destinazione. Inviavo il cv anche se non c'era una posizione disponibile, ma lo facevo direttamente tramite il sito aziendale e non tramite la piattaforma.

Quando mi chiamavano (in inglese) e mi domandavano se parlassi francese, rispondevo di no, ma dicevo sempre che lo avrei imparato una volta trasferitomi a Bruxelles (potresti fare lo stesso se ti domandassero dell'olandese). Ovviamente se prima mi avevano contattato via email ed era stata fissata un'ora per la telefonata, mi informavo sull'azienda che mi avrebbe chiamato, sui clienti, il settore, la descrizione generale, in modo da poter parlare già di loro, anche soltanto una frase potrebbe far piacere e potrebbe fare la differenza, almeno all'inizio, almeno per arrivare al colloquio faccia a faccia.
Capita che dicano di chiamare ma poi non chiamino: succederà e magari ci si scoraggia, ma bisogna andare avanti e passare alla prossima offerta o aspettare il giorno seguente per le nuove offerte.

Quindi: tanta costanza, un po' di furbizia e un po' di fortuna, questa la mia ricetta. Ed e' questa ricetta che ti consiglio di applicare alla tua ricerca del lavoro da Roma. Se la tua eta' e' un problema lo scoprirai soltanto provandoci.

Ho scritto tanto, spero di averti dato qualche suggerimento valido!:)

Anonimo ha detto...

Ciao,

mi hanno offerto un lavoro a bxl con lo special tax status e in effetti sembrerebbe molto vantaggioso.. non mi è però chiarissimo come funzionerebbe l'eventuale tassazione sui redditi da lavoro in Italia (formalmente rimarrei infatti residente in Italia)?

Vista la tua esperienza potresti chiarirmi un pò le idee?

Grazie mille!
Diego

andima ha detto...

@Diego
Con lo special tax status RSI di solito le proposte sono sempre vantaggiose, la tassazione ridotta permette alle aziende di poter alzare il netto mensile. Una volta arrivato in Belgio dovresti registrarti al comune (Bruxelles è divisa in 19 comuni) in cui andrai a vivere e nel frattempo potresti 1) rimanere residente in Italia o 2) iscriverti all'AIRE, il registro dei residenti italiani all'estero. E' molto importante però mantenere legami con l'Italia: continuare ad avere un conto in banca, un numero di cellulare, conservare i biglietti dei voli e tornare periodicamente, questo perché potresti essere contattato (a me è successo dopo 2 anni) per verificare il tuo stato "temporaneo" in Belgio: il tax status è applicato soltanto a stranieri assunti dall'estero con determinati skills e che vengano in Belgio per un periodo di tempo "temporaneo" (ma non è specificato cosa significhi temporaneo, conosco persone che son qui da 5 anni e mantengono ancora il tax status). Quindi provare che hai un conto in banca e che ritorni periodicamente in Italia, insomma che mantieni contatti con il tuo paese di origine è molto importante, loro vogliono semplicemente sapere se stai creando il tuo futuro in Belgio (ma anche in quel caso non credo si perderebbero i contatti con il paese di origine, ma vabbé.. burocrazia belga.. ) ed in casi sospetti potrebbero decidere di annullare la tassazione speciale, ad esempio se sei in Belgio da 4 anni e magari hai comprato casa qui e magari ti sei sposato con una belga e... magari ti sei candidato a sindaco di un comune o qualcosa del genere:)
In generale l'azienda cerca di mantenere le promesse di assunzione e quindi anche in casi particolari cercano di mantenere il netto promesso, anche a distanza di anni, ma ovviamente dipende dall'azienda.
Per esperienza personale, sono moltissimi gli italiani qui che usufruiscono di questo tax status e in generale per noi non c'è alcune differenza (se non nel netto mensile:) con gli altri. Spero di aver chiarito qualche dubbio, altrimenti nessun problema, fammi sapere e proverò a rispondere.

In bocca al lupo!:)

Anonimo ha detto...

Gentilissimo!

Quindi mi confermi che a parte il dimostrare di mantenere contatti con l'Italia etc non dovrò fare nessuna dichiarazione al fisco italiano per i redditi di lavoro percepiti a bxl?

Ho già ricevuto conferme su questo ma chiedo a te che stai avendo l'esperienza diretta, tu ti sei iscritto all'AIRE o hai mantenuto residenza italiana?

Ciao e grazie ancora
Diego

PS Crepi!

andima ha detto...

@Diego
Ti confermo, io non ho mai dovuto fare nessuna dichiarazione al fisco italiano, saresti assunto qui, pagheresti le tasse qui in Belgio, accumuleresti pensione belga.
Io non sono ancora iscritto all'AIRE, anche se dopo 3 anni fuori sarebbe quasi ora, se non altro per la comodità di poter votare dall'estero.
Ah, ricorda che il tax status vale soltanto per il primo impiego, se poi cambi lavoro lo perderai, e devi essere assunto mentre sei ancora in Italia: se, per esempio, decidi di venire a cercare lavoro a Bruxelles e ti trasferisci prima di trovarne uno, in quel caso saresti già in Belgio e potrebbero non applicarlo.

Un saluto:)

Anonimo ha detto...

Grazie!

Alla fine ho accettato il contratto, non vedo l'ora di arrivare a Bruxelles!

andima ha detto...

@Diego
Benissimo! In bocca al lupo allora per la nuova avventura che ti attende a Bruxelles!:)

Anonimo ha detto...

Eccomi ancora qua, scusa se insisto coi miei dubbi... Ma se si mantiene il proprio centro di interessi in Italia (come bisogna appunto dimostrare alle autorità belghe per farsi applicare lo special status)si potrebbe essere considerati residenti fiscalmente in Italia e quindi pagare le tasse in Italia sul worldwide income, ovvero sui redditi prodotti ovunque, sia italiani che belgi..
E' anche vero che c'è una convenzione italia-belgio che prevede all'articolo 15 la tassazione nel Paese dove il reddito è prodotto (ma non è molto chiaro perchè molti lo interpretano in questo senso: i redditi esteri sono tassabili sia in Italia che in Belgio e per evitare la doppia imposizione si porta nella dichiarazione italiana il credito d'imposta pagato in Belgio)

Purtroppo le opinioni sono contrastanti in materia quindi non so che fare :)

Ciao
Diego

andima ha detto...

@Diego
Non saprei, se così fosse sarei anche io in difetto da 2 anni :S, conosco italiani che vivono qui a Bruxelles anche da 4 anni con lo statuto RSI e non ho mai sentito parlare di tasse italiane, empiricamente (e con buona probabilità) ti direi che no, non si risulta residenti fiscalmente in Italia, ma non posso assicurartelo al 100% (diciamo che siamo a 99% dai :D).

Anonimo ha detto...

Arieccomi! dunque per iniziare qualche notizia su di me, giusto per farti fare un'idea: laurea in lettere, master attinente (didattica), discreta conoscenza dell'inglese, molto buona del francese. Voglio e devo trovare lavoro! punterei sulle scuole (private s'intende) e i corsi di lingua italiana, anche se, a parte la lista pubblicata sul sito dell'Istituto di Cultura Italiano di Brux, non ho trovato nulla. Ma a parte questo, cosa fare? quali altre opportunità e quali canali sfruttare? Premetto che con una buona dose di volontà e umiltà son disposta, almeno all'inizio, a fare un po' tutto.
1)Invio CV via mail? (quali siti?)o faccio lavoro di gambe e mi presento personalmente?
2) Ci sono giornali efficaci per inserzioni?
3) C'è bisogno di documentazione particolare (certificati o affini)per lavorare?
Mi chiedo se serva rivolgersi alle agenzie, e se andare personalmente o far tutto via mail. Insomma...
Per ora non mi dilungo oltre, ché già ti ho bombardato abbastanza di domande,:) ma ti ringrazio in anticipo per il tuo aiuto e la disponibilità!
Bye!

Anonimo ha detto...

Oops! Dimenticato l'"autografo": sempre io, Adel. :)

andima ha detto...

@Adel
eccomi qui. Bene, probabilmente io tenterei un approccio multiplo: via email, di persona, ad aziende e agenzie, insomma senza lasciare nessun dubbio o rimorso. Cercare lavoro è esso stesso un lavoro, si sa.
Non conosco molto bene il campo "lettere", lavorando nel campo IT e, ahimé, conoscendo per lo più persone del campo IT o impiegati alla Commissione, che normalmente con "lettere" hanno poco a che fare. Scuole di lingue ce ne son davvero tante, pubbliche e private, e probabilmente potrebbe essere un buon inizio, senza contare che si possono aprire sempre vie inattese. Una mia amica, anche lei laureata in lettere, ha lavorato presso un'azienda come amministratore di un forum (non ricordo il tema) traducendo tra italiano e francese. Da poco ha dovuto lasciare il lavoro, o meglio, è in dolce attesa e quindi.. anzi, se vuoi posso domandare i contatti dell'azienda e la situazione al momento, magari, non si sa mai.. anche se non era proprio a Bruxelles e lei era costretta a viaggiare giornalmente.
Andrei anche alla Piola Libri (http://www.piolalibri.be) e domandare alcuni contatti, essendo la più famosa libreria italiana a Bruxelles, credo abbiano diversi contatti con associazioni culturali italiane e affini qui a Bruxelles.
Infine, per lavorare no, non c'è bisogno di documentazione particolare, al più possono domandarti (come hanno fatto con me) un attestato della laurea, autenticato, ma niente di più.

In bocca al lupo!:)

Anonimo ha detto...

Crepi il lupo, innanzitutto!
E poi ti ringrazio devvero tantissimo per info, notizie, aiuto e supporto morale! :) Seguirò i tuoi consigli e... perché no, se mi dessi info sull'azienda dove lavorava la tua amica, sarebbero ben accette! una carta in più, no?
Ti ringrazio ancora, a presto! ;)
Adel

Micky ha detto...

Ciao, quest'oggi sono stato contattato da un'agenzia di lavoro inglese per una posizione informatica come Contractor presso la Commissione Europea, nell'ambito di un progetto molto grande della durata di 400 giorni.

Il salario (lordo) che mi è stato prospettato è molto elevato, parlo un buon inglese e, in generale, sono una persona che ama gli ambienti multiculturali, giovani ed "europei" come Bruxelles sembra essere. Quindi istintivamente accetterei una proposta del genere anche subito :-)

Non ho molto tempo per pensarci su (e questo forse è un bene), però conosco poco di Bruxelles e del Belgio. La mia paura principale è quella di cosa succederà a fine progetto: l'agenzia, pur senza sbilanciarsi, dice che di norma chi lavora nella commissione europea, resta a lavorare lì per molti anni. Qui in Italia ho un lavoro stabile, ma lo stipendio netto che percepisco è, approssimativamente, il 40% di quello che mi offrono. Al telefono non mi hanno parlato della RSI, ma leggendo qui mi sembra di capire che potrei rientrarci e a quel punto, il netto potrebbe essere anche 3 volte quello che percepisco in Italia; oltretutto credo che lavorare presso la Commissione sia una bella esperienza, nonchè di notevole valore professionale :-)

Detto questo, e detto che ho 33 anni e sono single, vorrei capire cosa mi potrebbe aspettare se decidessi di procedere e se venissi selezionato. Infatti un'altra cosa che mi spaventa, dopo aver già affrontato un trasferimento solitario (dalla mia città di provincia del centro italia a Milano) è il dover ricominciare di nuovo una vita da zero: ambientarsi, rifarsi delle amicizie, stabilizzarsi.

Come sono i costi degli affitti? E' pensabile (e consigliabile) di vivere da solo in città? Com'è la città dal punto di vista "sociale"? E' facile farsi delle amicizie? E' necessario un mezzo di trasporto privato oppure si può vivere senza problemi con i mezzi pubblici?

Grazie in anticipo, per i suggerimenti che mi saprai dare!

andima ha detto...

@Micky
capisco perfettamente la tua posizione, anzi diciamo che è una delle situazioni classiche in questi casi e non c'è una risposta assoluta perché dipende da molti compromessi personali e priorità intime che alla fine delegano (ovviamente) la scelta finale soltanto al diretto interessato. Se il salario lordo è elevato, dovresti comunque chiedere una previsione del tuo netto mensile e a questo punto se verrà applicata o meno la tassazione speciale: è importante saperlo perché può essere applicata soltanto al primo impiego in Belgio, se poi tra un anno-due cambi azienda poi sarà difficile avere lo stesso netto (ma non è impossibile, te lo garantisco, soprattutto nel nostro campo, quello informatico, io per esempio avevo l'RSI, adesso non più e alla fine siamo lì, basta negoziare).
La Commissione ha un sacco di contratti presso aziende di consulenza informatica. Sulla bellezza dell'esperienza, beh non vorrei deluderti, ma bisogna sapere che i ritmi in Commissione sono quelli di un ente pubblico in Italia, cioè lentissimi, potrei farti una lista di programmatori in Commissione che spendono giornate intere a leggersi i giornali o di sistemisti che si vedono i film e più di una persona ha ammesso "sapevo di più quando sono entrato". Certo sul cv magari fa la sua bella figura, ma dipende eh.
Quindi, sì, lavorare alla Commissione suona come qualcosa di prestigioso, ma non sempre l'esperienza professionale è all'altezza delle aspettative. Ecco, non vorrei deludere nessuno, ma almeno ti dico quello che so, io non lavoro alla Commissione quindi mi fermo qui, altrimenti cado in facili luoghi comuni e inesattezze.
Sul cambiare ambiente, amicizie, città, beh sì, ti capisco perfettamente, si ricomincia da zero e non è facile o almeno non per tutti. Certo, iscriversi ad una scuola di francese può aiutare a fare amicizie (ed imparare la lingua di Bruxelles) o partecipare alle mille e più iniziative qui a Bruxelles per italiani e non solo, dove bene o male si finisce col conoscere gente che magari col tempo diventano amici, chissà.
Sugli affitti c'è un post dedicato, trovi il link nella sezione Domande, così almeno spezziamo gli argomenti per non ripeterci :)
Se ti assumono come consulente in Commissione la macchina ti verrà offerta sicuramente come benefit, ci metto la mano sul fuoco, ma onestamente con i mezzi di trasporti pubblici ci si muove abbastanza bene, poi ovviamente dipende da dove vivi e che zona ami frequentare. Io vivo qui da 2 anni e mezzo ed ho rifiutato la macchina aziendale, faccio tutto a piedi, con metro, tram, bus, bici e i fine settimana capita spesso di prendere un taxi, ma essendo la città veramente piccola, una corsa in generale supera appena i 10 euro.
Spero di aver risolto qualche dubbio e di non averne creati di nuovo, ad ogni modo siam sempre qui a disposizione, chiedi e vedremo di trovare una risposta;)

Micky ha detto...

Grazie mille per le informazioni che mi saranno sicuramente utilissime. Dopo un paio di giorni di riflessione, sono arrivato a "scremare" tutti i dubbi tranne uno: il fatto che il lavoro a Bruxelles è temporaneo (benché di lungo termine, quasi 2 anni), mentre a Milano a breve dovrei avere la possibilità di entrare presso l'azienda cliente (grosso gruppo bancario) su cui opero da 5 anni. Ma queste sono scelte personali su cui devo ancora decidere. Per il resto ho dato un occhio al tuo blog che è davvero ben fatto, complimenti! ci ho trovato un sacco di info utili.

Quanto al lavoro in commissione, certe cifre sono fuori dalla realtà in Italia... potrei vederle, forse, tra 10-15 anni dedicando gran parte della mia vita al lavoro, e non è il mio ideale!

Sono dell'idea che "vincerà il primo che mi farà un'offerta" :-)

Grazie mille!

ciccios84 ha detto...

anche io sono alla ricerca di un lavoro a Bruxelles, mi occupo di progetti europei ed ho 27 anni.Parlo francese e me la cavo con l'inglese. Sapete consigliarmi delle agenzie del lavoro lì a Bruxelles??? Grazie Ciccios

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti,
ho trovato questo blog mentre navigavo alla ricerca di informazioni sul Belgio ed in particolare su Bruxelles.
Sono italiana e vorrei trasferirmi lì ma non so da che parte iniziare.
Qualcuno mi può aiutare a farmi un'idea dei passi? Quali documenti devo portare per iscrivermi al "Comune"? Per potersi registrare nelle agenzie interinali ecc...? Poi so che che tutti i contributi versati in Italia vengono riconosciuti anche lì...ma come si fa? (magari per avere un minimo introito intanto che si cerca lavoro/sistemazione?
Premetto che ovviamente per iniziare mi accontento di qualsiasi lavoro(cameriera/baby sitter ecc...)
Vi prego di darmi tutte le info che ritenete mi possano essere utili...
Grazie tante ed in bocca al lupo a tutti!!

andima ha detto...

@Anonimo
Ciao e benvenuta in queste pagine virtuali. Nel blog seguendo l'etichetta "Info utili su Bruxelles" potrai trovare qualche risposta alle tue domande. Per rispondere ad alcune, per l'iscrizione al comune hai bisogno di un domicilio e dei tuoi documenti italiani, credo bastino, poi ogni comune (ce ne sono 19 qui a Bruxelles) ha le sue tempistiche e pratiche (tipo St. Gilles ci ha invitato per descriverci la zona ed altre cose, cosa nuova rispetto a Schaerbeck, per esempio). Sulle agenzie interinali non saprei, non essendomi mai iscritto, ma suppongo non molto di piu' dei tuoi dettagli personali ed un punto di contatto, probabilmente meglio avere un numero belga. Sui contributi non dovresti preoccuparti direttamente o almeno non fin quanto rimani qui, ma e' pura supposizione, meglio informarsi altrove.
Per gli introiti iniziali, beh, la communita' italiana in Belgio e' estremamente estesa ma di certo non fa beneficenza, lavori probabilmente ce ne sono ma bisogna cercar bene e a lungo visto i tempi, non conosco reti di aiuto ma ci sono gruppi di italiani a Bruxelles su facebook, su italiansonline.net e su altre community in rete che sicuramente potranno indirizzarti meglio.
Spero di esser stato utile in qualche modo. In bocca al lupo anche a te!

Anonimo ha detto...

Il tuo post mi rincuora davvero... anche se il mio ragazzo, informatico, sta a Bruxelles da oltre un mese e ancora non ha trovato nulla perché tutti pretendono che parli anche il francese oltre all'inglese. Sfigato lui??

andima ha detto...

Gli consiglierei di inviare il cv (e cover letter) a queste aziende, dove sicuramente non richiedono il francese, almeno all'inizio:
- Unisys (Consulenza)
- Akka Benelux (Consulenza)
- Huxley Associates (Recruiters)

Spero possa essere d'aiuto. Monster rimane sempre la piattaforma di riferimento ma ce ne sono tante altre e ogni giorno bisogno dare un'occhiata, cercare un lavoro e' un lavoro, si sa.
Un in bocca al lupo!

Anonimo ha detto...

Grazie per il consiglio! Ma nel caso di consulenze servirebbe la partita IVA?? Sai come funziona qui??

andima ha detto...

@Anonimo
Quando mi riferivo a consulenza era per dire che assumono e fanno consulenza, ma assumono con contratti a tempo indeterminato. Unisys lavora al 90% per la Commissione Europea, il restante 10% probabilmente presso ING. Akka Benelux lavora all'aeroporto di Zaventem, alle ferrovie belghe ed altre piccole consulenze. Poi ce ne sono tante altre, consiglio di dare un'occhiata a Monster non tanto (o non solo) per scoprire nuove posizioni ma anche per avere una lista di aziende che cercano sul mercato e poi andar a vedere direttamente il sito dell'azienda per farsi un'idea.
Ad ogni modo molti lavorano a partita iva e ci sono diversi sotterfugi per guadagnare di più a quanto pare (tipo dichiarare sedi in Lussemburgo e roba del genere) ma io non sono la persona adatta per queste info, ne ho parlato con molte persone ma potrei dare info sbagliate a riguardo.

Anonimo ha detto...

CIAO MI CHIAMO GIANFRANCO E VORREI TRASFERIRMI IN BELGIO SONO LAUREATO
MA NON CONOSCO LE LINGUE NEMMENO L INGLESE PERò HO TANTA VOGLIA DI RICOMINCIARE PERCHè L ITALIA ORMAI è AL BARATRO SECONDO TE CI SONO AZIENDE ITALIANE CHE ASSUMONO IN BELGIO.........................
OPPURE LAVORI DOVE SI UTILIZZA LA LINGUA ITALIANA
GRAZIE

andima ha detto...

@Gianfranco
Nel post e nelle risposte a commenti simili troverai sicuramente una risposta, parziale o totale. Certo, bisognerebbe sapere in cosa sei laureato e l'andamento del mercato in Belgio per quanto riguarda il tuo settore, in piu' ogni settore ha i propri requisiti (anche linguistici), quindi non conoscendolo non posso dirti nulla. Sicuramente, senza conoscere ne' inglese ne' francese, le tue probabilita' di trovare un lavoro in breve tempo si riducono notevolmente. Posso darti info con molta piu' certezza sul settore IT, ma se anche fosse quello il tuo settore, solo con l'italiano sarebbe meglio rimanere in Italia, senza dubbio.
In bocca al lupo

Anonimo ha detto...

Girovagando su internet alla ricerca di notizie e lavoro a Bruxelles mi sono imbattuto nel tuo post che, oltre a trovare interessante, trovo anche molto incoraggiante. Mi sono appena laureato in Global Politics and Euro-Mediterranean Relations, un corso di laurea magistrale interamente in inglese afferente a Scienze Politiche; non avendo speranze nella natia Sicilia, ho intenzione di tentare l'avventura belga, grazie al sostegno di un amico che vive a Bruxelles. Il mio inglese credo sia di livello intermedio, non avendo mai avuto la possibilità di esercitarlo al di fuori dell'ambito scolastico e accademico, la conoscenza del mio francese risale alle scuole superiori e al francese base dato all'università. Credi che partendo da queste basi e potenziando adeguatamente le lingue ho qualche speranza di sfondare nella "capitale d'Europa"? grazie e complimenti per il blog

Giorgio

andima ha detto...

@Giorgio
In questo campo non ho molte conoscenze, ma sono sicurissimo che tra le enti europee ci sarebbero porte accessibili per te, qui e seguendo gli altri articolo alla destra sotto la sezione "Le guide" troverai informazioni sicuramente molto utili a riguardo, se lasci un commento agli articoli sono sicuro che la blogger in questione ti risponderà in breve tempo e con qualche dritta, io mi fido di lei.
In bocca al lupo!

Anonimo ha detto...

Grazie mille per la risposta...continuerò a seguire con interesse il tuo blog e, dalla prossima settimana, avrò modo di scoprire anche direttamente pregi e difetti di questa città..a presto!!

Giorgio

ERICA ha detto...

ciao a tutti, mi chiamo erica e sono un avvocato. Vorrei trasferirmi a Brussels, non solo perchè l'italia non mi piace più da un pezzo ma anche perchè una parte del mio cuore è proprio di Brussels.Il mio inglese non è malvagio ma di francese ancora so bene poco. Qualcuno può dirmi se nel mio settore sia facile trovare lavoro per esempio in un'azienda? grazie mille a tutti e EVVIVA L'EUROPA!

andima ha detto...

@Erica
Purtroppo non posso darti molte info, non lavorando nel tuo campo e conoscendolo davvero poco, onestamente. Potrei darti qualche informazione ma sarebbe soltanto frutto di una opinione anche approssimata, quindi preferisco rimandare a query su Google, da una ricerca veloce sembra ci siano studi legali anche in italiano a Bruxelles ma credo ci voglia anche un buon francese a quel punto, altrimenti bisognerebbe provare in Commissione, dove il francese non sarebbe richiesto, almeno ufficialmente. Sull'andamento del settore e le offerte del mercato, beh lì non posso aiutare molto, mi dispiace.

Coco ha detto...

Complimenti per il bel blog!
Ovviamente dato il poco tempo non sono riuscita a leggerlo tutto ma l'ho messo nei segnalibri e lo spulcerò con calma ^_^
Ti scrivo perchè - probabilmente approfittando della enoooorme disponibilità che hai dimostrato rispondendo ad ogni post :) - vorrei porti una domanda, la cui risposta non sono riuscita a trovare navigando qua e là.
Vado con ordine.
Ho vinto una borsa di ricerca di un anno a Bruxelles, erogata da un ente italiano nella cui sede di Bruxelles andrò a lavorare.
Adesso mi chiedevo: questa borsa vale come primo lavoro per il Belgio? Ergo non potrò più giovarmi della tassazione al 20%? In Italia non è considerato contratto di lavoro e pagherò le tasse italiane. Quindi deduco che col Belgio non ha nulla a che fare. Dico bene?
Spero tu possa aiutarmi :)
In ogni caso grazie e ancora bel bellissimo blog!

andima ha detto...

@Coco
Hmhmh, domanda abbastanza tecnica, personalmente direi d'essere d'accordo con te, ma ovviamente la mia opinione non ha valenza legale :) Ad ogni modo, una delle restrizioni per avere la tassazione speciale e' di non essere assunto sul territorio nazionale belga, trascorrendo già un anno a Bruxelles (registrandosi al comune di residenza, etc) potrebbe comprometterne l'applicazione in futuro. A quel punto non potresti trovare lavoro a Bruxelles sul posto, dovresti tornare in Italia e cercare da li', sperando che la cosa funzioni e sperando ovviamente che l'RSI si possa applicare, perché spesso dipende anche dalle aziende (alcune non ne conoscono l'esistenza se magari non hanno mai lavorato con stranieri, per esempio) e dalle posizioni specifiche.
Se, comunque, la tua borsa di ricerca non viene registrata come contratto di lavoro in Belgio, credo che a quel punto non dovresti preoccuparti.
In bocca al lupo per l'esperienza;)

Pamela ha detto...

Salve, sono a Bruxelles da fine marzo per uno stage di lavoro presso la Vrije Universiteit grazie ad una borsa di studio universitaria. Sono laureata in Scienze Motorie e in Management dello Sport...quindi il mio settore è quello sportivo. Devo dire che mi sto trovando molto bene in qsta città e non parlando affatto il francese a breve inizierò un corso di lingua. Viste le scarse opportunità in Italia, sto pensando di rimanere qui, ma devo cercare un lavoro. Sapreste darmi qlche indicazione(siti web, aziende che operano nel settore,ecc.) in cui poter cercare? Grazie mille!

Coco ha detto...

@andima
Grazie mille! :) E crepi il lupo!
Per scrupolo, prima di partire chiederò al commercialista e sicuramente NON sposterò la residenza a Bruxelles (anche perchè per fruire della borsa non è richiesta la residenza in Belgio). Speriamo bene perchè io conto di rimanere all'estero :) qui in Italia per noi giovani la situazione è disatrata!
un abbraccio sincero

andima ha detto...

@Pamela
Hm, settore sportivo è fuori dalle mie conoscenze a Bruxelles, sono sicuro che una query su Google possa aiutare più della mia completa ignoranza in materia! :)

@Coco
In bocca al lupo di nuovo e aggiornaci sull'esperienza, se puoi!:)

Anonimo ha detto...

Ciao siamo una coppia che vive in toscana. Abiamo letto il tuo blog ed è molto interessante. Siamo entrambi di origine albanese ma parliamo perfettamente l'italiano perchè siamo in italia da 20 anni, io parlo anche inglese e spagnolo... con il francese devo ancora prendere confidenza! Il fatto è che noi, a differenza tua e dei tuoi lettori non abbiamo alcun titolo di studio che possa permetterci di cercare un lavoro da ufficio, amministrazione ecc.. Io ho esperienza come barista e cameriera e il mio compagno è un muratore... ci adatteremmo volentieri a qualsiasi proposta ci venga offerta ora come ora, anche perchè li a bruxelle c'è già mio cognato. Secondo te c'è qualche possibilità di lavoro li per "noi poveri operai" ?! Grazie mille, complimenti ancora. Igri e Ervin

andima ha detto...

@Igri e Ervin
Felice di poter esser utile in qualche modo:) Non conosco bene certi settori e quindi le mie informazioni potrebbero non essere le migliori, però è chiaro che per alcune mansioni come barista-cameriera e in generale ovunque si abbia bisogno del contatto con clienti, la non conoscenza del francese potrebbe essere un grosso ostacolo o comunque potrebbe chiudere già una bella fetta delle possibili opportunità a Bruxelles. Certo, si può trovare qualcosa in pub inglesi o ristoranti italiani, ma non so quanto possano chiudere un occhio sulla non conoscenza del francese (e quanta concorrenza ci sia su questa fetta di possibilità). Per quanto riguarda lavori come il muratore, in quel caso anche un francese super basico o anche soltanto capirlo potrebbe bastare in alcuni casi, ho avuto operai a casa con cui si comunicava a gesti e tutto andava bene, ma, di nuovo, le mie sono più esperienze che informazioni utili probabilmente, purtroppo :(
Un grosso in bocca al lupo!

thevidocq ha detto...

Ciao, complimenti per il blog. Vorrei chiederti se le figure di security nell`ambito informatico sono ricercate. Mi occupo di sicurezza informatica.
Saluti.

andima ha detto...

@urbanlights
Immagino di sì, non ho mai cercato prettamente per posizioni di sicurezza informatica, ma visto il mercato informatico a Bruxelles, mi sembrerebbe strano il contrario. Ti consiglio di iscriverti a qualcuno dei siti di offerte su Bruxelles, da monster.be a ictjob.be, per esempio, e aggiungere qualche ricerca filtrata in base alle tue keywords e creare delle email di notifica, anche giornaliera, dopo qualche settimana dovresti già avere un'idea delle possibilità offerte dal mercato.

Vittorio ha detto...

Azzi, sono un italiano che vive a Bruxelles da 15 anni. Ho letto con molto interesse i vari contributi a questo post, la cosa che mi stupisce un po' che a prima vista nessuno fa riferimento ai concorsi presso la Commissione.
La mia esperienza indiretta, quella di amici e conoscenti, mi fa pensare che la possibilità di trovare lavoro in commissione sia decisamente da non trascurare; esistono concorsi anche piuttosto frequenti per tutte le figure professionali che vi vengono in mente, sia per laureati (i famosi AD), sia per i diplomati. Per chi fosse interessato Consiglio vivamente una visita al sito dell'EPSO, all'inizio è tutt'altro che facile capire come è strutturato e dove trovare le informazioni che interessano, ma una volta capita la logica si scopre che è davvero un mare di opportunità.

andima ha detto...

@Vittorio
Hai ragione, è sicuramente uno dei punti forti di Bruxelles. Non ne ho mai parlato perché sono completamente fuori da quel mondo e rischierei di riportare informazioni errate. In effetti, dovrei approfondire un po' l'argomento e condividere esperienze di amici, grazie per il consiglio;)

MarinaM ha detto...

Ciao Andima!
Salve a tutti :) sono capitata sul tuo blog, molto curato e di aiuto, proprio perché come tanti altri vorrei trasferirmi per trovare lavoro a Bruxelles!
Ho 25 anni ed ho ottenuto brillantemente la mia laurea magistrale in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio lo scorso febbraio 2013. Conosco molto bene l'inglese e abbastanza (8anni di studio) il francese... ed ho una certa familiarità con il tedesco, avendo trascorso 5 mesi ad Amburgo per un tirocinio: disposta ad imparare il nederlandese! QUel che vorrei chiedere a tutti voi è: ci sarebbero possibilità di lavorare nel campo dell'Ambiente (trattamento acque, rifiuti, suoli contaminati, energia) e dell'ingegneria? :P
Fortunatamente un'amica sarebbe disponibile ad ospitarmi, credete ragionevole approdare a Bruxelles e cercare un lavoretto per mantenermi in cerca di quello nel mio settore?
Ogni consiglio è ben accetto, e ringrazio tutti quelli che anno contribuito a utili informazioni in qst blog :)

andima ha detto...

@Marina
Beh, qualifiche, competenze linguistiche, appoggio temporaneo a Bruxelles: diciamo che, rispetto alla media, hai già molto per partire:) Purtroppo non saprei dirti quanta richiesta c'è nel tuo campo perché non lo conosco e non ho connessioni che possano darmi qualche consiglio, sta a te quindi cercare con le dovute parole chiavi le offerte sul mercato (ti consiglio di inscriverti a Monster ed altri siti di ricerca lavoro, creare una notifica email per le tue ricerche personalizzate e quotidianamente controllare il mercato, con un template di lettera di motivazione da personalizzare ogni volta in base all'azienda ed ai requisiti richiesti). Ti consiglio anche di crearti un profilo Linkedin e usarlo sia per crearti una rete di connessioni lavorative a Bruxelles (aggiungendo tra le tue connessioni recruiters e personale HR di aziende del tuo settore, che puntualmente annunciano nei loro status posizioni aperte e profili richiesti) sia per cercare lavoro a Bruxelles.
Se hai un appoggio temporaneo, puoi sicuramente venire qui e iniziare la ricerca, magari avendo già iniziato qualche settimana prima in Italia per sondare il terreno e capire meglio come muoversi. Sul cercare un lavoretto temporaneo, beh ha i suoi vantaggi e svantaggi: vantaggi economici e sociali sicuramente, svantaggi nel "distrarti" dalla ricerca di quello che vuoi trovare realmente, assorbendo energie e tempo. Magari, potresti:
- cercare dall'Italia per qualche settimana e capire la situazione
- venire qui dall'amica in appoggio e cercare nel tuo campo per altre settimane, anche 1-2 mesi, in base al tuo budget ovviamente
- dopo un mese, iniziare a cercare qualcosa di temporaneo per sostenerti ed entrare in qualche giro sociale (ma se c'è già una tua amica qui, il giro sociale lo avrai già, il suo, e questo è un gran bel vantaggio).

Questo è quello che posso dirti, non conoscendo il settore né il mercato, giustamente, di conseguenza. Per le lingue: ci saranno aziende che chiederanno solo l'inglese, altre inglese e francese, altre olandese e francese e altre tutte e tre: in base a posizione (contatto con cliente o interazione con aziende del settore), responsabilità, azienda (internazionale o locale, politiche interne). Se riesci a comunicare in inglese e francese, allora una buona fetta del mercato è coperta, se hai una base di tedesco allora puoi anche "venderti" come entusiasta all'apprendimento dell'olandese, in modo da stimolare apprezzamenti e motivazione.

In bocca al lupo e tienici aggiornati!:)

Marina ha detto...

@Andima
Grazie per i preziosi consigli! In bocca a lupo a tutti :)

Anonimo ha detto...

ciao andima,
ho anchio delle domande da farti ,sperando che non ti sei ancora stancato delle stesse domande .
allora la mia situazione è questa sono d'origine africana sposata con un italiano con un bimbo di 3anni . dobbiamo trasferirci a bruxelles perché mio marito è stato preso nel programma di specializazione in annestesia. io sono madre lingua francese , e mi laureo a breve in ingegneria informatica e telecom. la mia dommada è questa non avendo esperienze lavorative, quindi con pocca praticità(perché purtroppo la formazione in l'italia è piu teorica che pratica) ma tanta voglia d'imparare, quale sono le mie possibilità di trovare lavoro nel mio campo? e secondo te dovendo lavorare a tivoli in quale zona ci puo consigliare di cercare casa per potermi avvantagiare anchio .grazie ancora per tutta la disponibilità.. Stella

andima ha detto...

@Stella
Cara Stella, scusa per il ritardo della risposta, ma è un periodo un po' incasinato:) sicuramente c'è un forte mercato informatico a Bruxelles in cui potresti trovare l'opportunità che cerchi. Ti consiglio di cercare già dall'Italia in modo da poter usufruire della tassazione speciale, RSI, e anche per avere già un'idea di quello che si può trovare. Ti consiglio anche di creare (o aggiornare, se lo hai già) un profilo Linkedin ed usarlo per la ricerca del lavoro, aggiungere alle tue connessioni personale delle risorse umane di aziende in cui vorresti lavorare e contattarle, o aggiungere recruiters che nei propri stati aggiungono continuamente offerte di lavoro. In più, ti consiglio di iscriverti a siti come Monster, ItJobs, StepStones.be ed altri del settore, creare una ricerca con i tuoi criteri e ricevere quotidianamente email con offerte di lavoro da poter visionare e, nel caso, considerare. Questo post potrebbe darti qualche consiglio aggiuntivo. In più, potresti inviare applicazioni spontanee ad aziende come questa, che so che lavorano molto con RSI e con neolaureati. Ovviamente, un buon livello di inglese aiuta sempre, e il tuo francese madrelingua ti avvantaggerà moltissimo rispetto ad altri che arrivano ogni giorno a Bruxelles.
Un grosso in bocca al lupo e un foooooooorza! di motivazione;)

Anonimo ha detto...

Ciao andina!
Mi chiamo Enrico, ho 31 anni, una laurea triennale in scienze politiche (anche se il vero nome è Responsabile Amministrativo) e tanta voglia di venire a vivere a Bruxelles. La mia domanda è questa: con una NON conoscenza del francese, un inglese maccheronico da sopravvivenza e scarse esperienze lavorative cosa mi consigli di fare x trovare un lavoro la a Bruxelles?
Data la mia scarsa esperienza mi accontenterei anche di uno stage in azienda o ancora meglio in commissione europea purché retribuito. ..che tu sappia trovare uno stage è più semplice di trovare un lavoro vero e proprio?
Grazie x l'aiuto.

andima ha detto...

@Enrico
Beh, senza francese, inglese basico ed poche esperienze lavorative, non è sicuramente facile trovare lavoro in un campo in cui, scienze politiche, qui c'è tanta concorrenza qualificata, da ogni angolo d'Europa.
Quello che ti consiglio è di provare con una prof online, su Skype (funzionano, un mio collega ne ha fatti con il francese per un anno), diverse lezioni e chiamate (la prima è gratis, le altre si pagano 15 euro l'ora se non sbaglio) e chiedere di simulare un colloquio, per capire davvero il tuo livello e giudicare se riusciresti a passare un colloquio o meno, almeno linguisticamente parlando. Nel tuo campo poi credo che anche l'inglese scritto sia molto importante.
Per quanto riguarda gli stage in Commissione, ti consiglio l'ottimo blog di Francesca, più informata di me su stage e ambienti europei.
Per come mi dici, la vedo sinceramente dura, ma conosco gente che senza francese, inglese ancora basico dopo 2 anni a Bruxelles, lavoro in Commissione come consulente informatico e anche ben pagati, ma quello forse è un altro mondo (surreale), quindi non voglio illuderti troppo. Prova con le lezioni online e divorati gli articoli di Francesca. E in bocca al lupo!

Luca ha detto...

ciao Andima,
a breve mi trasferirò a bruxelles con la mia ragazza. sono un fotografo professionista specializzato in cronaca e politica, con 6 anni di esperienza, e vorrei sapere se puoi indirizzarmi in questo senso: ovvero entrare nel giro istituzionale della commissione europea. consigli o suggerimenti?
ciao e complimenti per il blog.

andima ha detto...

@Luca
Ciao Luca, per quanto riguarda l'entrare nei giri della Commissione, ti rimando volentieri all'ottimo blog di Francesca, più esperta di me in questo argomento avendoci lavorato diverso tempo come giornalista, qui un articolo per cominciare, ma il suo blog ha diversi post dedicati a quell'ambito. Spero possa essere utile:) Io, a parte un sacco di amici e conoscenti, tra funzionari e consulenti, non ho molte competenze (né simpatie) per entrare in quei giri.

Luca ha detto...

@andima
grazie, fatto. posso lasciarti la mia mail in privato qualora pensassi di poterne sapere di più in merito prossimamente?
Luca

andima ha detto...

@Luca
Certo:) Nella sezione 'Contatti' trovi l'email 'privata', meglio usare quella a questo punto.

Unknown ha detto...

Vorrei trovare quqlcuno che mi possa illuminare sulle possibilita' di trovar lavoro a bruxelles per qualcuno della mia eta' e che, vista la mia esperienza non potrebbe concorrere per i ruoli alla commissione. Ho 44 anni e un passato di lavoro in Inghilterra nel settore del design tessile. Parlo bene inglese e francese. Ho provato a chiedere informazioni su che cosa potrei orientarmi come altro impiego, visto che dopo diversi anni di lavoro indipendente la crisi mi ha messa alle porte. Ad un ufficio mi han parlato di poter insegnare discipline srtistiche nelle scuole secondarie, ma dovrei farmi prim aun anno di aggregation, per avere l' abilitazione a insegnare. Se no, pensavo a diventare maestra per le scuole elementari o materne (institutrice), visto che sembra essere un settore in penuria, da quello che mi handetto. Per questo percorso si richiederebbero pero' 3 anni di studio. Ora la mia domanda e' la seguente: puo' una straniera che parla francese e inglese , ma non nerlandese avere accesso a queste professioni, o invece sono settori aperti solo ai belgi? Di gia' il salario non mi sembra essere il massimo, , intorno ai 1,100 Eur al mese, da che ho letto, ma non vorrei inoltrarmi in un percorso di studi e sacrifici che poi non mi porterebbe a nulla. Il problema e' che con la mia esperienza non me ne faccio piu' un granche', non sono sposata e quindi non ho mariti che mi mantengano, dell'Inghilterra non ne posso piu' e vorrei unirmi a mia sorella che abita a Bruxelles.
Qualcuno puo' rispondere alle mie domande o puo' indirizzarmi su come posso trovare un lavoro a bruxelles?
Vi prego di aiutarmi.
Grazie
Gilly





andima ha detto...

@Gilly
Scusa per il ritardo della risposta, ma son stato fuori un mese ed il rientro non è stato dei più facili. Spero tu abbia trovato risposte nel frattempo, questo blog non è un forum e sono l'unico a ricevere notifica dei commenti (salvo eventuali iscritti, ma dubito ce ne siano).
Venendo alla tua domanda: "Ora la mia domanda e' la seguente: puo' una straniera che parla francese e inglese , ma non nerlandese avere accesso a queste professioni, o invece sono settori aperti solo ai belgi?"
Non sono un esperto del settore, ma ti direi sicuramente sì, una straniera con la conoscenza del francese e dell'inglese e con le dovute e richieste qualifiche, può sicuramente avere accesso a queste professioni.
Mi domando però se il sacrificio e le difficoltà valgano tutto ciò, visto il salario e le relative problematiche che un cambio di città comporta magari non ripagano gli sforzi necessari ne' garantiscono nulla a lungo termine.
I canali per trovare lavoro in questo caso sono le solite agenzie interinali locali (Manpower, RandStad, Olx, Konvert interim, etc.).

Spero di esser stato d'aiuto, in qualche modo. Aggiornamenti sulla tua situazione son sempre graditi!

Alessandro ha detto...

Buongiorno Andima,
leggo con interesse il tuo blog e data la tua esperienza avrei diverse domande da porti:sono un ragazzo di 32 anni senza titolo di studio(mi sono fermato alla 5a superiore),con una discreta conoscenza del francese che sto affinando in questi mesi.Da circa un anno lavoro come aiuto cuoco in una trattoria romana e sono diventato molto bravo,ma complice la retribuzione e lo stato del nostro paese vorrei andarmene. Ho già prenotato il volo x Bruxelles il 13 gennaio,la mia intenzione è quella di affinare le mie qualità e imparare il più possibile su qualsiasi tipo di cucina.Sono comunque disposto anche a fare i lavori piu umili per cominciare,solo vorrei sapere come muovermi. Esiste qualche associazione di ristoratori italiani a cui potrei rivolgermi?Qualche sito particolare dove inviare il mio curriculum?Sono felicissimo di provare una nuova esperienza ma più si avvicina la data della partenza e più mi sale l'ansia. Troverò lavoro?? Troverò casa??Ho un appoggio per dormire un paio di settimane ed entro fine gennaio vorrei avere casa e lavoro...è fattibile secondo te? Scusami se ti ho tartassato ma credo sia normale avere un pò di timore a lasciarsi tutto alle spalle e ripartire da zero....Sono molto eccitato per la partenza ma anche timoroso,sono una persona che vuole avere tutto programmato e questo è un vero e proprio salto nel vuoto! Grazie mille per il tempo che mi dedicherai,Alessandro.

andima ha detto...

@Alessandro
Caro Alessandro,
Scusa per il super ritardo di questa risposta. Mi dispiace però non avere informazioni utilissime per le tue domande, visto che non sono del settore né ho amici che potrebbero aiutarmi, non so se esistono associazioni di ristoratori italiani a Bruxelles, quello che farei è chiedere sul posto ad alcuni dei ristoranti italiani più conosciuti (e gestiti da italiani). Su tripadvisor ne trovi sicuramente tantissimi, tra i più quotati e dai nomi italiani, quella potrebbe essere una lista di partenza da affinare poi sul luogo, uno ad uno, per avere più informazioni e allo stesso tempo controllare se abbiamo bisogno o meno di una persona in più. Per quanto riguarda siti per il cv, non so se i canali normali (Monster, Linkedin, StepStones) siano i migliori in questo caso, forse meglio rivolgersi ad agenzie come ManPower, jannonce.be, actiris.be. Per l'ansia, non ti preoccupare, è normale e plausibile, puoi combatterla informandoti meglio sulla città, migliorando le lingue (francese e inglese), leggendo qualche articolo sulla vita all'estero (va bene, anche da questo blog, ma quello di referenza è sicuramente italiansinfuga di Aldo, su questo non ci sono dubbi, è lui lo specializzato). In un paio di settimane trovare casa e lavoro? Beh, abbastanza pretenzioso come piano, direi, sicuramente ci vogliono molte energie e determinazione, ma preparati un piano B in caso non avvenga ed un budget che ti permetta di stare uno o due mesi al massimo, secondo le tue possibilità ed i tuoi piani. In più, sarà difficile essere produttivo fin dalle prime ore, c'è una città da capire, da imparare, trasporti, luoghi, distanze, insomma 2 settimane non sono molto, rischieresti di trovarti demoralizzato e deluso e senza motivazione per continuare la ricerca.
Spero di essere stato in qualche modo d'aiuto, altrimenti son sempre qui (con il dovuto ritardo nelle risposte):)

Unknown ha detto...

Ciao Andima, mi chiamo Alessandro, ho 34 anni e sono arrivato a Bruxelles i primi di Novembre. In italia ho lasciato un'azienda di informatica che aprii nel 2006,ho gestito sino a 15 tecnici su tutta Italia e mi sono occupato di fare il tecnico a 360°, assistenza su desktop, portatili, server, qualunque apparato di rete, creazione di reti dati e telefonia, stampanti e multifunzione di qualunque genere (non ho mai fatto nulla relativamente alla programmazione ma sò fare tutto sui s.o. windows client, me la cavicchio su s.o. server) per un'infinità di clienti tipo Enel, Unicredit, Allianz,HP, Dell, Fujitsu, insomma aziende di una certa portata. Ho fatto l'insegnante di reti dati in una scuola regionale. Prima di ciò ho lavorato alle olimpiadi invernali a torino, come Intel server specialist e team leader, ho avuto colleghi di svariate nazionalità con i quali mi interfacciavo in inglese. Non parlo francese ma lo stò studiando da luglio, in inglese sono in grado di farmi capire e fare una chiaccherata durante una cena perdendo qualche parola qua e là, penso poco più che scolastico. In circa 20 gg che sono quà ho portato curriculum in vari negozi più o meno grandi di vendita e assistenza nonchè inviato un pò di curriculum tramite actiris, contando che avrò autonomia ancora sino a tutto gennaio o febbraio mangiando solo 1 volta al giorno :) vista la tua esperienza nel mio campo, e ciò che ti ho detto della mia esperienza c'è qualche ricerca mirata che potrei fare o qualche ufficio (agenzie interinali o simili) dove andare a cercare? Grazie per la pazienza di aver letto tutta la domanda :) Ciao ciao

andima ha detto...

@burrumballaz
Ciao Alessandro, scusa per il ritardo della risposta. Hai sicuramente una vasta esperienza in campo tecnico, probabilmente solo le competenze linguistiche potrebbero essere un problema. Ti consiglio alcune lezioni di inglese, anche su Skype (qui, per esempio) e provare a simulare dei colloqui, per capire mancanze o livello reale. Ti consiglio (se non ce l'hai già) di creati anche un account Linkedin, ti aiuterà sicuramente, e se mi contatti in privato ti posso passare nomi di almeno una ventina e più di recruiters informatici che ti aggiungeranno senza problemi ai loro contatti Linkedin e a cui potrai poi inviare il tuo cv, se c'è lavoro per te, loro lo troveranno con buone probabilità. Inoltre, a parte la consegna di persona del tuo cv, dovresti crearti un account (se non ce l'hai già) almeno su Monster.be, Stepstone.be, TipTopJob, ictjob.be e creare delle ricerche personalizzate in base alla tue chiavi di ricerca e ricevere poi giornalmente email di notifica sulle offerte del mercato, in modo da avere una panoramica quotidiana delle offerte e delle possibilità e, nel caso, inviare subito il cv + una lettera di motivazione che potrai già preparare al 70%, da personalizzare poi per il restante 30% in base all'azienda e alla posizione.
Ah, ultima cosa, cerca anche di mangiare più di una volta al giorno:) per il colloquio ti serviranno energie;)

Unknown ha detto...

Ciao Andima, grazie per la risposta, ti ho scritto sulla mail che hai indicato nei contatti. A presto, grazie ancora

Massimo ha detto...

Ciao Andima,
Il tuo blog e i commenti sono pieni di informazioni utili! Ho 42 anni e ho intenzione di trasferirmi a Bruxelles. Lavoro in R&D come firmwarista su sistemi embedded e Linux. Seguendo i tuoi consigli mi arrivano da qualche mese le ricerche personalizzate da Monster, Stepstone, TipTopJob e ictjob, anche se vedo che è difficile che le mie competenze si sovrappongano bene alle offerte di lavoro. Forse un recruiter potrebbe aiutarmi di più. Se ti scrivo in privato mi potresti passare i nomi di qualche recruiter da aggiungere ai contatti Linkedin? Grazie, e complimenti per il tuo blog che è una miniera di informazioni preziose!

andima ha detto...

@Massimo
scusa per il ritardo della risposta, contattami pure in privato, ti aiuto con piacere.

francesco ha detto...

Ciao sono Francesco ed ho 41 anni e sono un cuoco professionista.
Volevo sapere se nel mio settore il Belgio e la sua capitale nello specifico offrono opportunità.
Purtroppo in Italia è una guerra anche questo settore dato che ora mai viene "sprofessionalizato" dalla bolgia di stranieri.
Per cui mi son detto e perché non provo anche io a diventare uno straniero?
Quanto meno so fare il mio lavoro.
Puoi farmi sapere eventualmente se esiste qualche riferimento?
Ti ringrazio molto.
Ciao.
Francesco

andima ha detto...

@francesco
in ritardissimo ma rispondo comunque. Non sono molto esperto del settore e del mercato de lavoro nel tuo campo, quindi mi dispiace ma non posso darti informazioni di qualche genere, ma far parte della "bolgia" di stranieri altrove e "sprofessionalizzare" quello dei locali ti aiutera' sicuramente a relativizzare proprio questi due termini, e forse anche quello di stranierio;)

Mario ha detto...

Ciao, sono Mario e sto per trasferirmi per lavoro in Belgio. Anch'io beneficerò dell'RSI, davvero una manna dal cielo! Ho visto che, con tanta disponibilità e pazienza, hai soddisfatto le curiosità di tanti nostri connazionali ed allora provo ad aggiungermi anch'io alla lista per togliermi qualche curiosità.
Ho letto che circa quattro anni fa avevi intenzione di iscriverti all'AIRE: l'hai più fatto? In tal senso, iscriversi all'AIRE fa decadere, per il Belgio, una delle condizioni principali per poter usufruire dell'RSI? Chiedo questo perché l'iscrizione all'AIRE equivarrebbe ad un cambio di residenza dall'Italia ad un paese estero, nella fattispecie al Belgio.
Non saremo concittadini poiché lavorerò e vivrò a Bruges. Non ho ancora casa e sto cercando qualche buon sito che proponga appartamenti arredati in affitto. Hai qualche suggerimento?
Grazie per qualsiasi risposta tu mi riesca a dare :)

Mario

andima ha detto...

@Mario
Scusa per il ritardo, periodo incasinato. Si', sono iscritto all'AIRE da anni oramai e mi trovo benissimo devo dire con tanti servizi che altrimenti sarebbero meno pratici e anzi dopo 5 anni ho preso anche la "residenza permanente" in Belgio (diversa dalla cittadinanza, nel concreto non cambia quasi nulla, ma si ha qualche diritto/sicurezza in piu', nel caso serva).

Non posso darti una risposta ufficiale, ma a rigor di logica si', l'iscrizione potrebbe far decadere il principio di "temporaneo" dettato dall'RSI, anche se "temporaneo" non e' ben definito e conosco persone a Bruxelles che han comprato casa, si son sposati, hanno avuti figli qui, e dopo 7 anni ancora hanno l'RSI.. mentre io l'ho perso dopo appena 3 anni, probabilmente anche per l'iscrizione all'AIRE ed un controllo a campione che ha beccato proprio me (lo avrei perso comunque, perche' stavo per cambiare azienda, quindi niente di grave in fondo).

Per ricerca affitto, a Bruxelles il punto di riferimento e' immoweb.be, magari anche vlan.be potrebbe aiutarti.

in bocca al lupo!

Anonimo ha detto...

Caro Andima,
ho 23 anni e sto valutando di cercare un lavoro a Bruxelles, città che ho visto molte volte da turista e che mi piace molto. Sono laureato triennale in conservazione dei beni culturali, ma oltre a questo non possiedo una grande esperienza lavorativa. Conosco l'inglese a un livello decente ma non il francese. A tuo parere avrei buone possibilità di trovarmi un lavoro (non mi interessa molto il tipo di lavoro, magari all'interno della ristorazione, ma questa è solo un'idea)?

Ti ringrazio in anticipo per la risposta, e comunque complimenti per il blog!

Marco

Anonimo ha detto...

Ciao Andima, complimenti per il tuo blog, molto piacevole da leggere.

Mi chianmo Filippo e sto valutando di venire a Bruxelles per lavoro.
Ho però un dubbio sulla speciale tassazione per gli espatriati.
Io vorrei portar con me moglie e figli, ma ho letto che questo farebbe decadere lo status di non-resident e conseguentemente il beneficio fiscale.
A te risulta questa cosa ? conosci gente che è li con moglie e figli ed ha beneficiato lo stesso dello status?
Esiste un sito governativo belga che indichi chiaramente le condizioni che devono essere soddisfatte per avere lo status di non-resident ?

andima ha detto...

@Marco
tardi ma rispondo. Non so quanto valido sia il mito del lavoro nella ristorazione (suppongo italiana) come primo lavoro all'estero, soprattutto quando in certi contesti (al banco, cameriere, etc.) bisogna conoscere bene le lingue (soprattutto quella locale, il francese, ma anche la lingua dei turisti, l'inglese), mentre le probabilità di andar a lavorare solo dove si parli italiano sono sicuramente basse (pur trovando a Bruxelles una comunità enorme, come un po' ovunque in effetti, ma considerata da molti quindi come primo approdo).
Quello che consiglio è: bisogna prepararsi. A tante cose. Anche al peggio. Ma bisogna prepararsi con anticipo. Come? Beh, per esempio, 6 mesi prima, iniziare a studiare il francese (priorità media) o migliorare tanto l'inglese (priorità alta). Come? Assimil è un buon metodo (se non lo conosci, cercalo su internet, sono libri+audio, fatti bene. p.s. l'audio lo trovi via torrent se proprio vuoi risparmiare), ma se vuoi davvero accelerare ci sono corsi via Skype personali (cerca la parola Skype in questa pagina e trovi il link), concentrati solo sul parlare e personalizzati (appunto perché personali), costano poco e sono senza impegno. Un piccolo investimento che però ti aiuterebbe in: autostima, competenze linguistiche, capire davvero qual è il tuo livello attuale. Prepararsi vuol dire anche cercare già contatti a Bruxelles, anche italiani, per capire quale mercato ci sia per il tuo settore, beni culturali (su cui purtroppo non saprei davvero aiutare, essendo informatico e non conoscendo nessuno nel settore a Bruxelles). Ricerche su Google, su Linkedin, contatti con enti italiane (per iniziare) ma anche straniere (per sondare il terreno), potrebbero darti già molte risposte.
Ecco, appunto, prepararsi (magari lo stai già facendo, lo hai già fatto, allora scusa per la "tartine", come dicono qui). Con una preparazione del genere avrai sicuramente più risposte. Se invece sei disposto a tutto, all'avventura, con un budget che ti consente di andar avanti per almeno 2-3 mesi (bisogna darsi tempo) e poi tirare le somme per capire se andare avanti o meno, beh a quel punto la risposta è già lì, tra le tue mani e la tua voglia di partire, devi solo sfregarle più forte e iniziare a riempire la valigia;)

andima ha detto...

@Filippo
tardi ma rispondo.
Dove hai letto che questo farebbe decadere lo status di non-resident?
Leggendo in giro (Special Tax Status, Expatriate taxation in Belgium, Belgian special taxation regime for expatriates, Belgian expatriate tax regime) e per esperienza personale ti posso dire che non è necessariamente vero. L'importante è che il tuo centro di interessi rimanga in Italia (conto in banca, proprietà, viaggi regolari, etc.), ma la famiglia può tranquillamente vivere con te in Belgio. Posso darti esempi di famiglie qui che hanno addirittura comprato casa ma che ancora godono del regime speciale, pur dopo 7 anni a Bruxelles (e qui siamo al limite di cosa possa essere considerato "temporaneo", onestamente, ma va beh, magari è solo una questione di controlli a campione, magari è che nonostante i forti legami in Belgio, possono dimostrare legami ancora più forti in Italia, non so). Io ho avuto lo status per i primi 3 anni a Bruxelles (avevo qui la ragazza, che lavorava, vivevamo allo stesso domicilio, registrati, non avevo/ho proprietà in Italia), poi mi è stato tolto all'improvviso, quando ad un controllo a cui è stata sottoposta l'azienda per la quale lavoravo i miei voli in Italia (non moltissimi in verità) non son bastati come prove (ma non ho mai capito bene nè ho investigato, qualche mese dopo ho lasciato l'azienda, come già avevo previsto, e sapevo già che lasciando avrei perso lo status (che vale solo per il primo impiego in Belgio), quindi la cosa non mi creò nessun trauma).

Anonimo ha detto...

@andima

Grazie per la risposta! In effetti leggendo qua e là mi rendo sempre di più conto che non esiste una risposta assoluta.
Io l'ho visto qui:
http://www.fiscuriosa.be/tax-topic-18052010.html punto d.1
e qui
http://belgium.angloinfo.com/money/income-tax/

Da quello che leggo e che mi dici tu può essere una questione di "pesi". Se hai più legami con l'italia rispetto al vivere con tua moglie e figli in affitto a BXL, allora prevale lo stato di non residente.
Nel ns caso abbiamo 4 immobili di proprietà in Italia (di cui 2 affittati), polizze assicurative, uno studio professionale (che manterremmo) e le famiglie che visiteremmo sicuramente spesso...

Forse potrebbe essere "più forte" questo rispetto alla permanenza tutti e 4 a BXL.

Ad ogni modo vedrò quando parlerò con le aziende se mi possono consigliare un commercialista locale.

Grazie e ancora complimenti per il blog :-)

Ciao
Filippo da Bologna

Anonimo ha detto...

Ciao, aggiungo un dettaglio: a pagina 4 del memo che mi hai mandato: "Memo on the special tax status" c'è scritto:
On the basis of the Belgian internal legislation, an individual becomes a tax resident of Belgium in case:
• He/she is registered at the Belgian commune where he lives (revocable presumption);
• His/her family (spouse and resident children) is living in Belgium (irrevocable
presumption).

Mi sa che questo lascia poco spazio alle interpretazioni... ;-(

Ciao
Filippo

Unknown ha detto...

Ciao Andima mi chiamo Oscar mi chiedevo se c'è prosperità nei seguenti settori:
1 - tecnico elettronico/informatico e programmatore
2 - elettricista
3 - falegname

inoltre siccome godo del sussidio di mobilità (in quanto ho perso il lavoro in fabbrica Nautica per fallimento) trasferendola in belgio sarò agevolato?
conosco madestamente l'inglese in quanto l'ho studiato sia alle superiori che all'universiatà ed ho conseguito il trinity.

andima ha detto...

@Oscar
Scusa per il ritardo, vado subito al sodo:
1. Si', il mercato e' molto attivo, c'e' molta domanda ma c'e' anche molta competizione su competenze tecniche, linguistiche, personali (soft skills)
2. Siccome non e' il mio settore, davvero non saprei
3. idem di sopra

In quanto al sussidio, non saprei, non sono sicuramente la persona giusta a cui domandarlo :)
Per l'inglese, beh e' vero che spesso si puo' trovare lavoro anche un inglese maldestro (potrei elencare molti, molti esempi e conoscenti), ma sicuramente le possibilita' sul mercato vengono gia' filtrate/limitate. Inoltre, una conoscenza del francese, seppur non necessaria, potrebbe sempre aiutare. Se quindi le tue competenze tecniche sono gia' di un certo livello, consiglierei di concentrarti sul migliorare l'inglese (alle superiori e all'universita', con tutto il rispetto, conoscendo il sistema italiano, non si insegna un livello sufficiente d'inglese, consiglio lezioni private, anche online, via Skype (ctrl+f e cerca skype), come consigliato in altri commenti in questo post, almeno per capire dove siamo e dove possiamo arrivare in un certo lasso di tempo, magari 2-3 mesi).

Spero aiuti!

Cassie ha detto...

Ciao! Dopo 4 anni dall'ultimo commento non so se questo blog è ancora attivo ma ci provo.
Vorrei cominciare a trovare lavoro in belgio, prima un qualsiasi lavoro per guadagnare e sciogliere il mio francese e poi, più avanti, nel mio settore (artistico e culturale). Sono laureata, ho avuto esperienze lavorative nel mio campo e qualcosa come lavoretti extra per inziare. L'unico inconveniente è che non parlo inglese, infatti vorrei poi cominciare un corso lì. Penso possa essere fattibile, no? Avendo già una base di francese.
Cosa mi consigli? Mille grazie!

andima ha detto...

@Cassie
Dipende dalla tua base di francese. Senza ne' francese (solido) ne' inglese, dubito che trovare un lavoro qui sia un'impresa facile, ti rimarrebbero poche alternative, come quella di trovare qualcosa nella "bolla" italiana (esempio: in attivita' gestite da italiani, e comunque non a contatto con il pubblico, per motivi linguistici). Se il tuo francese e' gia' piu' di "una base", allora il discorso cambia, potrei gia' provare ad inserirti con italiano e francese, anche se - togliendo l'italiano - la concorrenza sul mercato solo con la lingua francese sarebbe comunque enorme. Tutto dipende dal cv e dal settore, ovviamente. Se invece il progetto e' di venire a Bruxelles, viverci con la base francese e nel frattempo fare corsi d'inglese, allora il discorso cambia, siamo in un contesto piu' "rilassato", suppongo. Ma a quel punto - se posso permettermi - perche' non provare un corso di lingua inglese a Londra o a Dublino? Magari con un budget simile si puo' provare un mese id immersione completa in un paese madrelingua inglese ed accelerarne l'apprendimento per poi continuare a Bruxelles con una "base" molto migliore a quel punto.