Peccato che la mia amica sia laureata in economia, parli cinque lingue e lavori presso un ente europeo qui a Bruxelles.
L'altra sera verso la fine di un party in una casa nei pressi di Place Flagey a Bruxelles, tento di spiegare ad un mio amico di Torino quale è la parole che ti riempie la bocca, o almeno così definita a Napoli da alcuni miei amici. E allora lui ci prova una due volte ed io lo aiuto "no, devi dire P-U-R-C-H-I-A-C-C-A". Una ragazza si accosta a prendere la giacca e allora esclama "ma cosa gli insegni?". Capisco subito di dove era ed arrossisco "vabbé era per scherzare". Un ragazzo dietro con un accento tipicamente veneto esclama "mi sa tanto che io parlo molto meglio di voi l'italiano". Prende anche lui la sua giacca e si avvicina alla porta "buona continuazione... e mi raccomando, parlate bene italiano". Chiude la porta e va via. Altra perla. Io ed il mio amico ci guardiamo sconvolti, scrolliamo le spalle, qualche smorfia di disapprovazione (con in mente un "che coglione").
L'altra sera verso la fine di un party in una casa nei pressi di Place Flagey a Bruxelles, tento di spiegare ad un mio amico di Torino quale è la parole che ti riempie la bocca, o almeno così definita a Napoli da alcuni miei amici. E allora lui ci prova una due volte ed io lo aiuto "no, devi dire P-U-R-C-H-I-A-C-C-A". Una ragazza si accosta a prendere la giacca e allora esclama "ma cosa gli insegni?". Capisco subito di dove era ed arrossisco "vabbé era per scherzare". Un ragazzo dietro con un accento tipicamente veneto esclama "mi sa tanto che io parlo molto meglio di voi l'italiano". Prende anche lui la sua giacca e si avvicina alla porta "buona continuazione... e mi raccomando, parlate bene italiano". Chiude la porta e va via. Altra perla. Io ed il mio amico ci guardiamo sconvolti, scrolliamo le spalle, qualche smorfia di disapprovazione (con in mente un "che coglione").
Cari lettori, se quando mi leggete trovate difficoltà con il mio italiano, cercate di capirmi, non è colpa mia, sono del sud.
Mesi fa ad un matrimonio in Italia, al tavolo eravamo io, un amico che vive a Dublino, tre signori di cui il più giovane almeno 40enne. Si inizia a parlare di qualunque cosa, giusto per non cadere nel solito silenzio tra imbarazzo e fastidio. L'argomento cade subito sul vivere all'estero: eravamo due ragazzi, uno emigrato in Belgio, l'altro in Irlanda. Un signore ci racconta d'esser stato in Germania, ai tempi dell'ondata migratoria italiana, ma in fondo all'epoca era tutto diverso. Un altro signore ci domanda "ma poi cosa mangiate lì? Chissà che vi fanno mangiare, quanto mi dispiace, poveri ragazzi", prima ancora che potessimo aprir bocca l'altro gli risponde "eh poveri ragazzi sì, li vedi, sono dovuti andare via dal paese più bello del mondo per colpa di una classe politica che non funziona bene, eh ma le cose che avete qui non le trovate da nessuna parte, questo cibo, questo clima, è tutta un'altra cosa". Poi tante altre perle su cui si potrebbero scrivere trattati lunghissimi.
Mesi fa ad un matrimonio in Italia, al tavolo eravamo io, un amico che vive a Dublino, tre signori di cui il più giovane almeno 40enne. Si inizia a parlare di qualunque cosa, giusto per non cadere nel solito silenzio tra imbarazzo e fastidio. L'argomento cade subito sul vivere all'estero: eravamo due ragazzi, uno emigrato in Belgio, l'altro in Irlanda. Un signore ci racconta d'esser stato in Germania, ai tempi dell'ondata migratoria italiana, ma in fondo all'epoca era tutto diverso. Un altro signore ci domanda "ma poi cosa mangiate lì? Chissà che vi fanno mangiare, quanto mi dispiace, poveri ragazzi", prima ancora che potessimo aprir bocca l'altro gli risponde "eh poveri ragazzi sì, li vedi, sono dovuti andare via dal paese più bello del mondo per colpa di una classe politica che non funziona bene, eh ma le cose che avete qui non le trovate da nessuna parte, questo cibo, questo clima, è tutta un'altra cosa". Poi tante altre perle su cui si potrebbero scrivere trattati lunghissimi.
Pero' è vero, sto crescendo davvero male con tutte queste cose che mi fanno mangiare all'estero.
Cosa hanno in comune i nostri personaggi? Tutti avevano viaggiato, chi come turista chi come emigrato temporaneo. Ecco, la prossima volta che qualcuno mi dice che viaggiare apre la mente, gli elenco subito i miei controesempi, perché muovere il corpo non è abbastanza, se poi la mente rimane ferma.
Cosa hanno in comune i nostri personaggi? Tutti avevano viaggiato, chi come turista chi come emigrato temporaneo. Ecco, la prossima volta che qualcuno mi dice che viaggiare apre la mente, gli elenco subito i miei controesempi, perché muovere il corpo non è abbastanza, se poi la mente rimane ferma.
26 commenti:
Ottimi esempi andima. Secondo me il cervello di queste persone è fermo perché non capace di aprirsi e adattarsi. E credo che tu mi possa capire meglio visto che vivi all'estero.
Il viaggiare da turista non per forza è sinonimo di mente aperta e spirito di adattamento (elemento fondamentale invece per me). Esempio banale: tanta gente "del nord" (colleghi) che viaggiano da turisti nel nord europa vanno solo a mangiare in ristoranti italiani! Mio padre (gente del sud) si adattarebbe alla cucina del nord. E quello del cibo è una banalità in confronto al resto!
D'altro canto però capisco che vivendo fuori dalla tua terra tendi a perdere tradizioni, affetti, loquacità proprio perché ti adatti alla nuova vita. E incomincia a mancarti il sole, l'aria, il cibo e apprezzi tutto quello che hai lasciato anche se il tuo paese fosse l'ultimo della Terra.
Sono due punti di vista che capisco, ma le perle di saggezza proprio no, non le sopporto nemmeno io. E sapessi quante ne sento, senza dover varcare i confini italiaci :)
sono d'accordo StE, turista vuol dire sicuramente viaggiare ma spesso senza adattarsi troppo (anche perche' magari non ce n'e' chissa' quale bisogno), ma non e' lo stesso "viaggiare" di un emigrato, ed anche l'emigrato stesso viaggia ma poi non e' detto che si adatti, che si apri, che capisca determinate cose (ammesso che ci sia da migliorare, non voglio generalizzare). Voglio dire, anche io mi porto dietro un sacco di arretratezze culturali, di educazione, di cultura nazionale, un sacco di limiti che spesso non mi fanno capire alcune cose. Un esempio: da quando sono all'estero mi sono scoperto maschilista, per famiglia, per cultura, per atteggiamenti; e piano piano sto cercando di cambiare. E cosi' per molti altri aspetti, dal razzismo allo sciovinismo, tanti fattori che spesso non ti lasciano essere obiettivo davanti a determinate situazioni.
Ora, nel caso delle tre storielle (tutte vere eh), siamo di fronte a casi reali di luoghi comuni (ma che davvero si pensa che la Lituania e' tipo un paese senza universita'?), stereotipi ed anche ignoranza, si', quella sicuramente, perche' quanto piu' si spazia nella cultura tanto piu' si evitano certe certezze, etichette, chiusure mentali. Sui miti poi che oltre frontiera non esiste cibo buono o che come mangiamo bene in Italia non accade in nessun altro paese al mondo, beh li' ne potremmo parlare per ore, ma in fondo ne ho gia' parlato un po' in qualche post precedente, di "spade tratte" e convinzioni storiche nella nostra cultura (o nelle nostre culture regionali).
Cmq e' vero, certe "perle" lasciano sempre il segno:) io ne ho raccolte tre e non potevo non condividerle.
..solo per la frase: "anche io mi porto dietro un sacco di arretratezze..", sicuramente siamo influenzati dall'educazione e dall'ambiente dove viviamo, ma alla fine sei libero , ed hai gli strumenti mentali ( anche in Italia )per capire che il maschilismo non è una cosa giusta, che il razzismo non è una cosa giusta, se tu sei dovuto andare all'estero per capirlo, bè io no! :) .. secondo me l'"apertura", dipende anche dal motivo per cui si emigra, se per scelta o perchè si è costretti, e si sa: le cose che non sono fatte per libera scelta partono male dal principio.
@Anonimo
infatti non volevo essere frainteso, e' chiaro che anche in Italia si hanno gli strumenti per migliorarsi ed uscire da alcune arretratezze mentali (qualora ci fossero), probabilmente all'estero la cosa risulta piu' facile perche' si esce da un certo involucro (famiglia, amici, cultura, giornali, tv, la lista puo' essere lunga e contenere cose totalmente diverse tra loro) e si possono vedere alcune cose con occhi diversi o attraverso gli occhi di altre persone (amici stranieri, colleghi, giornali, tv, etc., anche qui la lista come prima) che di quell'involucro non hanno mai fatto parte. Nell'esempio specifico, il mio maschilismo non era certo estremo, ma mi son accorto di alcuni atteggiamenti che lo erano, magari dettagli per me, ma fondamentali per altre persone che mi stavano accanto.
Cmq no, non son andato all'estero per questi motivi, ma sicuramente sono cambiamenti che ho notato da quando ho iniziato questa avventura. Poi ho relazionato le "perle" alla classica frase "viaggiare ti apre la mente", per sfatarla subito con tre controesempi facili. La mia chiave di lettura era nella conclusione, ma non c'ho speso troppe righe perche' il post si era fatto gia' decisamente troppo lungo :)
A scanso di equivoci, questo post non voleva essere del tipo "io sono fico che sono all'estero e noto cose che voi in Italia non potrete mai notate" o tipo "mamma mia come siete/siamo arretrati in Italia", no, sarebbero generalizzazioni e cattive interpretazioni sicuramente.
caro Andima, sei davvero benvenuto a casa chechimadrid se trovi il volo!
@chechi
sono ancora senza voce dopo la notte al pub ad urlare Inter per 90 minuti:) Punto di venire a Madrid, ti faro' sapere tramite il tuo blog, grazie per la disponibilità:) ma a Madrid ho la mia seconda famiglia oramai, ho le mie pantofole che già mi aspettano:) Pero' se vengo ci dobbiamo incontrare di sicuro e supportare insieme la squadra!
[aggiornamento]
volevo segnare una lettera su Italians di oggi, qui, nella risposta Servegnini afferma:
"Quando sento certi discorsi, vorrei avvicinarmi al razzistello di turno e dirgli: guarda, questo è un biglietto aereo. Fatti un giro, guarda il mondo, poi torna. Dirai meno scemenze."
Un po' si può relazionare al discorso del post, quel "fatti un giro" potrebbe non essere abbastanza.
Andima mi piacciono molto le ultime tre righe del tuo post.
diciamoci le cose come stanno, noi pensiamo che chi viene dall'est europa per forza è "brutta gente".
gente da lavori umili che noi signorotti possiamo guardare dall'altro in basso.
le donne dell'est europa si sa sono tutte facili e minchiate di questo tipo.
non so perché succede questo e non mi metto a chiosare da un pulpito che non meriterei neanche se vivessi da 30 anni all'estero.
so solo che mi dispiace.
perché non troppi anni fa, eravamo noi quelli.
quelli che andavano in germania, negli stati uniti, ovunque...
sul miglior cibo...mi frego una battuta di bacco che ho letto sul forum di Irlandando.
"noi Italiani abbiamo il miglior burro industriale del mondo".
dove sta più questo buon cibo?
ok la tradizione, ok le ricette, ok le nostre mamme\nonne\zie\sorelle straordinarie in cucina.
ma le uova, la carne, le verdure (insapori) che compriamo al supermercato, cos' hanno di tipico?
per carità, fuori dalla grande distribuzione non sarebbe possibile sturare tutta la domanda, però rendiamoci conto di una cosa...forse le cozze più saporite le ho mangiate a Bruges e non a Napoli.
vi sembro eccessivamente scemo?
ho paura che, qui si vanta di un italia che oramai resiste in piccolissimi nuclei locali.
p.s.
il simposio sulla pucchiacca (detta anche purchiaccoa, pocchiacca o pocchiacca a seconda delle inflazioni provinciali) te lo potevi risparmiare o lasciarlo ad un occasione di intima ebrezza pubbaiola! lol
@Top
grazie top, ottimo contributo.
E' vero, probabilmente ci sono molti pregiudizi sui paesi dell'est Europa, magari dovuti al tipo di immigrazione che il paese ha avuto negli ultimi decenni, non so, l'analisi sarebbe lunga e meriterebbe un post a parte. Ho come l'impressione che quando parliamo di Europa pensiamo soltanto a noi, alla Spagna, alla Francia, la Germania, gli UK e qualche altro paese, e vediamo l'est come qualcosa di lontanissimo e dove il progresso non esiste, invece poi andando a vedere le statistiche di crescita economica, debiti pubblici, etc, tra i PIIGS (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia, Spagna, si' potevano scegliere un nome più elegante :) ci siamo pure noi, ma nessun paese dell'est.
Sul cibo, beh oramai la globalizzazione ha normalizzato moltissimo i prodotti che si possono trovare nei supermercati di tutte le grandi città europei, come hai detto tu i veri esempi si possono fare pensando a piccoli centri o parentele lontane. E come ho già detto nell'altro commento, se ne potrebbe parlare moltissimo e sfatare un sacco di luoghi comuni!
Le cozze non le ho provate ancora, ma le vongole qui ti posso dire che mi hanno deluso un po', non so, ma sono gusti:) e' che lo spaghetto con le vongole non mi viene saporito come una volta :D
@Top
e ma infatti io proprio da te mi aspettavo un commento su quel "purchiacca" :D
e' che quando l'ho detto al mio amico non mi ero reso conto di non esser solo :D
che poi ho sbagliato a scriverle e non mi correggerò perché sarebbe inelegante riscrivere di nuovo tutta la sfilza, ma ci siamo capiti :D
io mi sarei sentito in difetto mi sarei anche un pò vergognato,ma poi ci avrei riso su, certo è che pure due che si introducono in una discussione scema e divertente (o quei due ragazzi sono sempre seriosi ed impeccabili?) tra due persone che sono ad una festa (magari eravate un pò brilli) seppur formalmente più eleganti, in pratica potevano pure un attimino comprendere che stavate cazzeggiando.
o no?
oddio vergognarsi non e' nelle mie caratteristiche ai party, ne son successe anche di peggiori :D diciamo che sono arrossito un po' ma poi c'abbiamo riso su :)
per il resto son d'accordissimo, nessuno di noi conosceva quel ragazzo e all'improvviso interviene con quella frase.. onestamente siam rimasti un po' paralizzati, io ho pensato subito "eh?? cosa??? cosi'.. all'improvviso.. che voleva dire??.. ", poi e' andato via con l'altra frase "e mi raccomando, parlate BENE italiano stasera" e allora ho ripensato "che coglione!", pero' me lo son tenuto per me (anche perché era già andato via), abbiamo scrollato le spalle, scosso la testa, e continuato la serata..
onestamente non e' la prima volta che mi capita qualcosa del genere con ragazzi del nord e la cosa mi dispiace parecchio.. ed io in generale non parlo dialetto (beh, certo l'accento, quello non lo posso camuffare e nemmeno voglio) e sono molto socievole, soprattutto ai party (e soprattutto dopo diverse birre :D), ma.. vabbe'.. accetto l'esistenza di certi modi/pregiudizi e quando capitano cerco di non rovinarmi la serata.
qualcosa di simile e' successo anche alla mia ragazza con ragazzi catalani, per via delle idee indipendentiste di Barcellona e soli odi/idee-strane interne, ma alla fine in certi casi e' meglio terminare tutto in una smorfia di incomprensione.. mi dispiace ammetterlo, ma con i muri di gomma non si puo' dialogare.
@Top
e se posso aggiungere, alcune volte ne soffro anche, diciamo quasi come un complesso, di questi pregiudizi che alcuni (spero siano solo alcuni) ragazzi del nord hanno nei confronti di noi del sud. Ieri sera ad un pub ero l'unico con la maglia dell'Inter, urlavo come un pazzo, un ragazzo con la maglia dell'Inter si avvicina e mi chiede se potevamo vedere la partita insieme, accento del nord, io gli faccio subito spazio vicino ma prima di parlare su determinate cose ci pensavo più di una volta: e' una stupidita' lo so, pesare le parole solo in base a degli ipotetici presupposti. Alla fine com'è andata a finire? Abbiamo urlato e cantato abbracciati sul tavolo del pub!! :D ci siamo scambiati i numeri e ci andremo a vedere di sicuro la finale insieme (se non vado a Madrid) :)
si è perso un post kilometrico...BLOGGER DI MMMMMMMMMMMM
un concentrato di saggezza perso per sempre...
proverò a riscriverlo, ma prima me lo copio da un altra parte! :P
Io ho una carissima amica che vive a Dublino.
una sera ci siamo ritrovato al living party di una ragazza spagnola.
c'erano spagnoli, un paio di francesi, Italiani tutti di treviso e poi due napoletani (io e la mia amica) una romana e due pugliesi.
cadere nello stereotipo da un lato e dall'altro, è facilissimo.
per dire, la migliore amica che ha lei lì a Dublino è trevigiana.
Io ritengo, fregandomi un pensiero espresso da Eduardo, che è questione di essere imbecilli oppure no.
La regione geografica dalla quale si proviene non giustifica l'imbecillità o l'intelligenza di per se.
Dipende uno quanto è predisposto all'incontro con l'altro.
Per dire.
tu ti sogneresti mai di dire che le ragazze ceche sono tutte facili da portare a letto?(dillo a pedro così ti gonfia come una zampogna!:P)
ti sogneresti di dire ad un francese o uno svedese che sono esponenti di due popoli luridi perché non hanno il bidet (io quando sono all'estero ne sento la mancanza)?
ti sogneresti mai tu, di esordire parlando con un milanese, che hanno solo la nebbia che sono chiusi e freddi ecc. ecc.?
no perché
le ragazze facili che ti stanno dietro solo se hai soldi stanno pure a Napoli.
in Italia il bidet ce l'abbiamo, ma abbiamo le prove che tutti lo usano?
in compenso abbiamo la doccia ma si hanno prove certe che non tutti la usano.
questo vuol dire che gli Italiano non usano la doccia, che le ragazze Napoletane sono facili?
perché è così che si cade nello stereotipo e nello scontro.
e non è questione di essere politically correct, perché se qualcuno ti da del mafioso, a te che sei un bravo ragazzo, è imbecille lui perché sbaglia approccio facendo un equazione che non sta ne in cielo ne in terra.
forse la questione climatica, è l'unico caso di stereotipo che può essere verificato nella realtà quotidiana,
oggi per esempio è una giornata da Dio, di quelle che se vai sul litorale cilentino a fare windsurf non vorresti più scendere.
(in chiusura ho fatto un pò la cazzimma lo so :P)
riguardo al come sei alle feste, io ero abbonato al tuo account youtube prima che rendessi privati alcuni video :P quindi lo so.
e ti dico pure che noi andremmo molto d'accordo, anche se a me non mi fate ubriacare.
per scelta mi do un limite per "pariare addosso agli altri".
penso di aver recuperato tutto quello che ho perso nel posto scomparso prima...
che fatica! :P
buona serata. :)
@Top
grande contributo, la facilita' di cadere in luoghi comuni e la "questione di essere imbecilli oppure no" sintetizzano un po' tutto direi e ho ripensato molto ad un post che scrissi qualche tempo fa, quell'Italia che non so, insomma la "non conoscenza" non si può tradurre in giudizio, perché la probabilità di sbagliarsi o generalizzare e' altissima.
Cmq che nostalgia che mi hai fatto venire!! Di party dublinesi ho ricordi assurdi, ho visto davvero cose che voi umani non.. :D ehehe
p.s.
e ho fatto bene a togliere certi video;)
commento giusto per arrotondare il numero di post :P
hai fatto male a togliere invece :D
in forma anonima io ripubblicherei assolutamente certi assoli di chitarra con motivetto orecchiabile riguardanti pratiche edonistiche molto amate :P
un pariamiento assurdo, un ividia pazzesca perché in alcuni di quei vide avrei voluto esserci pure io :D
mi fa piacere aver detto qualcosa di sensato, capita pure a me 8).
buona serata.
non ci credo!! ho visto quel "17" e ho pensato anche io "ma guarda con che numero dovevamo finire" :D stupidaggini lo so, ma per un secondo l'ho pensato:)
il video di quella song.. e' vero era spettacolare:) al sol pensiero mi ritorna il mente il ritornello!! mi sa tanto che lo ripubblico, mi hai convinto;)
sul commento sensato, i tuoi contributi sono sempre pacati e ragionevoli e di questo devo dartene atto, dimostri serenita' e tatto, io quando ho iniziato a navigare nella blogsfera ho disseminato di quelle "perle" in tanti e tanti blog.. probabilmente perche' quando son partito per Dublino ho mosso il corpo ma la mente mi ha seguito solo dopo un po', ecco, cosi' torniamo in topic;)
p.s. pero' e' anche vero che qui sei il re degli ot :D
Non sai quante di queste persone ho incontrato. Quante mi hanno detto ma come fai a stare in Svezia da 5 anni senza la pizza. Ma noi siamo i migliori del mondo etc... Che poi in realtá questa prosopopea é una cosa comune a molte nazioni (tutti pensano di essere i migliori). Ma gli italiani si attaccano a certi stereotipi cosí cretini, la pizza, il clima, il paesaggio piú bello del mondo... ma hanno mai viaggiato e visto quante cose belle ci sono in giro ?
Che poi viaggiare non vuol dire aprire la mente anzi... una volta vennero degli amici italiani a Stoccolma, allora li porto a fare un giro e poi si deve decidere dove mangiare. Propongo un pub belga, un ristorante libanese, un tipico "krog" svedese, niente. Sai dove mi hanno costretto ad andare? In un vecchio e lurido ristorante pieno di turisti gestito da un vecchio italiano. Ed hanno ordinato solo cose senza salse, insalata etc... insomma cercando di italianizzare il cibo quanto piú possibile. Mamma mia.
ps: bel blog
@gattosolitario
innanzitutto grazie per la visita. Beh, 5 anni all'estero sono davvero tanti, sicuramente hai molta più esperienza di me (che sono a 2 e mezzo) a riguardo. Il tuo commento conferma il primo di StE: c'e' sempre quel tipo di turista che anche all'estero vuole sentirsi a casa e quindi cerca un ristorante italiano o qualcosa del genere perche' vuol andare sul sicuro, vuol sapere ciò che mangia o per non so quale altra motivazione. Scelte, sicuramente, ma ciò non basta ne' tanto meno autorizza a classificare come cibo peggiore qualcosa che poi non si e' provato!
@Andima, quel video è patrimonio dell'umanità secondo me.
riguardo al commento numero..... non lo diciamo dai...siamo campani no?
ebbè non vogliamo portare avanti l'idea di terrone superstizioso.
sempre Edoardo diceva "essere superstiziosi è da ignoranti; non esserlo porta male."
@Don Gatto, ossequi.
ve lo do io uno stereotipo niente affatto cretino ed in tema con la lezione di Italiano di cui hai parlato nel post.
la procacità delle ragazze Napoletane che rifioriscono dopo il lungo inverno.
datemi torto su!
[quote]perché è così che si cade nello stereotipo e nello scontro.
e non è questione di essere politically correct, perché se qualcuno ti da del mafioso, a te che sei un bravo ragazzo, è imbecille lui perché sbaglia approccio facendo un equazione che non sta ne in cielo ne in terra.
forse la questione climatica, è l'unico caso di stereotipo che può essere verificato nella realtà quotidiana...[/quote]
Pienamente d'accordo. Purtroppo negli stereotipi si cade troppo spesso, ogni giorno. Personalmente non ho mai avuto problemi di convivenza con gente del nord fin quando ho studiato. La "sorte" comune metteva di lato "diatribe"?
Al lavoro da qualche tempo ho un collega un po' troppo leghista :D ed espone senza problemi le sue idee. Però a volte sarebbe meglio studiare un po' meglio la storia. E con questa frase mi fermo qui. :)
Altri colleghi sono leghisti ma a volte basta indovinare il modo come porsi, come dicevate voi. Si possono esporre le preoprie idee senza offendere nessuno (e l'offesa a volte è anche gratuita). In realtà, quello che mi succede abbastanza spesso da qualche anno a questa parte, è di agire d'impulso e con vigore a qualsiasi cosa detta e loro, signorotti quasi 50enni, si divertono. Forse da donna dovrei stare zitta e non intervenire; loro del nord non sono abituati a sentire le donne parlare forse. :D
Buona giornata!
@Top
ahahah si' quel video e' veramente un patrimonio eheheh appena lo rivedo inizio a ridere, devo creare un altro canale youtube pero', meglio dividere le cose:)
@StE
"forse da donna dovrei stare zitta" questo mai!
@StE io ritengo che le donne debbano essere libere,di dire, pensare e fare quello che vogliono.
così quando fanno casini arriva l'uomo a salvarle! :P :P :P
@andima
se lo ripubblichi, ti prego linkamelo!
p.s. sarò pure campione di OT, ma ti ho fatto scovare un televisore!!!
paisà nun' c' o scurdamm' questo piccolo particolare :P
Buon fine settimana a tutti :)
@Top
ahahahaah e' vero!!! quello fu un famosissimo e piacevole ot :D
mi ricordo c'era un periodo sul blog di Dublino in cui puntualmente si finiva sempre ot a parlare di ragazze e non ti dico poi google come indicizzava il tutto ;) qui almeno ne e' uscito qualcosa di utile, un televisore per la Wii :D
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