Ieri durante una chiacchiera spicciola e rapida con un conoscente italiano incontrato per caso nella metro:
lui: Ah, quindi sei stato in vacanza a Madrid lo scorso fine settimana?
io: Sì, ma giusto qualche giorno, non la chiamerei davvero vacanza!
lui: Beh sicuramente avrai mangiato qualcosa di tipico, no?
io: Sì, sì, a me per esempio piace tantissimo la tortilla.
lui: Ah, sì la conosco, ma alla fine la tortilla non è nient'altro che una frittata di patate... no?
io: beh... no... e comunque va cucinata in un certo modo... poi abbiamo anche avuto tempo per una paella...
lui: Ah, buona! Ma... alla fine la paella non è nient'altro che un risotto ai frutti di mare, no?
[secondi di silenzio in cui centonovantadue pensieri mi assalgono e rimbalzano tra le pareti celebrali, qualcuno anche malvagio]
[qualche altro secondo di silenzio]
io: Vabbé ma alla fine se ci pensi... la pasta è solo farina e acqua e... la pizza? Acqua, farina e lievito!
lui: Come scusa?
io: Ah è la mia fermata, devo andare... buon appetito, cioè.. no, buona giornata.. insomma ciao!
Ecco, non so se questa volta si trattasse dei soliti pensieri preconfezionati sulla super cucina nostrana e l'inferiorità di quella degli altri paesi, ma il rispetto per le diverse culture passa anche dal palato e va bene de gustibus, ma questo non vuol dire sminuire o cercare di svalutare piatti tipici stranieri che sia un buonissimo cous-cous marocchino o una saporita carbonnade fiamminga o semplici patatine fritte che non sono affatto semplici patatine fritte, ma sono semplicemente frites.
9 commenti:
Eh eh, ben detto! "Ma in fondo, non è solo cibo?"; "oh, un Italiano, sì... Ma in fondo, non è solo un essere con due braccia e due gambe?". Senza indulgere ad un bieco riduzionismo, la semplificazione a volte aiuta, e in un mondo la cui comprensione è stata da noi organizzata per classificazioni di genere e specie è molto facile che cose diverse siano raggruppabili sotto una categoria unitaria più generale: due piatti sono entrambi cibo, due esponenti di nazionalità diverse sono entrambi umani etc.
Quel "solo" suona "narrow minded", di mentalità ristretta, provinciale, fastidioso - ma come, io ti racconto di qualcosa di particolare, e tu lo minimizzi dicendo che non c'è niente di speciale? Che nervoso; che presunzione.
Però, se posso spezzare una lancia a favore della semplificazione riduttiva dei concetti, posso dire che a volte è utile, proprio per cercare di capire una cosa diversa, partire da quello che ha in comune con qualcosa di noto: per esempio, la paella diventa un risotto ai frutti di mare, però si differenzia perché... tanto per cominciare si mangia meglio con intorno gente che parla spagnolo, cucinata in un piattone conviviale, e secondo un rituale che ha quel tipo di sacralità che ci mette un romano quando fa gli spaghetti alla carbonara... A volte (per me per esempio è così) si apprezza la differenza a partire da una similitudine.
Magari anche per il passeggero della Metro è così, e non stava affatto smunuendo la cucina spgnola, anzi. Magari invece è narrow minded e basta, pazienza.
Di buono ha comunque fornito lo spunto per il tuo gustoso post. Ciao ("solo" un saluto)!
@Norman P.
Ben detto! Avevo pensato anche io al semplificare per capire e infatti nel post ho usato quel "non so se" proprio perché nel dubbio.
Nel primo caso si', e' da giustificare, anche se credo che la semplificazione abbia il suo stile:) ma sono d'accordo, e' un processo mentale comunissimo e sensato. Nel secondo caso si', e' chiusura mentale, di quella superbia nel pensare che il nostro cibo sia superiore agli altri sempre e comunque.
Grazie per la visita e buon appetito! cioè no... buona giornata! insomma ciao:)
non mi azzardo a 'difendere' i resoconti alimentari del tuo interlocutore, ma in effetti ... esistono italiani non interessati al cibo, almeno quando sono in vacanza. Posso affermare di aver mangiato 'locale' in ogni mio viaggio e di ricordare quasi zero di ogni piatto provato :-)
Andrea
Lapidiamolo con el turrón!
P.S. e O.T.: coinquilino needed (o eventualmente coppia a cui passare l'appartamento). Just in case, se sai di gente in cerca.
@Zax
Ma infatti ognuno e' libero di mangiar quel che piu' gli aggrada:) e anche all'estero continuare a mangiare italiano in viaggio, in vacanza, ma e' anche una questione di stile o di rispetto nei casi peggiori, quando ci si riferisce a piatti tipici stranieri relazionandoli coi nostri. Il problema e' sempre la malizia, se vogliamo, quella malizia dei luoghi comuni o delle convinzioni di fatto per cui la nostra cucina e' superiore alle altre, quando invece alla fine e' solo una questione di abitudini nella maggior parte dei casi.
@Belgugliemo
ok, faccio girare l'info, in caso di interessi ti faccio sapere;)
Grazie, in più il posto tu l'hai visto. Ma il sito per trovare colocataires che hai linkato è valido? Mi incute un po' timore...
@Belgugliemo
io personalmente non l'ho mai provato, ma miei colleghi francesi si' ed usandolo han trovato casa in condivisione, se non sbaglio mi han detto che c'e' una parte di account gratuito e per il resto si dovrebbe pagare ma a quanto pare quello di base basta e avanza per trovar casa, cmq domani chiedo di nuovo in ufficio;)
Dai, chiedi, grazie, che non voglio mica finire ad abitare con la saponificatrice di Correggio.
@Belgugliemo
eccomi. Il collega francese mi ha detto che lui cercò con l'account gratuito e praticamente molti annunci vengono postati con i numeri di telefono nella descrizione (il che sarebbe contro le policy del sito, ma vabbé, son cose che si fanno si sa) e quindi spesso si riesce a trovar camera senza troppi problemi. Mi ha anche detto che probabilmente se non avesse trovato casa nelle prime settimane, avrebbe pagato almeno per un mese la possibilità di accesso a tutte le info e un mese poi sarebbe stato abbastanza, in teoria. A quanto pare è molto utilizzato come sito, cmq ho già un collega che cerca camera, mi han detto, torna in settimana dalle vacanze, appena so e se è interessato ti contatto per vie private;)
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