Grazie Irlanda

S'intitola così, un articolo di oggi su Le Soir, il maggiore quotidiano francofono belga, Grazie Irlanda, da un paese non presente alla competizione, di tutte le squadre che rendono omaggio al calcio come sport e spettacolo si dedica un grazie alla prima squadra matematicamente eliminata, non per le doti calcistiche dimostrate né per un saluto politicamente corretto a chi esce prematuramente dal torneo, ma per l'atmosfera che ha saputo creare nello stadio, durante la partita, mentre si perdeva in maniera irreparabile contro le furie rosse, i tifosi irlandesi cantavano da far venir la pelle d'oca, più dei supporter polacchi durante il match d'apertura in casa, insegnando a tutti che cos'è lo spirito dello sport e l'amore verso la propria squadra. Cose che poi uno non ci crede, soprattutto quando appena allo scadere del secondo pareggio consecutivo, non si parlava che di biscotto, dalle nostre parti, e non solo nella malizia delle chiacchiere da bar, ma anche sui giornali, nella paura del grande contrappasso di venir eliminati da una combine nell'anno dell'ennesimo scandalo di calcio-scommesse, di chi, abituato alla malizia ed al complotto, si troverà ad affrontare chi invece dà lezioni di sportività al mondo intero. E quasi ti vien voglia di tifar per loro.

13 commenti:

preferina ha detto...

andima, mi scuso per il fuori tema e per il misuse del tuo blog, ma mi sembri esperto in materia e poi anche te hai vissuto a Dublin e sai quale sia la giusta atmosfera calcistica.
Quindi vengo al dunque, mi sai consigliare qualche bar per la prossima partita dell'Italia dove ci sia una tifoseria animata, cori e gente urlante un po' come a dublino?

andima ha detto...

@preferina
nessun misuse, il commento è a tema eppoi tu qui sei oramai di casa :)
eh, non saprei davvero, io ieri la partita dell'Italia non l'ho vista, o almeno, l'ho vista da casa ma lavorando ad un proposal per un progetto, pensa tu, questione di priorità, alla fine.
Io ho avute belle esperienze in Place de Luxemburg, lo so, è un covo di eurocratx etc. etc., ma lì ho visto partite dell'Inter in Champions in un'atmosfera assurda, per esempio al Fat boys. Altrimenti, per un'atmosfera come quella dublinese, beh bisogna andare in un pub irlandese :) come il Valerias a Flagey o l'Old Oak a Rue Franklin. Quest'anno però non saprei consigliare bene e lunedì mi perdo la partita di nuovo visto che ho gli esami di francese: ancora, priorità!

preferina ha detto...

miiii, ma lo fanno apposta allora! :)

A Dublino ho avuto la fortuna di vivere i mondiali del 2006, i più divertenti della mia vita.
Ieri sono stata proprio a Place de Luxembourg ma l'atmosfera calcistica mi delude sempre lì. Tutti più o meno seduti e nessuno urla. Qualcuno mi aveva parlato dei bar portoghesi...

Intanto in bocca al lupo per gli esami o come dicono i francesini: bonne merde!

vinzInBxl ha detto...

Sarà pure che siamo mentalemte deformati, ma Svezia-Danimarca nel 2004 fini' 2-2.
Diciamo che gli altri ci danno unamano ad esserlo.

TopGun ha detto...

La tifoseria Irlandese è campione d'Europa veramente.

Perdono contro la squadra più forte del mondo e cantano e ridono.


Noi il biscotto lo ricevemmo già, Danimarca vs Svezia giusto?
Un bel savoiardo :D.

Poi come si dice " 'o mariuol' s' mett' appaur' 'e esser' arrubbat' ".

andima ha detto...

@vinz @Top
e come se non me la ricordo quella partita :(

però facciamo il ragionamento inverso. Mettiamo che si gioca Croazia - Italia e con un pareggio si qualificano entrambe, mettiamo che con un pareggio eliminerebbero la Spagna, non male come occasione per far fuori una diretta concorrente al titolo che potrebbe presentarsi di nuovo in finale (facendo parte dello stesso gruppo, sarebbe l'unica possibilità d'incontrarla di nuovo). Ecco, mettiamo che Croazia e Italia stanno sull'1 - 1, domanda non da un milione di dollari: cosa farebbero gli 11 italiani? lotterebbero con tutte le forze per segnare il 2 - 1? Ecco.

va beh, poi ci sarebbe il discorso che, indipendentemente da tutto, l'Italia dopo aver segnato il primo goal, si mette a far catenaccio sempre, quello è un pattern che fa parte del DNA, da sempre. Ma è un'altra storia.

andima ha detto...

@preferina
deve essere un complotto per non farmi vedere le partite ;)

crepi! cioè, non so come si risponde al "bonne merde" in effetti, va beh, ci siamo capiti :D

Ale [Tredici] ha detto...

Ah, perché il calcio è ancora uno sport?

TopGun ha detto...

gli Italiani tiferebbero per il comodo biscotto.
questa è l'ipocrisia base, mica stiamo seguendo un campionato serio come quello di Holly e Benji!

andima ha detto...

@Ale
a tratti sì

@Top
da interista, lo "scansamone" (o scansamoce o qualcosa del genere, non sono un esperto di dialetto romano) laziale per non far vincere lo scudetto alla Roma è difficile da dimenticare.
Ma è chiaro che ci sarebbe un tormentone incredibile di gente che supporterebbe il biscotto in caso di un'Italia - Croazia di quel tipo. Se per caso Spagna - Croazia arriva davvero sul 2 - 2 e i giocatori preferiscono riposarsi per la prossima partita anziché uccidersi per cambiare qualcosa, beh lo so, non è bello, non è sportivo, ma noi non siamo davvero quelli che dovrebbero dare lezioni di moralità e sportività, perché saremmo i primi a farlo (e supportarlo).

Anzi, per essere proprio sinceri, senza fare ipotesi assurde, quanti sono quelli che pensano adesso a: va beh, Irlanda già eliminata, Trap facci il piacere di farci vincere senza problemi!

Che praticamente è lo stesso, indignarsi per il biscotto ma poi sperare che il Trap si faccia da parte, beh è di una coerenza cristallina :D

andima ha detto...

interessanti punti di vista presi da qui:

1. Mi fa riflettere anche il fatto che molti dicono che il biscotto non è nelle corde della Spagna (o almeno di questa Spagna), mentre non ho sentito spendere parole simili per la Croazia, dandole quindi implicitamente una patente di potenziale disonestà.

2. Non si tratta di attribuire al prossimo quel che sta nei nostri pensieri, si tratta di attribuire al prossimo quel che il prossimo ha già pensato e fatto. E non si tratta neanche di scaricare sugli altri i nostri fallimenti, perchè se dovessimo uscire dall’europeo a causa di un biscotto, significherebbe aver fatto gli stessi identici risultati delle nostre avversarie, e che la differenza tra il nostro fallimento ed il loro successo starebbe proprio nell’accordo antisportivo.

pedro ha detto...

sono in polonia (non per gli europei, di cui non mi interessa niente) e devo dire che gli irlandesi sono quelli che hanno legato di piu' con i polacchi e che riscuotono le simpatie di un po' tutti, in giro per la citta'.
Ma non e' una novita', anche ai mondiali del 90 in italia furono al centro dell'attenzione per il loro modo di vivere e partecipare alla partita.
Quello che mi fa pensare e' come mai in irlanda i polacchi sono visti con antipatia dagli irish, mentre qui vanno a braccetto?
Ieri gli irlandesi hanno addirittura cantato per la POLSKA durante spagna-irlanda e sono sempre in prima fila a tifare per loro fino ad ora.
Vuoi vedere che basterebbe viaggiare, conoscere un popolo a casa sua, apprezzarlo per le bellezze che puo' offrire, per la sua ospitalita' etc invece di pensare sempre 'vengono qui a rubarci il lavoro'?

andima ha detto...

@pedro
magari l'antipatia che si poteva percepire in Irlanda verso i polacchi non era dovuta ai polacchi specificamente, ma a quel senso di "invasione" che si ha quando una comunità straniera si muove in massa verso il tuo paese e ne cambia in un certo senso la società, succede in tutti paesi, probabilmente, ed è qualcosa di normalissimo e, secondo me, inevitabile. Poi, in generale, hai ragione, viaggiare e conoscere altri popoli aiuta sempre, in ogni caso, a prescindere dai flussi migratori e statistiche sull'occupazione lavorativa.