Per chi (ancora) non conoscesse la simpatica fontanella. |
Battezzarsi a Bruxelles
Dovresti proporlo al sindaco di Bruxelles - e lo farai, conoscendoti - che si potrebbe organizzare un nuovo evento tra tradizione, turismo e quello spirito un po' simpatico un po' surrealista che spesso contraddistingue la città e la sua popolazione; dovresti proporlo come incentivo per le povere casse comunali ma soprattutto per il messaggio che porta con sé: essere figli di Bruxelles, liberi e scherzosi, felici; ci hai pensato quando su Skype tua madre ha sgranato gli occhi e continuava a domandarsi il perché, perché suo nipote non sarebbe stato battezzato, assolutamente no, le ripetevi con calma e raziocinio, perché non vuoi, perché non ha senso, perché non sarebbe giusto, perché sarà proprio lui, suo nipote, tuo figlio, un giorno, a scegliere cosa vorrà farne del concetto di religione, non tu, non sua nonna, sarà libero di scegliere, ma non si troverà nessuno schema già impacchettato, che sia cattolico, buddista o qualsiasi altra favola medievale; ci hai pensato quando ribadivi che simboli religiosi non entrano in casa tua e tantomeno nella tua famiglia, quella nuova, o almeno non così, incoscientemente: battezzare tuo figlio nel 2014 è un po' trascinarsi e passivamente accollargli contraddizioni, riti, automatismi non necessari; ed è lì che ci hai pensato, un po' per far contenta tua madre, in qualche modo, un po' per smorzare i toni e trovare un sorriso: battezzarsi a Bruxelles dovrebbe essere semplice e naturale, dovrebbe essere portar il proprio piccolo davanti al monumento del Manneken'pis, lì al centro in orari o secondo condizioni che aprano un varco tra la calca sempre costante di turisti, e bagnargli il capo con qualche spruzzo d'acqua che fuoriesce da quella simpatica fontanella, recitare qualcosa, anche senza senso purché in rima, e poi andare tutti a festeggiare, con il sorriso. Semplicemente.
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11 commenti:
Avete fatto la scelta giusta.
Metti che vuole diventare pastafariano o darsi al "dudeismo" del grande Lebowski :D.
come spesso accade, lei mi apre porte verso letture spettacolari, come la pagina wikipedia sul Pastafarianesimo, grazie:)
Il pastafaianesimo è di nicchia, ma il grande Leboski no.
Avresti dovuto conoscerlo.
Vabbè, sua spaghettosità può perdonarti perché è immenso.
ultimamente perdo colpi, tanti. Sua spaghettosità mi dovrebbe perdonare se non altro per tutti i tributi di mantecatura e cottura che gli dedico, soprattutto per uno che vive con una spagnola e che spesso si trova a dover sottolineare i principi basici della pasta, come fosse davvero una religione;)
Tua moglie ci legge?
secondo me no, ma - ripeto - ultimamente perdo colpi, quindi non si sa mai, magari trama complotti alle nostre spalle?
No, è che per parlar male delle mogli bisogna esser certi che non leggano! :D.
ma non era parlarne male :D diciamo che la cosa oramai sembra abbastanza accettata, quando si tratta di pasta la cucina diventa campo mio, senza smorfie e senza stereotipi. A dir il vero anche quando si tratta di tutto il resto, adesso che ci penso.. ma il repertorio di piatti si ripete abbastanza spesso, con qualche variante.. diciamo.. :)
Bhe, lei se le cerca proprio. :D
quasi 7 anni con una spagnola e 5 e mezzo di convivenza e ho provato 3 dico 3 paella fatte da lei, no dico, 3 paella dai, ho tutto il diritto di parlarne male :D
Ho provato a salvarti, ma tu afforz vuò abbuscà. lol
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