Con le mani nelle mani
Il tuo eroe del giorno è un signore dai capelli bianchi e ricci, dai lineamenti simili a Riccardo Cocciante a dir il vero, che monta sul tram con una piccola biondina di non più di 5 anni, ben imbottita per il freddo e in equilibro precario non appena il tram si rimette in moto; siete nell'ora di punta e quindi tutti dei pali in cerca d'appoggio, alberi senza radici in balia degli sballottamenti di binari e frenate; e tu ti ritrovi il nostro Cocciante bruxellese proprio di fronte, entrambi un po' schiacciati un po' infreddoliti, mentre la piccola inizia a lamentarsi perché non riesce a stare in piedi e lui, il padre lo zio il nonno non si sa, con una mano si aggrappa ad un palo e con l'altra cerca di tenerla in modo maldestro. E allora, tra la bimba che quasi cade per terra e la gente intorno indifferente, Riccardo - chiamiamolo così - inizia a parlarle a voce anche abbastanza alta, chiaramente riferendosi a tutti anche perché chissà in quale altro mondo fantastico la piccola era già scappata, e non è una canzone di Margherita e mani nelle mani ma un bel monologo che in un inglese dall'accento nativo recita più o meno: "ecco vedi piccola mia, nessuno ti lascia il suo sedile, nessuno è gentile con te, ognuno è con la testa nel suo smartphone e non si accorge di te, ognuno è con la musica nelle cuffie e non sente le tue richieste, ricordati di questa scena e un giorno non cadere nello stesso errore quando sarai tu quella seduta e una bimba avrà bisogno di gentilezza". E magicamente anche se con un po' di ritardo, qualcuno capisce riferimenti e ramanzina e lascia il proprio posto alla piccola, sotto una pioggia di grazie grazie grazie del nostro Riccardo anglofono, quasi ne fosse commosso e sorpreso, tra qualche sorriso che nasce spontaneo tra sguardi incrociati di pali umani e teste assonnate. Eccolo il tuo eroe del giorno, he is ordinary, come cantava Dave Grohl. E ti piace che la copertina di quell'album ricordi un po' l'Atomium, in cerca di coincidenze che non servono a niente ma che lasciano un sorriso, e non è poco.
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4 commenti:
ecco il poeta gramelliniano!
si ma ce lo vedi tu Gramellini a sentirsi i Foo Fighters?!, jaaaaaa
ups, lo faccio sempre anche io quando sono sui mezzi in Italia e la gente non si accorge che avendo gia' io da tenere un passeggino con una figlia dentro e la spesa, magari l'altra mia figlia di quattro anni e' cotta e davvero non ce la fa a tenersi su da se' al palo...
@Valentina
e fai benissimo!
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