5 Stelle e l'Italia che peggiora

Doveva essere il movimento del cambiamento, di una politica nuova, moderna, migliore. E invece ha peggiorato tutto. Il Movimento cinque stelle e i suoi leader hanno sdoganato fino all'inverosimile negli anni l'insulto al rivale politico, alla stampa, la disinformazione, l'autodichiararsi onesti e puliti, migliori, il complottismo becero, la pancia la pancia la pancia senza costruire nulla. Nulla. Se vent'anni di Berlusconismo avevano già alzato la barra della tolleranza a livelli abbastanza allarmanti, con il Movimento la situazione non è certo migliorata. Anzi. Il movimento del cambiamento ha contribuito direttamente al peggioramento della qualità del dibattito politico e quindi del paese, senza fornire mai un'opposizione sana e ragionevole, non arrivando a rappresentare un'alternativa sensata e promettente.

Il movimento del nuovo ha da sempre mostrato un'incoerenza viscerale proprio perché amalgama senza filtro, perché la pancia vuole tutto e niente, va dai fascisti alle scie chimiche, si nutre di populismo e umori mattutini. Su temi importantissimi per la stabilità di un governo non c'è coerenza. In Europa è prima andato a braccetto con l'UKIP (il partito di Farage, del Brexit, del contro tutti) e poi ha provato un'alleanza con Alde (tra i partiti più pro-europei al Parlamento Europeo). La coerenza. Sull'Euro ogni settimana può cambiare rotta. Nel blog di Grillo hanno ospitato per mesi Bagnai, il mancato premio nobel all'economia da bar e la sua lotta contro l'Euro. Bagnai alla fine si candida con Salvini, lo sciacallo di cronaca nera che fa del populismo il suo pasto quotidiano. L'incoerenza, emblemma del politico italiano, è diventata la qualità migliore del movimento del non cambiamento.

In nessun paese occidentale degno di essere un riferimento il (presunto) capo di un partito invita all'hate speech come ha fatto Grillo per anni. Il caso della Boldrini e di cosa faresti in macchina con lei è di uno squallore disarmante. I giornalisti che andrebbero mangiati per il solo gusto di vomitarli è da paesi del terzo mondo. Ed incoerente per chi prima urlava sulle classifiche annuali di libertà di stampa e la posizione bassa dell'Italia. Il movimento moderno parla come i ciarlatani della preistoria. Che tutto sia nato con un Vaffa day poteva pure andar bene, ma che poi sia diventato uno sdoganamento quotidiano non ha scusanti, nell'alimentare orde di sghignazzi, insulti e commenti sgrammaticati dei grillini anonimi e i leoni da tastiera sociale.

La mancanza di trasparenza perenne tra un'azienda privata e un partito non li aiuta poi nell'autoproclamazione del meglio. Quelli che dovevano essere i guru del web lasciano basiti fin dall'inizio, fin dal nome del partito, con una cifra, il cinque, che se cerchi "movimento cinque stelle" e "movimento 5 stelle" trovi risultati e ranking differenti, insomma geni del SEO. Quelli che chiamano sistema operativo una piattaforma web. Quelli che non riescono a fornire prestazioni decenti alle migliaia di utenti ma che inneggiano alla democrazia diretta e al tutto online. Quelli che cadono su errori di sicurezza informatica da dilettanti. Quelli che come azienda privata incassano quote dai parlamentari del movimento, controllano voti segreti e preferenze, incassano dalle pubblicità sui vari blog e insomma si arricchiscono sulla pancia del popolo. Quelli che si passano la leadership del partito di padre in figlio, da Roberto a Davide. La democrazia diretta in salsa di monarchia. Il movimento del cambiamento ha condiviso con tutti il dilettantismo informatico, il guru-ismo da cv spicciolo. Ha riaffermato l'oligarchia e le trame di palazzo, quello di un'azienda privata.

E poi si contano gli indagati, gli impresentabili, le truffe, come in ogni altro partito italiano. Ma se ti autoproclami onesto e pulito, poi non puoi passarla liscia con le mani sporche quanto gli altri. Se vendi fuffa di candidati eccellenti strappati alla Merkel, che poi risultano essere staggisti alle prime armi, non sei il cambiamento per il meglio. Se proclami avere tra i tuoi candidati un cervello in fuga d'eccellenza, ma che poi lavorava all'università di Pretoria, sotto le prime 500 del mondo nel ranking delle università, con almeno una quindicina d'università italiane con posizioni molto più prestigiose, beh stai vendendo fumo. E potremmo continuare per ore tra esempi e casi vari.

Non sei il partito del cambiamento. Non sei il cambiamento. O lo sei, ma per il peggio. Non sei migliore degli altri e non sei nemmeno il meno peggio, in mezzo agli altri. Perché l'incoerenza, il dilettantismo e il megafono della pancia sono un pericolo. E intanto il paese peggiora.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Il M5S è la dimostrazione lampante che non può esistere un partito senza avere alle spalle una ideaologia forte e radicata nel tempo perchè se togli di mezzo la gggente honesta e i vaffa day ti resta in mano il nulla.

andima ha detto...

@Anonimo Podemos in Spagna (che nessuno si azzardi ad avvicinare al M5S, sono anni luci distanti) è un'eccezione a questa dimostrazione però.

Alex ha detto...

Non conosco le tue competenze in economia, concordo su molto ma vedrai il giorno in cui tutti si faranno portavoci di quello che Bagnai e pochi altri dicono da anni. Anzi Prodi e Amato già lo hanno fatto. L'euro è una religione ormai, siamo una generazione indottrinata al fanatismo fideistico incapace di concepire modelli alternativi.

andima ha detto...

@Alex
Ok, ma non parliamo come Diego Fusaro adesso please.

Bagnai già solo per questo tweet (ma potrei menzionarne molti altri) non merita alcun rispetto
https://twitter.com/AlbertoBagnai/status/770538360930697216

Alex ha detto...

D'accordo, ma usiamo lo stesso metro per le iperboli (o fake news di propaganda) di tutti. Rimane poco da rispettare.

Anonimo ha detto...

Podemos nasce sin dal principio come partito di sinistra di aria social democratica. C’è qualcosa di più profondo in Podemos oltre alla rabbia.