La metro del binario opposto che va e fa da sipario a gente che va gente che viene, che prima non c'era, che è appena partita, le porta via con sé, le vite appena intraviste, le inghiotte il buio del loro destino, che non conosci che non t'interessa, se sei già distratto dalle nuove comparse, che presto andran via che giocano un ruolo, lì nella tua attesa altrimenti solitaria la tua fermata che non ameresti silenziosa, son sguardi che s'incrociano, voci che non lasceranno eco nella tua giornata senza replay, son colori d'un mosaico in movimento che non t'appartiene, a cui tu però appartieni, lo giochi malissimo il ruolo, di comparsa nella vita di qualcun altro, a cui non interessi, che forse ti vedrà scomparire, sarai soltanto una testa in più, quando la metro passa e ti porta via, tra gente che va gente che viene.
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