leaving party
Le ultime voci del leaving party erano appena uscite dalla porta ma lungo le pareti macchiate d'alcool le mille echo rimbombate ancora strisciavano spinose. Erano quasi le sette del mattino e Dublino s'irradiava lentamente d'un celeste insolito, mentre il sole timido e rinnovato s'affacciava lungo il contorno dei palazzi, dei tetti e delle case che da li' a breve non avrebbe piu' visto intorno. Lui sostava silenzioso fuori al balcone ad osservare la citta' anche un po' sua, dopo un anno e mezzo d'avventura e di ricordi sparsi ad ogni serata, di sorrisi condivisi ad ogni uscita. Non avrebbe preso sonno facilmente e allora preferiva stare li', ancora un po', ancora un altro po' a respirare quell'etere mattutino, quella Dublino che stava per lasciare. Ne' probabilmente il suo letto gli avrebbe dato sogni quella notte, nel disordine di una stanza gia' cosparsa dei bagagli per Bruxelles. Un altro viaggio stava per iniziare.
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