A ciascuno la propria bilancia

Senza voler ripetere i concetti della nota sugli italiani all'estero, alcune riflessioni vengono spesso alla mente quando si vive un'esperienza in un'altra nazione e si interagisce con connazionali (e non) in un paese straniero. Per quanto possano essere errati o non totalmente applicabili nella maggior parte dei casi, paragoni e confronti fanno sempre parte delle prime impressioni e probabilmente non se ne puo' fare a meno: e' quello il metro di giudizio e venendo da x, non si puo' non confrontare ogni cosa con x o rapportarla ad x fino ad un e' meglio o e' peggio. Ovviamente a primo acchitto spesso sfugge che se la cosa y e' meglio nel posto x c'e' un motivo o se altra cosa e' peggio c'e' una ragione precisa o delle motivazioni che e' possibile relazionare a storia, cultura, societa', economia e quantaltro.
Da questo punto il passo al lamento e' davvero breve, ma anche il lamento puo' avere il suo lato positivo se poi scaturisce in un incentivo al miglioramento ("il cibo qui fa schifo" > "m'impegno a cercare in giro, miglioro come mangio" > addio lamento); quando invece diventa l'argomento principale, si e' caduti in un facile tranello mentale e si rischia d'apparire come un continuo piagnistero che sicuramente non giova alla socializzazione o alla conversazione. Spesso si tende a camuffare il lamento con la parola critica, ma di vera e sana critica se ne vede davvero poca in giro; questo stesso testo potrebbe soggettivamente essere etichettato come lamento o come critica puntualizzando una parola anziche' un'altra. L'autore di questo blog non ha sempre ragione ne' puo' essere a conoscenza della Verita'.

E se il lamento verso il posto x in cui si e' immigrati puo' essere uno dei primi sintomi da spostamento, la critica verso il posto y da cui si e' emigrati si contrappone spesso come atteggiamento ritardato. Le motivazioni sono diverse ma la cosa piu' spiacevole e' vederle sfociare in odio gratuito verso la propria terra. Come se la stabilita' ed il benessere raggiunto non sia personale ma abbia bisogno di odio, di polemica o addirittura di razzismo verso i propri connazionali, come se abbia bisogno di confrontarsi con gli altri per essere un benessere maggiore: che stupidita'.

Ammetto anche che in parte condivido il pensiero di chi afferma "ho scelto forse io dove nascere? Io son nato li' forzatamente, poi ovviamente con il mio cervello e le mie gambe vado dove credo sia migliore". Sono d'accordo, pero' senz'odio sarebbe meglio: solo perche' non sei riuscito a realizzarti in quel posto x per problemi strutturali, culturali, etc, non vuol certo dire che x e' da odiare. Altrove sarai benvenuto, pero' ricorda che tutta la famiglia e gli amici che hai li' continuano a star li' nonostante tutto e se li rispetti e li vuoi bene, non dovresti odiare ed offendere il posto in cui vivono.

Allora si fa avanti un secondo dicendo "Sono d'accordo, io critico e tanto ma perche' amo la mia terra e vorrei che le cose cambiassero, son andato via perche' quel nonostante tutto era troppo pesante per me". Sono d'accordo, sono tante le cose che non funzionano e che andrebbero migliorate in Italia, pero' quando critichi ti prego stai attento a non giudicare un popolo, una nazione intera partendo dai problemi presi in considerazione, perche' il qualunquismo e la generalizzazione ammazzeranno la tua critica, i luoghi comuni la renderanno ridicola, i confronti cadranno quando al confronto son due mondi totalmente differenti e ricorda che il nome di un popolo, il nome di una nazione non comprende soltanto pochi individui o catene di eventi (vergognosi o grandiosi che siano) e non va quindi usato come un aggettivo, un discriminante, altrimenti si finisce col cadere in uno spiacevole razzismo.

E si fa avanti il terzo "Ma cosa vuoi da me? A me non me ne frega niente dell'Italia, non la odio e non la amo, la ignoro, son andato via per farmi la mia vita". Sono d'accordo, abbiamo un solo viaggio a disposizione su questo giro di ruota ed e' meglio sfruttarlo nel miglior modo possibile senza angosciarsi per tanti problemi, ma siamo anche animali sociali e ignorare la societa' da cui vieni ti portera' probabilmente ad ignorare quella in cui vai; ignorare la societa' da cui vieni ti portera' probabilmente ad ignorare il contesto in cui vivono ancora persone che vuoi o che ti vogliono bene ed ignorare il loro mondo sara' come ignorare una parte di loro.

Infine ecco l'ultimo "oggi hai mangiato proprio pane e saggezza, eh? andima ma tu sei d'accordo con tutti, ma vaffanculo!". Sono d'accordo:P mandare a quel paese qualcuno ogni tanto fa bene, ma se son d'accordo (in parte) con loro e' perche' durante la mia prima esperienza all'estero ho commesso anch'io tanti errori, dai lamenti alle offese verso il mondo che mi circondava, dalle polemiche ai disaccordi verso il mondo che lasciavo; perche' quando andai a Dublino avevo appena compiuto 25 anni, neolaureato, pronto per un'avventura all'estero e con tanti progetti nella testa ricciuta; e allora ho commesso qualche errore, ho fatto la mia esperienza, non su Dublino, non sull'Irlanda, ma personale.
Ho raccontato tante cose su quel blog, tanti sorrisi, tante impressioni lungo un viaggio sempre in cambiamento. Purtroppo pero' (ma probabilmente e' normale) ho scritto anche tante cose che magari avrei potuto evitare o che avrei potuto esprimere in maniera diversa: lamenti, generalizzazioni, offese. Il blog non e' stato cancellato perche' e' una traccia, un diario (e perche' chissa', magari un giorno saro' di nuovo a Dublino): qualcuno potrebbe trovarlo utile, qualcuno potrebbe farsi due risate, qualcun altro ignorarlo, (qualche tonto potrebbe usarlo per evidenziare cose che ho detto, ma cose dette due anni fa non son cose che penso oggi, altrimenti l'esperienza sarebbe stata inutile, giusto?).
Probabilmente e' normale alla prima esperienza all'estero, giovane e spaesato, sparare via di getto le proprie impressioni e magari parlar male di abitudini viste strane o di differenze con il proprio paese. Durante gli anni liceali, leggendo proprio il libro (Il ritratto di Dorian Gray) di un autore Irlandese, Oscar Wilde, mi rimase impressa una frase: errore e' solo il nome che diamo alle nostre esperienze. Quella frase l'ho ritrovata poi scolpita nella colonna posta proprio di fronte al monumento in suo onore a Dublino. Ho commesso numerosi errori e ho fatto le mie esperienze, ma ora sto rimediando, almeno sugli errori del blog di Dublino, ma di questo parlero' poi. E non e' pane e saggezza, ma probabilmente e' solo un cambiar approccio alle cose. Piu' maturo? Maturita' era una parola che si pronunciava al liceo pensando a quando non si sarebbero fatte piu' tante stronzate, associandola ad uno stato mistico di maggiore intelligenza, saggezza e telepatia. Maturato non so, sicuramente diverso.

E son d'accordo (in parte) con loro perche' ognuno ha le sue ragioni. Ognuno ha la sua bilancia. Credo fermamente che nel momento stesso in cui veniamo al mondo entriamo a far parte di una serie di schemi: la scuola, il lavoro, lo stato, il corpo, etc. Ogni schema ahime' ha annessi una serie di compromessi: gli orari, i soldi, la locazione, le leggi, etc. Alcuni compromessi ci fan piacere, altri meno: ecco la nostra bilancia. Schemi e compromessi. Fondamentalmente non si puo' vivere senza schemi, ma si puo' cercare di entrare negli schemi contenenti quegli insiemi di compromessi che pesino meno sulla nostra bilancia sul lato delle cose negative, ottenendo in questo modo (la o alcune) felicita'.
Ognuno ha la sua bilancia, la sua equazione di felicita', le variabili in gioco son tante e ognuna col suo peso, ma trovare la soluzione non e' impossibile. Un esempio: andando all'estero qualcuno potrebbe alleggerire alcuni compromessi da un lato (basta al lavorare 10 ore al giorno, basta all'impazzire con i mezzi di trasporto, etc), guadagnando sorrisi dall'altro (salario magari piu' alto, soddisfazioni lavorative, un ambiente piu' stimolante, etc.), aggiungendo pero' anche il peso (nullo o enorme, ad ognuno il suo) di altre conseguenze dall'altro (la mancanza della famiglia, degli amici, di casa, il clima, etc.).

Qui, altrove, li', dovunque. A ciascuno la propria bilancia, senza offendere ne' chi vi ospita ne' chi vi ha ospitato, senza offendere un nuovo schema ne' quello precedente: erano compromessi, sono compromessi. Buona fortuna;)

24 commenti:

bacco1977 ha detto...

Non so se ti interessi o meno il mio commento, ma scrivo lo stesso.

Il post e' perfetto, ma ti manca qualche personaggio alla storia.
"Sono andato via dal mio paese perche' li' ho sofferto troppo. E quel dolore mi e' stato inflitto proprio dal paese che amavo, e dalla gente che amavo".

Errori sul blog di dublino ne hai commessi, cosi' come credo tutti noi bloggers all'estero ne abbiamo commessi, me compreso.
La generalizzazione, che in piu' occasioni ti ho contestato sugli irlandesi, e che tu mi hai contestato sugli italiani, e' sempre madre di qualunquismo.

La sana critica ad un ' intera nazione e' difficile farla in cosi' poco tempo, in un anno o due. E lo spettro qualunquista e' troppo in agguato.
Cio' che non bisogna mai fare e' mancare di sensibilita'.
Gettare fango, con superficialita', verso popoli e nazioni, dall'alto di un nostro (intendo noi bloggers) presunto diritto al giudizio generalizzato e' pratica deplorevole.

Se sei maturato?
Vediamo. A Dublino, se avessi visto una lavatrice in un condominio, avresti esclamato che erano arretrati e sporchi.

A Bruxelles hai detto che e' un buon compromesso, e che e' il loro modo di fare.

Hai cominciato a rispettare usanze di altri popoli senza insultare gratuitamente.
E' un grosso "achievement".
Spero di esserci arrivato anche io.

Good Luck maleducato.

antonio ha detto...

Ti porterei qualche esempio di blogger che si lamentano di quanto fa schifo il posto dove vivono senza azzardarsi mai a cambiare casa; di gente che si lamenta dei formaggi irlandesi quando non sono mai andati oltre il cheddar, di gente che si lamenta della bellezza di Dublino come citta' quando loro stessi vengono da dormitori nell'hinterland milanese etc etc.

Non ti ho mai visto sparare a zero contro queste approssimazioni, e ti assicuro che gli italiani che parlano male dell'irlanda sono mooooooolti di piu' degli italiani che parlano male dei loro connazionali o di quella latrina di paese che e' diventato l'Italia.

Gia' penso al post che avrebbe fatto andima se avesse trovato la lavatrice nel condominio a Dublino invece che a casa sua. Altro che sorrisi.

andima ha detto...

@bacco
ciao bacco, certo che mi interessa il tuo commento, perche' pensi questo? sappi che il confronto tra i vari blogger, le discussioni, magari anche qualche attrito, sono tutte cose che hanno avute la loro parte nella mia esperienza a Dublino.

sono d'accordo, mi mancano tanti personaggi nella storia ma non avevo la presunzione di poter descrivere tutte le sfaccettature umane, quelli che ho elencato mi servivano solo da spalla per qualche riflessione.
per gli errori sul blog di Dublino, si' e' vero, probabilmente nessuno riesce a non cadere in facili conclusioni quando magari e' appena capitato qualcosa e allora scappa il lamento o l'offesa, soprattutto nei primi tempi e alle prime esperienze credo sia difficile non lasciarsi andare a certe cose. sai cosa ho iniziato a fare? sto ricommentando tutto il blog di Dublino, ci vuole un po' di tempo (son quasi 200 post), ma l'idea e': non cambio i post, perche' rispetto l'andima e i pensieri di quel momento, nati da circostanze di quel momento, e perche' altrimenti anche i commenti gia' esistenti perderebbero significato. pero' posso commentare con il senno di poi e rimediare a qualche errore, cosi' se un giorno qualcuno capita su uno di quei post, leggendo i commenti potra' avere un'idea differente (se poi legge soltanto il post e non i commenti, beh.. anche io ho i miei limiti, posso rimediare a qualcosa scritto ma non alla superficialita' del lettore!:)

cmq ti posso dire che ho affrontato la nuova esperienza Belga con uno spirito totalmente differente, sara' che son cose che in parte ho gia' vissuto, sara' che ho fatto i miei errori e cerco di non ricascarci piu' o sara' davvero che son maturato; ma e' anche vero che son appena agli inizi, vedremo.

buone cose

p.s. preferivo quando mi dicevi "ciao terrone" che maleducato

andima ha detto...

@antonio
hai ragione, non ho mai sparato a zero in quel modo e rileggendo il mio blog, trovo un sacco di grazie a Dublino e sapessi quante persone e posti ho nel cuore e se non ho cancellato il blog e' anche perche' non mi son mai detto "qui non ci torno piu' " ma anzi lascio sempre quella possibilita' aperta anche se.. lo sai meglio di me, tu stesso scrivesti che cambiavi idea ogni 3 mesi, quindi e' inutile andare avanti in queste previsioni futuristiche, un giorno ci troveremo in un posto e' sara' la conseguenza di una serie di eventi ora imprevedibili; purtroppo ho fatto anche i miei errori su quel blog, vittima della sindrome di lyndon o piu' probabilmente percorrendo una strada non dico obbligata ma sicuramente facile da imboccare. pero' sai che di tutti gli Italiani che frequentavo a Dublino, davvero pochi si lamentavano, ma erano oramai abituati a certi compromessi e sulla loro bilancia le cose andavano bene e la sera si condividevano sorrisi, ma magari son stato fortunato ad incontrare ragazzi ingamba, non so..

ecco tu ora la chiami latrina l'Italia, pero' per molti e' il posto ideale per vivere e non lo scambierebbero mai con l'Irlanda, con il Belgio o con x e y. Ricordi Luca? il "cazzone che ha sbroccato" (mi pare si descrisse cosi' sul suo blog, non mi permetterei mai di descriverlo cosi' di mia iniziativa!), quello che dopo aver lasciato Dublino perse anche il dominio del blog, qualche settimana fa commento' sul blog di bacco, dicendo che si trovava da favola a Roma e la preferiva a Dublino. Ecco, sulla sua bilancia le cose vanno in modo diverso, ha trovato compromessi migliori per lui e se e' felice, che felice rimanga. Chiamarla latrina non ti fa onore, come non farebbe onore a Luca chiamar Dublino in qualche altro modo solo perche' ora in Italia si sente meglio e al confronto e' piu' felice.

su questo famoso post di andima e delle lavatrici a Dublino, si', ci sarebbe scappata qualche pungente osservazione o anche peggio, ma quell'andima e' cambiato e poi ad ogni modo l'avrei contraddetta a breve con i commenti con il senno di poi;)

bacco1977 ha detto...

@andima

chiudiamola qui col maleducato.
ho esagerato io stavolta, solo che sul blog di Lyndon veramente scherzavo.

Si, nulla da eccepire sul tuo commento.

Sul commento del direttore, io invece veramente ho incontrato italiani che si lamentavano delle cose piu' assurde.
Tu sei stato fortunato, ma io mi son trovato con gente che mi diceva cose che non stavano ne in cielo ne in terra.
Purtroppo non posso scrivertele perche' alcuni ti leggono, ma ti prometto che ti mando una mail privata e te le scrivo.
Probabilmente pero', chi si circonda di stolti (ed e' il mio caso) deve fare mea culpa. Bisogna scegliere bene chi far entrare e non nella propria vita.

Ultima cosa su Luca, che e' stato citato e che saluto con affetto.
Scrissi un post su Roma tempo fa, in cui berlusconi la definiva sporca.
Ci andai pesante per provocare un po' di gente, e Luca si senti' molto offeso, perche' lui Roma la ama.

Secondo te come si e' sentito uno che ama Dublino, un irlandese che parla italiano (e ve ne sono molti) a leggere il suo blog?
Quanto fango gratuito, inutile, e spesso falso e' stato gettato?
A me se scrivessero cose del genere di Cava de' tirreni mi farei prendere per pazzo!

E' chiaro, non tutti si possono trovare bene.
Ma non si puo' semplicemente dire, qui non fa per me, per questo, quello e quell'altro motivo.
Oppure dire, mi manca troppo casa (non c'e' da vergognarsi)
O anche fare un piccolo mea culpa e dire : "Non riesco ad adattarmi....".???


Ciao terrone!!!

andima ha detto...

si' in effetti ora che mi ci fai pensare, l'esempio di Luca (ciao Luca!:) ) non e' stato dei migliori perche' lui con i "pecorari" come li definiva lui, ci andava pesantino:/ soprattutto con il proprietario di casa, non gli stava tanto simpatico se non ricordo male..

anch'io ho incontrato Italiani che si lamentavano, pero'se erano a Dublino da pochissimo o erano giovanissimi (tipo 22anni) allora scrollavo le spalle e pensavo "vabbe' non e' colpa loro, ci devono passare magari" anche perche' si sarebbe speso piu' tempo a farglielo capire che.. ; se pero' le stesse parole vengono da qualche Italiano che e' li da molto piu' tempo e sicuramente con qualche anno in piu', beh sono d'accordissimo, e' disadattamento totale, e vuol dire che dovrebbero rifare un po' i conti con la propria bilancia..

Alekos ha detto...

Come italiano da pochissimo trasferitosi all'estero, non ho sufficiente esperienza per dire la mia su altri connazionali.

Parlando di me, penso di far parte del gruppo "Ma cosa vuoi da me? A me non me ne frega niente dell'Italia, non la odio e non la amo, la ignoro, son andato via per farmi la mia vita", un gruppo meno negativo di come lo descrivi. Insomma, amo abbastanza l’Italia da non ignorare da dove vengo, ma neanche la amo troppo da porre a modello tutto cio’ che e’ italiano.

Come scrivi abbiamo solo un giro di ruota e ho voluto provare a vivere altrove. In Italia infatti i compromessi che avevo (carriera, fidanzata, ecc.) ad un certo punto non sono piu’ bastati a giustificare uno schema in cui mi sentivo imprigionato.
I miei compagni che avevano gli stessi compromessi non mi hanno capito, ma penso che la liberta’ di costruirsi un nuovo schema sia impagabile.

Insomma, non sono emigrato per migliorare i miei compromessi, ma per farmi il mio schema.

Ciao!

andima ha detto...

ciao Alekos, si', probabilmente i tuoi compagni non ti hanno capito perche' per loro quei compromessi pesano tanto sul lato positivo dimenticando pero' che la bilancia e' personale e quindi anche il peso di ogni cosa.

un sincero in bocca al lupo in Scozia;)

vinzInBxl ha detto...

ciao Andima..ti volevo dire, sei sicuro che la frase di Wilde fosse "errore e' solo il nome che diamo alle nostre esperienze"
io mi ricordavo invece il contrario:
"esperienza è solo il nome che diamo ai nostri errori" :) verificheremo..

Cmq io appartengo alla categoria, credo maggioritaria, di quelli che vorrebbero fottersene dell'Italia ma che non ci riescono.

Peró insomma aldilà dell'irrisolvibile dilemma Italia si, Italia no, forse ti stai già rendendo conto che qua c'è gente di tutti i tipi e se vuoi degli Italiani ne riesci anche a fare a meno, al punto che poi quando lo fai poi ti iniziano anche un po a mancare.

andima ha detto...

ciao vinz,
per quanto riguarda la frase: doh! hai ragione, mi son confuso scrivendo il post! questo capita quando pensi cento cose e ne scrivi dieci ma nel frattempo leggi una cosa e ne pensi un'altra ancora, vabbe' insomma, mea culpa, scusa Oscar!:)

io onestamente non voglio fottermene dell'Italia perche' non solo la mia famiglia e' li' ma anche tanti, tanti, tanti amici, e fottermene del luogo in cui vivono, sarebbe davvero come ignorare una parte di loro e davvero non mi va; senza dimenticare poi che non potrei mai ignorare luoghi, panorami, contorni che fanno parte delle mie memorie e portero' sempre con me. insomma, perche' per via di una classe politica discutibile o per colpa di un evento x o un modo culturale y, perche' dovremmo pensare di snobbare o di ignorare o di fregarcene del nostro paese? se per colpa di pochi dobbiamo sentirci offesi all'estero, beh chi punta il dito fa lo stesso errore di generalizzazione di chi se ne sente disgustato. per me l'Italia non e' solo Berlusconi, il Papa o quantaltro di sbagliato si possa puntualizzare, ma fortunatamente e' tanto altro, e' il posto dove vive gente che amo e anche solo per questo motivo, e' innaturale per me offenderlo o disgustarlo. ma questo non vuol dire che ho le fette di prosciutto davanti agli occhi o che non voglio vedere cose che vanno sicuramente male, le vedo e come e mi innervosisco, e' ovvio, non voglio difendere a spada tratta l'indifendibile ne' giustificare cose palesemente sbagliate, ma tutto cio' non puo' generare odio, menefreghismo o addirittura razzismo per i miei connazionali.

qui come a Dublino, frequento Italiani e stranieri in armonia, cercando di condividere sorrisi indipendentemente. Onestamente trovo davvero stupide quelle persone che all'estero tendono ad evitare i propri connazionali a prescindere, e' razzismo, ed il razzismo non e' sbagliato o brutto o imputabile soltanto quando lo si fa verso una persona di colore o un immigrato o un coro da stadio. sarebbe davvero ipocrita una persona che pur evitando i propri connazionali poi si definisca aperta, sociale, altruista.. ma il problema e' proprio quello, la falsita'.

vinzInBxl ha detto...

Concordo assolutamente con quanto dici. Noi siamo Italiani e resteremo italiani, ci piaccia o no, nel bene o nel male. Quando ti dicevo 'fottermene' mi riferivo alla politica, al Berlusconimo, al fatto che sono 20 anni che mi faccio il fegato tanto inutilmente. Quanto ai legami con il paese, la famiglia ma anche la terra e la cultura. Quelli sono indistruttibili.

Ti diró di più. Quando mi chiedono com'è possibile che gli Italiani votino per un personaggio del genere abbozzo anche una sorta di 'difesa d'ufficio'. Gli chiedo di provare a pensare a cosa succederebbe nel loro paese se uno si impossessasse di tutte le reti tv e della quasi totalità della stampa. Succederebbe esattamente quello che sta capitando a noi, gli dico, ed in genere mi danno ragione.

Concordo anche sulla seconda parte della risposta. Io nei primi sei mesi non ho avuto a che fare con Italiani. Ma non per snobbismo, ma semplicemente perchè non ne conoscevo. E ne ho sentito la mancanza, onestamente. Un 20% di conoscenze italiane per me è un buon equilibrio. Certo non ha senso andarsene all'estero per poi frequentare solo italiani, equivale a restare in Italia. Ma su questo punto mi sembra tu sia d'accordo.

bacco1977 ha detto...

Ragazzi, volevo dire la mia sulla frequentazione degli Italiani.
Ma e' troppo lungo il discorso, quindi faro' un post nei prossimi giorni, spiegando perche' io mi son trovato male.
Spero che poi questo spieghera' molte delle mie arrabbiature qui.

Riguardo l'immagine dell'Italia, ovvio che l'Italia non e' solo Berlusconi o il Papa. M quei due detengono il potere.
E' come dire che la germania non era solo Hitler.
O la Russia Stalin.
Questo e' ovvio, ma non e' servito ad evitare danni enormi.
Che vi sia un'Italia buona per me conta poco. Io voglio che tutta l'Italia sia buona, o almeno la maggior parte. Al momento i problemi superano, e di molto, le cose positive. Bisogna mettersi al lavoro. E la prima cosa da fare e' urlare contro chi crea danni al paese.
Che poi voglio dire, oggi berlusconi, ieri Fassino e D'Alema, non e' che le cose siano cambiate.....

Biagio ha detto...

Ciao Andima!
Mancavo da un po sul tuo blog :D

La metafora della bilancia è la giusta chiave di lettura: L'uomo è misura delle cose, ed ogni uomo ha le sue aspirazioni, i suoi sogni, i suoi valori.
Da italiani, ne condividiamo molte. Ma ovviamente e fortunatamente, non tutte.


Ti do solo un consiglio: cerca di frequentare anche persone che vivono li. Altrimenti è come vivere un teatro senza attori.
A me ha aiutato molto per capire questa strana città :D


In bocca lupo per il tuo futuro in Belgio.

Un abbraccio da Stoccarda
Biagio

pedro ha detto...

io appartengo alla categoria che se vado in un posto, anche in vacanza, ma soprattutto se ci lavoro, se ci pago le tasse, se passo del tempo su un bus per andare a lavoro e non a fare foto turistiche...posso dire la mia opinione su tutto, anche sul clima, sul cibo e sulle ragazze.
sará sempre la mia idea, generalizzata, ma rimane un opinione, che nel tempo, con conoscenze piu´ approfondite potrebbe cambiare o rafforzarsi.

voi bloggers, dovreste prendervi un po´ meno sul serio.
io ho il piacere di leggervi, trovandomi d´accordo o meno con ognuno di voi, commentando quanto scrivete.

siete un punto di vista, non una bibbia sacra che dice solo veritá.

questo il bello dei blog.

andima ha detto...

@Biagio
ciao biagio:)
che piacere ricevere una tua visita qui!
di solito, soprattutto all'inizio, non e' facile frequentare persone del posto o almeno questa e' stata la mia esperienza a Dublino, poi col tempo si', sono d'accordissimo, e' la migliore cosa. fortunatamente proprio perche' a Dublino non frequentavo solo Italiani, qui conosco gia' un ragazzo Belga, con cui son uscito e ho fatto viaggi insieme per un anno, faceva parte del nostro gruppo di ragazzi a Dublino e l'ho ritrovato qui, lui lascio' Dublino a ottobre e pensavo davvero di non rivederlo piu' cosi' facilmente, il destino ci ha fatti ritrovare e questo e' anche il bello del viaggiare, piu' giri e piu' il mondo si fa piccolo;)

Biagio spero proprio di riabbracciarci presto, se non a Stoccarda, se non a Bruxelles, almeno d'estate giu' ;)

un bacione

andima ha detto...

@pedro
beh sicuramente, ognuno e' libero di avere la sua opinione, il post era un invito a non fare di un'erba un fascio ogni volta e a cercare di capire perche' in un luogo una cosa funziona in un modo e non in un altro, proprio la tua opinione e' frutto del peso che dai alle cose che vedi sulla tua bilancia o il peso che daresti alle cose se dovessi metterle sulla tua bilancia. non continuo altrimenti si va troppo nelle metafore e si perde il contatto con la realta', poi filosofeggiare ha senso fino ad un certo punto:)

sicuramente non siamo la bibbia! l'ho scritto anche nel post, non ho pretendo di aver sempre ragione e non detengo sicuramente la Verita'! forse hai ragione, dovremmo prenderci meno sul serio ogni tanto, ma ognuno si fa prendere dalle proprie idee e le difende/confronta a suo modo, anche questo e' il bello dei blog;)

grazie della visita

Zax (Andrea) ha detto...

che dire: bello il tuo post ! Aggiungo solo che la metafora della bilancia mi piace molto.

alla prox

Andrea

Zax (Andrea) ha detto...

aggiungo: ma davvero stai ri-commentando i tuoi vecchi post nell'altro blog ? interessante ! please scrivi 2 righe qui quando ne hai fatti un tot
grazie :-)

Andrea

andima ha detto...

eh non e' qualcosa di veloce:S finora ho ricommentato da ottobre2007 a fine febbraio2008, una settimana e dovrei finire, forse due perche' non tutte le sere ho la testa e la costanza;)

Belguglielmo ha detto...

Uh, post chilometrico (non prenderla male). Quella dell'elaborazione dell'emigrazione è una fase che tutti dobbiamo attraversare, e mentre la attraversiamo ci riflettiamo sopra a lungo e verbosamente. Un po' come col rapporto coi genitori. Poi, se tutto va bene, il nuovo paradigma si instaura di per sé, e non ci pensi più. Però, se posso, ritengo che un po' di aspre critiche a quel nostro paese, cosí pigro e narciso, non possono che far bene.
E buona scoperta del Belgio!

andima ha detto...

si, hai ragione, troppo lungo il post, sono d'accordissimo, di solito scrivo meno ma stavolta e' stato un lungo vomitare di pensieri.
io cmq non sono contro la critica, anzi, la critica ci vuole e come, c'e' tanto da cambiare, ma anche la critica hai i suoi modi e le sue maniera, senza cadere in luoghi comuni, qualunquismo, generalizzazione ed offese.

son a Bruxelles giusto da un mesetto e mezzo, spero di vivere davvero una bella avventura, grazie per la visita:)

Michele ha detto...

ciao, grazie per il commento e il benvenuto :)

ad ogni modo la frase che hai evidenziato era ironica, ma è anche vero spesso mi lascio trasportare.

anche quando non pensavo ancora di trasferirmi le critiche al mio Paese ne ho sempre fatte, ma penso che alla fine, proprio in quanto esseri umani, non ci accontentiamo mai, o almeno lo facciamo con difficoltà.

se leggi il mio post precedente, stavo anche per non partire più, ma poi il destino mi ha messo di fronte a questa scelta, non mi ci ha nemmeno costretto, ma io ho scelto quello che per me sembrava la cosa migliore.

quindi nessun rancore per l'Italia, solo tanta rabbia e dispiacere per il modo in cui stanno andando le cose. Però sì, verso i napoletani provo molto rancore e penso che ne parlerò un giorno sul blog.

ti ho aggiunto ai link! :)

(p.s.: nonostante il mio profondo rancore verso la mia città, dico sempre con orgoglio che sono di Torre Annunziata, resterà per sempre casa mia)

andima ha detto...

come tu stesso hai scritto "io ho scelto quello che per me sembrava la cosa migliore.", hai fatto benissimo, sulla tua bilancia hai dato peso a certe cose anziche' altre ed ecco la tua scelta!

in bocca al lupo;)

TopGun ha detto...

molto bello questo post, e molto interessanti i commenti scaturiti.