Quell'imperativo bastardo

In settimana ho concluso e passato gli esami di francese per il secondo livello (comprensione alla lettura, prova di grammatica, produzione scritta, comprensione audio, orale) e da settembre già mi attende il corso di terzo livello, non ancora abbastanza per parlare fluentemente si sa, ma almeno si riesce a comunicare, esprimersi, se pur con immancabili errori e quelle pronunce ancora imperfette. Ci vuole pazienza (e costanza).
Quando a pranzo un collega francese mi ha chiesto come fosse andato l'esame di grammatica, ho risposto tutto bene, meglio del previsto, se non per un imperativo, quello del verbo avere, niente, non me lo ricordavo per niente. A proposito, qual è l'imperativo del verbo avoir - domando - Cyril?
L'imperativo del verbo avoir? Beh.. l'imperativo del verbo avoir... è... è... - Si blocca e fissa l'altro collega francese, come a cercare una risposta o un aiuto.
Oh merda, l'imperativo del verbo avoir... è... - L'altro inizia a ridere, non gli viene, allora si volta verso il terzo collega francese, cinquantenne e probabilmente ispiratore di saggezza.
Che volete sapere? - borbotta con la sua voce un po' rauca - L'imperativo del verbo avoir.. ehm... ma perché, si usa?
Mentre i tre (francesi) rimangono almeno due minuti in attesa di illuminazione, ecco che il belga (fiammingo) a sorpresa risponde a tutti: Dai, l'imperativo del verbo avoir è aie, ayons, ayez! - Creando un po' di imbarazzo tra i madrelingua che subito han giustificato ridendo - Esatto, è quello... Dai, è che non si usa molto, non importa se non te lo ricordi! Tranquillo!
Ecco, lungi da me dal pensare che loro non conoscano la propria lingua, ma il belga ha continuato a mangiare con un certo ghigno di soddisfazione. Qualcuno di loro gli avrebbe chiesto probabilmente l'imperativo in fiammingo, se solo ne avesse capito le parole, mentre io ho pensato a quello italiano (non immediato) o a quante volte la mia ragazza mi domanda una regola ed io inizio a ridere di quel riso tra sforzo ed incredulo come i colleghi francesi, perché è così, quando si parla la propria lingua tutto viene naturale, ovviamente. Per esempio, voi quanti secondi impiegate per ricordare l'imperativo del verbo avere? Pochi? Molti? Non vi viene? Tranquilli, verrà, abbiate fede!

8 commenti:

Belguglielmo ha detto...

Abbi cura di lei. Abbi fede ragazzo. Abbi dubbi (Bennato). Ho vinto un Rispoli da comodino?

pedro ha detto...

ah come ti capisco!
sembra la cosa piu' semplice del mondo eppure spiegare una regola grammaticale della propria lingua, non lo è.

andima ha detto...

@Belgugliemo
Al più ti offro con piacere una birra:) così rimedio anche a quel blogger meeting mai riuscito

@pedro
ecco tu mi puoi capire:) non sai quante volte ho dovuto cercare su Google cose sulla lingua italiana, perché altrimenti non avrei saputo spiegarle nel modo corretto

Belguglielmo ha detto...

Affare fatto (ablativo assoluto?).

andima ha detto...

perfetto! Io dopo aver finito il corso di francese ho finalmente due mese di "vacanze" nel senso che in settimana sono sicuramente più libero, quindi per me qualsiasi sera va benissimo, dopo lavoro o più tardi, magari coinvolgiamo anche vinz, ma eviterei nuovi file condivisi o mailing list, tre mi sembrerebbe un numero abbastanza facile da gestire (spero)

Belguglielmo ha detto...

Ok, a partire dal'11. Manda e-mail please!

vinzInBxl ha detto...

Dal 19 :)
Credo anch'io che l'email funzioni meglio

andima ha detto...

ok ragazzi, allora dal 19, l'email di Belguglielmo ce l'ho, la tua mi manca vinz, ma forse ti lasciai la mia in un commento sul tuo blog poi cancellato? o forse no.. scusami, ma davvero non ricordo, ah che fesso, ho il tuo numero, vabbe' ti mando un sms;)