L'instancabile ed ammirevole Aldo ha pubblicato un guest post di una psicologa italiana a Barcellona che riassume praticamente in poche righe tutto (o quasi tutto) quello che vi può capitare a livello emotivo emigrando all'estero. I lamenti, le crisi, le incertezze, la rabbia e l'aggressività verso la cultura ospitante, i sensi di isolamento sociale, fino addirittura a risentimenti fisici come nausea o emicranie, insomma trovate tutto il mix emozionale in un elenco sintetico ma completo con una lista di consigli per reagire ed apprezzare al meglio il presente che si sta vivendo. Consiglio la lettura a chiunque sia in procinto di iniziare un'avventura all'estero, a chi l'abbia iniziata da poco ma anche a chi è già altrove da un po' ma ancora cade, inevitabilmente, in quei tranelli dell'emigrante (e anche io mi son ritrovato in più di un punto), perché nessuno è perfetto né si parte con il libretto delle istruzioni, ma l'importante è acquisire la coscienza delle cose e reagire. Buona lettura ;)
2 commenti:
Grazie!
@Aldo
instancabile sicuramente perché sei sempre alla ricerca di persone pronte a condividere la propria esperienza all'estero per aiutare chi vuole tentare la medesima esperienza e ammirevole proprio per questo, per la coerenza, la tenacia e la perseveranza, il tuo sito e' sicuramente un punto di riferimento in questo ambito.
E ora, dopo questa mezza sviolinata :D, devo dire che ho trovato molto piacevole la lettura del guest post, possono sembrare delle banalità ma son cose che accadano, sono sentimenti che si provano e probabilmente sono dei passaggi obbligati (non sempre, senza generalizzare) durante una esperienza all'estero; possono sembrare anche applicabili a chi cambia città all'interno del proprio paese, ma fino ad un certo punto, perché poi la lingua, la cultura, la storia di un popolo diverso rendono il tutto sicuramente più difficile. L'importante e' prendere coscienza delle cose e reagire. Poi vabbe', ci sono anche quelli che si lamentano dei lamenti altrui, ma quella e' un'altra storia.
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