Le tre peggiori invenzioni del futuro

Ce lo avevano venduto come l'ennesimo passo dell'evoluzione umana, l'ultima importante trasformazione per differenziarci dal resto degli animali, noi razza superiore, noi dominatori incontrastati. E tutti ne andarono subito matti, era l'apoteosi della nanotecnologia, c'erano questi cosi, nano lavoratori, che lavorano nei nostri intestini, che trasformavano i nostri escrementi in piccole capsule, compresse e plastificate. E via, bastava prenderle e gettarle, inodori e colorate come fiori. Nel bagno del futuro non c'era più né carta igienica né tazza di ceramica, semplicemente perché non ce n'era più bisogno. La nanotecnologia lavorava per noi, dicevano, dimenticando l'umiliazione quotidiana di riscoprirci animali quando il bisogno chiamava. E non si faceva più la cacca, nel futuro. Gli ambientalisti gioivano. Le fabbriche d'imodium fallirono. Però, però quante idee non nascevano così, senza quei 10 minuti d'intimo riposo, senza quei momenti di sforzo solitario. Tutte le grandi invenzioni nate in secoli di rilassamenti posteriori, non potevano più nascere, nel futuro.

La pubblicità di cui erano disseminati tutti gli ologrammi pedonali lanciava l'invenzione come la rivoluzione tanto attesa, ma in realtà nessuno ne sentiva il bisogno, se non per raggiungere l'apice dell'evoluzione tesa all'estetica. Quella speciale crema che bisognava mettere sui capelli e che ne bloccava la crescita e la pettinatura per mesi non rispecchiava altro che il bisogno di conoscere la propria immagine, la tendenza ad una pigrizia paranoica. Andare dal barbiera una volta l'anno ed avere giorno e notte, ufficio o piscina, sempre esattamente la stessa pettinatura, era per molti la soluzione alla pioggia, al vento, agli imprevisti e alle uscite repentine: in ordine, il capello sempre in ordine, sempre pronto ad una foto, perfetto, immobile, quasi fosse quello di un manichino, era diventato l'ultima moda di quel futuro spesso irriconoscibile se confrontato ai sogni dei nonni e le favole di romanzieri dalla fantasia romantica. I produttori di gel fallirono. Gli uomini d'affare gioivano. Però, però quante idee non nascevano così, senza quei ricci rimescolati tra le mani, senza quei capelli da poter navigare e stressare, producendo sebo ma anche pensieri. Tutte le grandi innovazioni nate in secoli di spettinamenti distratti, non potevano più nascere, nel futuro.

Nonostante ci fossero priorità palesemente maggiori, come il fallimento delle spedizioni spaziali e le percentuali di fertilità in continua discesa, si continuava a cambiare in dettagli di dubbia importanza, a migliorare, dicevano loro, per completare l'evoluzione della razza che sì aveva dimostrato d'aver i neuroni per governare un pianeta, ma anche per distruggerlo. Quando si decise che nessuno più doveva mettersi le dita nel naso, che il naso addirittura non avrebbe più creato mucose solidificate, tutto grazie a quelle polveri diffuse nell'aria, fu il culmine dell'inutilità estetica e dell'omologazione comportamentale. I medici si opposero invano. Molti gioirono, per l'ennesimo passo evolutivo. Però, però quante idee non nascevano così, senza quei giri di mignolo in cerca d'oro, senza quel giocare con palline di caccole tra le dita, mantenendosi sì educati anche in un'intimità dove spesso era dolce essere disgustosi, ma perdendo momenti di intensa riflessione. Tutte le grandi scoperte nate in secoli di scaccolamento intensivo, non potevano più nascere, nel futuro.

Nel 2123 solo i calvi educati e stitici continuarono a conservare la stessa costanza di pensieri. Poca roba, però.

2 commenti:

sandrokhan80 ha detto...

Un bellissimo post di gusto quasi cyber-punk. Complimenti per la fantasia e per come scrivi!

andima ha detto...

@sandrokhan80
grazie:) in verità pensavo che non fosse piaciuto a nessuno, anche se a me queste visioni futuristiche un po' comiche un po' romantiche piacciono, ma per esperienza personale quando un post mi piace finisce che nessuno lo apprezza, quando invece ne scrivo in fretta e senza neanche troppa attenzione finisce che diventa super visitato e commentato, c'è qualcosa che non va, se il blogger ed i lettori non sono sincronizzati sui gusti, eh :D