L'amore ai tempi dei social network

Lei era lì, persa nel suo smartphone, quando la nonna la chiamò per mangiare uno dei soliti piatti spettacolari. Ma non toccava il piatto, la nonna, se non dopo la classica preghiera. Non toccava il piatto, la nipote, se non dopo l'upload su Instragram. Religioni. Più che mangiare quel piatto, la nipote aveva voglia di condividerne una foto su facebook e controllare un commento su Instagram e poi vedere i like e... per mangiare alla fine dovette riscaldarlo al microonde. La nonna non se ne accorse, occupata a capire cosa facessero i vicini di casa. Non sapeva, la nonna, che le zitelle pettegole non usavano più le tapparelle mezze abbassate per nutrirsi di fatti altrui, avevano la ricerca su facebook. Evoluzioni.
Lui era lì, nell'intimità del far cacca, assieme a trecento amici nello smartphone. Prima al bagno leggevano gli ingredienti dei detersivi per riempire il tempo. Adesso leggevano cose su uno smartphone, con la stessa attenzione. Ma in quel modo non perdeva neanche un secondo di connessioni sociali, aveva tutto sotto controllo, lo dicevano le notifiche di facebook. Poteva vedere cosa mangiava lei, aggiungere un like e scrivere cose carine, mentre faceva la cacca.
La vita era sul flusso di facebook, d'eventi, di foto, di stati d'animo. C'era chi lo apriva e aveva l'impressione di leggere Novella2000 mentre avrebbe forse preferito frammenti di Science e National Geographics. C'era chi lo apriva e doveva scavare per trovare notizie importanti, sommerso da vomiti digitali di creature affamate d'apparenza e commenti. C'era chi diventava una moderna facebook-star, una twitter-star, ma era davvero felice solo se appariva nella vecchia televisione. E c'era chi non usava facebook, ma veniva visto con sospetto e di lui nessuno si ricordava quando s'organizzava un evento. Perché una volta ricordavano tanto, ricordavano a memoria i numeri di telefono degli amici, poi li misero in uno smartphone, numeri ed amici, insieme a una parte del cervello. Era più facile così, senza quella parte, e avere tutti gli amici in tasca, sempre con sè. Anche quando si era soli, soprattutto quando si era soli, erano tutti a portata di smartphone. Anche quando si era con gli amici, intorno a un tavolo al bar, ognuno pensava agli altri amici, nello smartphone. Quando poi il router wireless s'interruppe per un guasto, nel bar di colpo si sentirono strani rumori: erano le voci delle persone. Non parlavano, si chiedevano soltanto cosa fosse successo alla rete. Per fortuna la maggior parte di loro aveva la tariffa flat dati e continuò a socializzare, nello smartphone. Gli altri si arresero, dovettero socializzare nella vita reale. Ma si erano detti così tante cose su whatsapp, facebook e gmail, che non seppero di che parlare. Lei cercava con qualche smorfia di mandargli un messaggio, un segnale, lui non capiva, troppo abituato alle facili notifiche di facebook. Lui avrebbe voluto rispondere con un'espressione del viso inequivocabile, ma lei non capiva, troppo abituata alle faccine della chat di parentesi e puntini. Ai #sischerza su twitter. La guardava ed era convinto che tutte quelle parole dolci, quelle immagini assieme, quei momenti speciali, fossero anche nel cuore di lei. E invece erano soltanto nei server di facebook. Il loro amore così era per gli altri e degli altri, in mezzo a dozzine d'altri aggiornamenti, dimenticato nel tempo d'un refresh.
Qualcuno tentò di avvertirli, ma non aveva un profilo facebook, non aveva molto seguito. Qualcuno tentò con un dito d'indicare la realtà, il cielo, la luna. Ma mentre il saggio indicava la vita, loro continuavano a fissare lo smartphone.

6 commenti:

Clyo ha detto...

Io leggo ancora gli ingredienti dello shampoo in bagno :-)

Ma l'hai messo da poco "escluso il cane" nel titolo o c'era già e non me ne sono mai accorta? ...comunque apprezzo

Sabina ha detto...

Come cambiano i tempi...

tt ha detto...

ora usi facebook per gli spoiler alert? non sarà che dietro a questo blog c'è una fine macchina di marketing? : ))

andima ha detto...

@Clyo
c'è almeno da qualche anno:) grande canzone (su Rino scrissi questo).

@Sabina
e aspetta i google glass;)

@Fra
ciccia tu mi sopravvaluti tanto eh:D

Francoise ha detto...

Tappa successiva: litigare ai tempi dei social network: http://www.rosalio.it/2013/09/04/social-sciarring-litigare-ai-tempi-dei-social

andima ha detto...

@Françoise
ahaha verissimo, per non parlare delle blog-risse, trolling e guerre personali che molti portano avanti tra commenti (vedi Servegnini che rinuncia ai commenti su Italians) ad articoli di giornali e risposte a status, tweet (vedi Mentana che lascia Twitter), etc., tutte casse di risonanza che amplificano e moltiplicano gli umori, nel bene e nel male