Cose che ti possono capitare a Bruxelles (2)

Dopo la prima esperienza per caso in eventi organizzati da lobby di/per eurocrats, ieri son capitato al concerto per l'apertura della settimana dell'Open days qui a Bruxelles, conferenza organizzata per discutere varie tematiche di sviluppo urbano e regionale a livello europeo, ovviamente (siamo a Bruxelles, ciccio, qui tutto e' Europa, chiedilo ai galli se non mi credi). Concerto gratuito e non riservato esclusivamente ad eurocrats, come si potrebbe maliziosamente pensare, bastava recarsi all'ufficio giusto e ritirare i biglietti prima che terminassero; ovviamente l'evento e la locazione dell'ufficio giusto e' una notizia da eurocrats, quindi o sei eurocrat o hai amici eurocrats o ti capita per caso.
Il concerto e' stato davvero carino, musica classica del calibro di Puccini, Verdi, Bizet con artisti ucraini, polacchi, e sul finale musica piu' allegra con brani jazz, tango, rivisitazioni moderni di brani classici con un quartetto italiano: a giudicare dalla durata degli applausi, son stati quelli che han raccolto maggior gradimento tra il pubblico, vuoi per il tipo di musica, vuoi per la percentuale altissima di italiani tra gli spettatori, vuoi per il carisma e l'approccio agli strumenti. Il pubblico era ovviamente da gran serata (eurocrats, ciccio) e quindi l'eleganza sfilava tra il classico e il raffinato, il semplice e l'elaborato, qualche naso alto, qualche sguardo laterale, nessun cellulare a squillare durante lo spettacolo.
Dopo il concerto, mega buffet organizzato, ovviamente sempre gratuito (ciccio dai, l'Europa e' ricca, lasciali abbuffare e sperperare mentre pochi si dividono il potere): una marea di più di cinquento persone si son riversate su una miriade di tavoli preparati con cibi dalle varietà inaspettate: dalle normali insalate da buffet, al tavolo orientale, al tavolo a base di pesce e quello a base di formaggi, salumi, fin a quello dei golosi dove tanti homer si avventavano come sulle ciambelle; vino a beveroni e tante chiacchiere inutili nelle code per un piatto, tra i labirinti di mani per un crostino, nelle sfide all'ultimo rustico. Nota carina son stati gli artisti che si son uniti a tutti durante il buffet e allora ho fermato il quartetto italiano per due parole, giusto i complimenti più che il solito copione di dove sei, da quanto tempo, che fai, ciao.
Insomma niente male come serata improvvisata, (cose che ti possono capitare a Bruxelles, ciccio, mica altrove) bisogna tenere d'occhio più eurocrats, non tanto per diventare uno di loro, quanto almeno per approfittarne, non farà mica male e poi meglio partecipare ai banchetti che ai meeting, dove si discute degli sviluppi futuri di città e campagna belghe, stimando, ipotizzando, pianificando e bla bla e bla mentre magari gli agricoltori protestano proprio di fronte ai palazzi europei per la crisi corrente del settore, spruzzando latte alla polizia.

6 commenti:

bacco1977 ha detto...

Ormai sei un massone
:)

Belguglielmo ha detto...

Ma dai chi erano gli italiani che suonavano? Comunque anch'io sono reduce dagli open dayz

S t E ha detto...

ormai ti abbiamo perso! Eurocrato! ;P

andima ha detto...

@Belguglielmo
si, ti trascrivo dal programma della serata, il quartetto si chiama "Duo + 2", formato dai fratelli Sandro (piano) e Fabio (piano-accordion) Gemmiti, Fabio Furia (clarinetto) e Roberto Stilo (basso).

son stati davvero bravi, ci ho parlato giusto due minuti durante il buffet-abbuffata, se non sbaglio uno siciliano, uno sardo, un ragazzo di Frosinone, cmq si fermavano a Bruxelles giusto un giorno in più e domani son già a Madrid per un altro concerto. Di più nin so:)

@bacco, StE
niente contro gli eurocrats e' ovvio, il post era un po' ironico, pero' e' vero che, come descrivono gli stessi brussellesi anche nella guida che riportai qualche post fa, loro son come una comunita' a parte. Certo, per questo tipo di eventi, non mi dispiace affatto ambientarmici :D

Unknown ha detto...

Ciao Andima, bè, vorrei spezzare la classica lancia per quei non pochi Eurocrats (come io stesso) che da certe festicciole-abbuffate eurocratiche, ce ne manteniamo al largo... proprio perché abbondano giacche e cravatte di quelle che riducono il flusso al cervello :-))), gli spacchi e scollature supermegafashion e molto chiacchiericcio sul vuoto...

Ma grazieaddio ci sono tanti e tanti eurocrats che non sono altro che lavoratori che magari, nel loro tempo libero, cercano di fare qualcos'altro con l'ambizione che sia più costruttivo... come per esempio nell'Associazione Gramsci dove sto, che ogni tanto facciamo delle cose e il prossimo sabato 17 ottobre organizziamo la proiezione del film-documentario "U stisso sangu - Storie più a sud di Tunisi" anche in occasione della manifestazione nazionale antirazzista a Roma lo stesso giorno. All'Espace Marx dalle 18. Tutti i dettagli su http://gramscibxl.tripod.com

Un caro saluto, Mario

andima ha detto...

Ciao Mario, grazie per aver lasciato il tuo contributo:) Il post e' un po' ironico, considero gli eurocrats normali lavoratori, nessun pregiudizio; tra le righe volevo soltanto sottolineare come godono di molti privilegi dovuti alla posizione di lavoro, privilegi cui tutti possono partecipare invece (perche' pubblici e spesso anche gratuiti) se solo se ne sapesse di piu' in giro. Ecco, io ho saputo e ne ho approfittato:)

Poi e' ovvio, mai fare di un'erba un fascio, hai ragione, molti sicuramente cercano di separare vita privata da lavoro e non continuare ad essere eurocrats anche fuori dagli uffici; questione di scelte, sicuramente:)