Mentre il sonno ancora tenta d'insinuarsi tra gli occhi arrossiti ed i pensieri pigri della mattina e mentre la clean&build del sistema prende minuti e minuti di console alla scrivania dell'ufficio che si riempie lentamente (l'ufficio, non la scrivania), inizio a leggere qualcosa su internet e cado sul tormentone inevitabile di bunga bunga, maggiorenni e istinti istituzionali in salsa di viagra.
il collega sbircione: Hey! Ma che fai? Guardi le ragazze su internet? In ufficio? Il collega francese mi guarda con aria un po' sconvolta, come se non avesse mai visto due gambe rasate e una scollatura sporgente.
io: No, ma... è politica!
il collega sbircione: Ahahahahaha, sì, sì, è politica... AahahahaHahahaha!! E ride diabolicamente, che quasi gli prende un colpo.
io: No, no, ma ti giuro, è politica, guarda... è politica davvero...
il collega sbircione: Ahahahahahahaha sì sì, ah, questi italiani... quante se ne inventano pur di guardare donnine!
io: No, guarda, è politica davvero...
il collega sbircione: Eheheheh sì sì, tranquillo, non dico niente al manager, tranquillo. Ah, questi italiani!
io: Ma... è... davvero...
E mentre il collega si allontana, voltandosi due, tre volte con un sorriso tra complice e comprensione (che poi, quale comprensione?), la console annuncia soddisfatta che la build è fallita. Vabbé, la lancio di nuovo, ma questa volta apro la Gazzetta, che è meglio.
6 commenti:
Essere donna in Italia sta diventando davvero difficile, e leggere il giornale è ancora più difficile.
@orma
Lo immagino.
E se per tanti versi sembriamo (e siamo) davvero una barzelletta, l'amarezza che deriva da certe consapevolezze dovrebbe smuovere le cose e spero accada presto.
scopro oggi il tuo blog, anch'io vivo all'estero e so cosa vuol dire commentare le cronache italiane con colleghi spagnoli francesi portoghesi... che alzano gli occhi al cielo e sospirano "ah questi italiani!"
@Emanuela
grazie per la visita. Vivi in una città che conosco abbastanza bene (la mia ragazza è madrileña) e che.. chissà, magari sarà quella che un giorno mi ospiterà, le cose cambiano in fretta e la fretta cambia le cose.
Commentare le nostre cronache con colleghi stranieri non è mai qualcosa di semplice perché non si può sintetizzare in qualche battuta o davanti ad un caffè veloce, ci vorrebbero ore per spiegare antecedenti, personaggi e circostanze, ma quello che risalta sempre agli occhi, si sa, sono i titoloni dei giornali e da quelli dei giornali stranieri/nostrani ne esce un quadro alquanto amaro per noi (poi ovviamente, se si vuole investigare, le cose sono anche peggiori) e scioccante per loro. Poi c'è sempre qualche italiano che si difende con il classico "si ma voi con Sarkozy.." o qualcosa del genere, ma trovare problemi nel paese di critica non sminuisce la questione né la rende meno grave, c'è spesso quel contentino del mal comune mezzo gaudio che onestamente sembra proprio la soddisfazione dei tonti e alla fine distrae dai problemi reali. Però ho notato anche l'effetto contrario, cioè l'interlocutore, quasi preso da una certa pena o magari per trasmettere solidarietà, ti racconta qualche problema analogo del proprio paese, o almeno accadeva, visto che ultimamente sembra che le nostre cronache vogliano vincere in qualsiasi competizione, in quanto originali e senza precedenti, almeno in paesi "occidentali" di cui si fa vanto una certa "democrazia forte".
Proprio oggi commentavo su un altro blog la situazione politica italiana, sotto il profilo della "vergogna" che a volte si prova all'estero (a me è successo proprio in quel di Bxl).
Mi permetto di segnalarti il blog in questione
http://scientificamente.wordpress.com/
P.S.: noi sicuramente esageriamo, ma il tuo collega francese mi sembra esageratamente bacchettone :-)
@kalojannis
grazie per il link, non conoscevo quel blog
p.s. sì, in effetti un po' lo è, ma che rimanga tra noi :D
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