Dice il tassista, mentre si dirige verso il centro e i tergicristalli spazzano via l'umore non estivo di una notte brussellese, la ville est vide, e lui la preferisce così in un luglio uggioso, vuota, tranquilla, che di turisti ce ne son sempre ma lui almeno non subisce il traffico di quella definita città più imbottigliata d'Europa (ma davvero?), mentre il tuo accento non tradisce i lineamenti e le espressioni, ti chiede subito se sei italiano, o meglio non lo chiede, te lo dice già, a te che invece vorresti chiedertelo ogni tanto, non tanto per perdite improvvise di presunte identità, quanto per significati e teorie mal digerite, troppo lunghe da affrontare in un taxi verso il centro e che poi non interesserebbero nemmeno al tassista spensierato, nella sua città tranquilla, finalmente. E allora sì, gli confermi l'intuizione e tagli corto, sei di Napoli, che le approssimazioni non tengon mica conto degli errori eppoi che senso avrebbe perdersi in dettagli, in luoghi a più sconosciuti e panorami intimi, associazioni personali.
Poi per un attimo il tassista si volta, parla di Sicilia e della sua terra, lì appena oltre il mare, dice che siam vicini, l'Italia e la Tunisia, come lui seduto a guidare e tu lì alla sua destra, basterebbe allungare una mano per toccarsi, non c'è bisogno di gridare per comunicare, eppure non tutti quelli che si siedono poi iniziano a parlare. Intanto i tergicristalli continuano imperterriti, che magari è colpa loro se fuori piove, se il cielo colora la notte d'un grigio intrigo, lo stesso che vedrai dalle vetrate del pub del centro, quando in una birra belga lascerai andare i pensieri insoddisfatti, quelli accumulati e più pesanti, in attesa che diventino leggeri tra un sorso amaro ed un altro veloce. Ma quel grigio lassù è una tela ben studiata, che intrappola pensieri quando lasciati andare salgono flottando per rimanere lì impigliati e mostrarsi immutati al prossimo sguardo distratto, quando qualcuno ti parlerà e tu con la mente sarai già altrove, i tuoi occhi cadranno su quel grigiore in movimento e la sorpresa sarà ritrovarci i tuoi pensieri.
1 commento:
Bello! Mi sono immaginato il cielo. . .
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