E mi ricordo che

E nel giorno della memoria, sarebbe bello ricordare anche i 10 milioni di congolesi sterminati dalla colonizzazione belga e di quel più feroce Hitler che fu il re Leopoldo II, poco prima della prima guerra mondiale, e che ha poi lanciato il paese in una spirale di follia che dura ancora oggi. Solo, i congolesi sono meno importanti degli ebrei, sembra, e grazie a loro ci si è riempiti di diamanti, ma anche di cioccolato. Amaro, però.

16 commenti:

elle ha detto...

grande!

pedro ha detto...

bravo andima!
il calendario andrebbe riempito di 'giorni della memoria'.
Gli sterminii sono stati innumerevoli, ovunque, in ogni continente.

Chissà come mai se ne deve ricordare solo uno e poi, ad esempio, non si guarda proprio a 'casa loro', cosa fanno al popolo palestinese.

sandrokhan80 ha detto...

Ho molto apprezzato il tuo intervento. Pochi sanno di quel tremendo stermino realizzato durante il dominio personale di Leopoldo II sul Congo (per i primi dieci anni non apparteneva al Belgio ma era il possedimento personale più ampio che un uomo abbia mai avuto!!). Da quell'immane tragedia è derivata una sequela di infauste cause hanno disumanizzato gran parte dell'Africa sud-sahariana. Come tutti gli italiani che hanno mezza famiglia in Belgio, mi arrivano spesso deliziosi pacchi pieni di fantastico cioccolato. I miei amici sono stupiti da quanto è squisito (visto che conoscono solo quello svizzero). Io dico: "hanno ammazzato 10 milioni di congolesi per farlo così buono!" Umorismo decisamente macabro, ma vedo che mi dai ragione. Il giorno della memoria dovrebbe essere aperto a tutti i genocidi, altrimenti rischiamo di scordaci di cosa stiamo parlando e non si comprende più neppure quello degli ebrei, specie ora che i testimoni diretti stanno venendo meno per l'età avanzata!

andima ha detto...

@pedro
ma ci può anche stare che si scelga una sola data per commemorare ed un solo evento per ricordarli tutti, però bisognerebbe davvero poi cercare di ricordarne almeno qualcuno (tutti sarebbe troppo e si finirebbe col non dar importanza a nessuno, probabilmente), qualcuno in più. Qui non si vuole sminuire l'importanza storica e brutale del genocidio ebreo, però nel giorno della memoria sarebbe sì bello ricordarne anche altri, solo che non si fa.

Una cosa che non riesco ancora a capire è come sia possibile avere monumenti in nome di Leopoldo II, come se fosse il salvatore della patria (e ad oggi è considerato tale in Belgio), quando ha sul cv 10 milioni di morti. Sarebbe normale oggi avere un monumento ad Hitler a Berlino? No, sarebbe uno scandolo. Invece a Bruxelles tutto è possibile.

@sandrokhan80
Esattamente, il punto è proprio quello: che la maggior parte non lo sa, nel giorno della memoria non si può ricordare quello che non si sa, però sarebbe una bella occasione per insegnarlo, per menzionarlo, perché se vogliamo dare importanza in base ai numeri di morti (matematica brutale), allora bisognerebbe parlare del Congo, se vogliamo dare importanza in base a relazioni tra stati e coinvolgimenti, allora bisognerebbe parlare anche del Congo, se invece vogliamo evitare situazioni ancora oggi scomodo, allora è meglio evitare, perché non si tratta soltanto di Leopoldo II, si può arrivare anche ad anni più recenti, all'assassinio pilotato di Patrice Lumumba, per esempio.

sandrokhan80 ha detto...

Una celebre frase di Jean Rostand, biologo e filosofo francese, dice:

"Uccidi un uomo e sei un assassino.
Uccidine milioni e sei un conquistatore.
Uccidili tutti e sei Dio"

La regola è sempre questa! E come metti in luce te quella barbarie è tutt'altro che finita e si trascina dall'ottocento fino ad oggi. Hitler avrebbe oggi anche lui le sue statue .... ma purtroppo è incappato in un inconveniente cruciale: ha perso la guerra!

andima ha detto...

@sandrokhan80
amaramente vero.

qui, intanto, si continua a manifestare contro le ultime elezioni in Congo.

Marco - Osio ha detto...

Bravo Andima!

pedro ha detto...

Il punto, caro andima, è che ai popoli dovrebbe essere lasciata la libertà di avere la propria 'memoria'.
I belgi dovrebbero ricordare i propri errori (e massacri), i congolesi dovrebbero avere il diritto ad essere riconosciuti come vittime di un genocidio.
Lo stesso per armeni, indiani, aborigeni, sudamericani, africani, iraqueni...e tantissimi altri.

Nel MIO caso vorrei che qualcuno (FINALMENTE) parlasse di cosa è accaduto alle genti del SUD.
http://www.youtube.com/watch?v=rgCwivX3TWM&feature=related

Invece anche la 'memoria' è globalizzata e egemonizzata.

andima ha detto...

@pedro
d'accordissimo, anche la memoria è globalizzata e come ricordava sandrokhan80, la storia la fanno i vincitori. Il sud Italia ne è l'ennesima conferma, chi vince decide cosa ricordare del passato e come narrarlo, purtroppo.

Tornando al Congo, qui si consiglia una lettura interessante.

Belguglielmo ha detto...

Andi, attento a non cadere nell'approccio "ah vabbé ma allora quest'altro? e quest'altro? e quest'altro ancora?", come se ci fosse una competizione tra le questioni. Si può commemorare le vittime del nazionalsocialismo (a cui espressamente è dedicata la giornata della memoria) ed allo stesso modo in altra occasione ricordare le vittime della colonizzazione. Anche perché si tratta storicamente di due fenomeni diversi, con esiti anche diversi. Oggi infatti la colonizzazione come ambizione politica delle nazioni europee è terminata, ma non i suoi prolungamenti deleteri, con lo sfruttamento delle risorse africane, l'indifferenza verso i paesi meno strategici e la connivenza con certi signori della guerra. L'antisemitismo invece, o il razzismo più in generale (verso le minoranze, verso i rom, verso il diverso) come ideologia politica e/o convinzione personale, è ancora ben radicato in Europa, e non penso faccia male ricordare questo fatto in maniera isolata in modo da non avere scuse per attribuirlo ad altre società, altri sistemi politici, altre generazioni lontane lontane.

sandrokhan80 ha detto...

@Belguglielmo
Da questo punto di vista hai ragione. Mettere in un unico calderone fatti tanto distanti geograficamente e culturalmente potrebbe essere non l'approccio giusto. Alla fine questi fatti sono accomunati da un'unico elemento, l'orrore! Quello che tenevo ad affermare con forza è che non vanno dimenticate le vittime che non hanno a che fare con l'antisemitismo. Un'altra cosa è che non mi piace la piega mediatica che sta prendendo la stessa "giornata della memoria". I testimoni viventi stanno scomparendo ed i media raccontano solo quello che gli fa più comodo per loro. Non vorrei che se ne parli tanto ma male!

andima ha detto...

@Belgugliemo
Come dicevo a pedro qui, "ma ci può anche stare che si scelga una sola data per commemorare ed un solo evento per ricordarli tutti, però bisognerebbe davvero poi cercare di ricordarne almeno qualcuno (tutti sarebbe troppo e si finirebbe col non dar importanza a nessuno, probabilmente), qualcuno in più. Qui non si vuole sminuire l'importanza storica e brutale del genocidio ebreo, però nel giorno della memoria sarebbe sì bello ricordarne anche altri, solo che non si fa."
Certo, la giornata è dedicata a determinate vittime, ma come dice sandrokhan80, ci sarebbe un comune denominatore, l'orrore, che si potrebbe ben associare alla memoria. Io comunque ho cercato di ricordare la strage del Congo perché per numero di morti (stimati), per connessioni con l'Europa e per conseguenze ancora attuali, meriterebbe sicuramente molta attenzione e invece molti non conoscono affatto certi eventi.

andrea F ha detto...

chi di voi conosce il belgio fiammingo sapra' forse che un best seller recente e' proprio su questo tema (a partire dal titolo)
http://www.davidvanreybrouck.com/congo.php

ps: io non l'ho letto

andima ha detto...

@Andrea
grazie del contributo. Sarebbe davvero interessante leggerlo ed analizzare la visione degli eventi da un punto di vista interno.
Ho affrontato più volte l'argomento con belgi di Bruxelles ed il più delle volte ne son rimasto deluso, per le spallucce ricevute in risposta o per altre assurdità che probabilmente derivano più da quel senso di difesa che instintivamente esce fuori quando qualcuno pone il proprio paese sul banco degli imputati.

Andrea F. ha detto...

non so come te la cavi con l'olandese... ma torno a consigliarti il libro di Hochschild di cui parlavo qui:

http://afirry.tumblr.com/post/16711005147/per-andima

che se non erro e' stato da poco ristampato in Belgio nelle 2 lingue. E dovresti trovarlo facilmente in inglese (in italiano mi pare dura)

andima ha detto...

@Andrea
con l'olandese sono zero, ma probabilmente da settembre incomincio un corso serale, sicuramente cercherò la versione francese allora, già aggiunto alla lista dei libri da leggere ad ogni modo ;)