L'importanza dell'essere bassi
Quando ti ritrovi nella sala del concerto e le persone iniziano a distribuirsi accompagnate da sorrisi ansiosi, c'è l'amico tedesco che padroneggia dall'alto dei suoi due metri e non si preoccupa troppo del dove andare. Tu lo guardi e per guardarlo devi aiutarti con il collo, devi alzare gli occhi al cielo, dal basso del tuo metroesettantappena, lo guardi e pensi Ma quanto sei alto, tu, non ti vergogni? Non è simpatico far sentir bassi gli altri. Facile, per lui, ai concerti, non c'è mica bisogno di trovarsi un varco tra la folla, cercare di arrivare tra le prime file o cambiare sistematicamente posizione quando l'orizzonte diventa la testa di qualcuno, qualcuno magari alto proprio come l'amico tedesco. Ecco, è per questo che tu non vorresti mai essere così alto, pensi, perché il solo pensiero di poter dar fastidio agli altri, quelli dietro, che vorrebbero godersi il concerto, che vorrebbero guardare qualcosa, ma son bassi, loro, e tu saresti alto, ecco il solo pensiero di molestare gli altri per qualcosa che non potresti cambiare, per qualcosa che saresti, molesterebbe pure te. Meglio essere bassi, allora, che in qualche modo si arriva sempre a guardarlo, il concerto, trovare un buco, una traiettoria risolutiva che illumini le pupille, con la consapevolezza di non rompere le palle a nessuno, dal basso, per quell'indissolubile mancanza d'un egoismo quasi innocuo ma che finirebbe col lasciarti quel senso di molestia, che tu, se fossi alto, avresti sicuramente, ad un concerto. Ma sei basso, per fortuna. Certo, avrà anche i suoi vantaggi, esser alti come l'amico tedesco, dall'alto dei suoi due metri, lui, potrebbe scrutare i pensieri dei calvi, scovare tutte le sbirciate cadute tra scollature ipnotiche o far sentire basse quelle basse che però s'aiutano con tacchi insensati evidenziando maggiormente il loro esser basse. Ma sono altre storie, quelle lì. Ai concerti, meglio essere bassi.
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19 commenti:
e poi noi bassi non abbiamo problemi a sederci in aereo o su un treno, a dormire comodi in un letto mai troppo piccolo, a guidare un auto non decappottabile, a fare attenzione alla testa quando si apre una porta... ;)
ma mica solo ai concerti.
in treno, in areo, in auto...l'evoluzione porta le generazioni ad allungarsi, ma tanto evoluzione non è se non ci decidiamo ad allargare gli spazi comuni :D
@pedro scusa, non ti avevo letto.
abbiamo scritto cose simili.
una precisazione sull'ultima parte del tuo commento.
il problema delle porte, è soprattutto di competenza dei cornuti XD.
qualcuno ten' 'e corn' a chesti part'? :P
Parlando di statura e di calvizie, una cosa bella di essere alti è che pochi riescono a vedere fin lassù la tua "chierica" ;)
@pedro @Top
scusate per il ritardo, ma son tornato ieri sera da 3 giorni a Dublino, sì, a Dublino:) e con voi due ne posso parlare! Dico solo che son arrivato, a testa bassa, come l'ultimo arrivato, e mi son fatto uno di quei tour turistici a piedi per la città in cui ti raccontano di tutto, gratuiti ma con mancia finale che alla fine strameritano. Son stato in posti e ho imparato cose che dopo un anno e mezzo a Dublino ignoravo completamente, lo consiglio a tutti e l'ho consigliato anche ad amici che oramai vivono lì da 5 anni. Poi, che dire, dopo qualche ora in città sembrava come non me ne fossi mai andato, tanta nostalgia ma anche sorrisi. Eppoi potrei scrivere per ore su conferme, contraddizioni, scoperte e pensieri su una città vista con occhi diversi, adesso. Fa bene tornarci.
Tornando al post, è vero, il mondo è ancora fatto per i bassi lol, sarà che siamo la maggioranza, ma essere alti ha sicuramente i suoi problemi, quelli dei cornuti però non voglio approfondirli troppo :D
@sandrokhan80
sulla calvizia, il link nel post spiega molto sui pensieri dei calvi, che solo quelli alti possono vedere, più o meno ;)
andima, intendi il free walking tour?
Bello, interessante e divertente.
L'ho fatto in altre città, è il modo migliore per visitare un posto.
Tornando a dublino, credo che non ci tornerò mai più nella mia vita.
L'ho vista nel 92, da turista, poi l'ho vissuta, come te, per 1 anno e mezzo tra il 2008 e 2009.
Ho visto il meglio ed il peggio (parlo solo di dublino, non dell'irlanda).
Posso dire che è una delle capitali più brutte, noiose e meno interessanti d'europa.
@pedro
sì, i free walking tour sono assolutamente da consigliare, anche nella propria città! io lo avevo già fatto a Parigi, per esempio, e a Dublino ne è valsa davvero la pena, probabilmente lo proporrò anche alla mia ragazza di farlo nella sua Madrid, a testa bassa, come gli ultimi arrivati.
Per quanto riguarda Dublino, io invece credo che ci tornerò almeno una volta all'anno:) ci siamo riuniti in 12, chi da Bruxelles, chi da Londra, chi da Parigi, chi da Mons, chi vive ancora lì, insomma il gruppo che un tempo usciva a Dublino, quando ci vivevo anche io, ed è stato bello ritrovarsi ma ritrovare anche la città, questo sicuramente cambia molto le cose, andarci senza il gruppo renderebbe sicuramente differente la mia impressione del fine settimana, però ti posso dire che ho avuto molte conferme ma anche molte sorprese.
Incasso la tua opinione su Dublino, non sono d'accordo, ma è la tua opinione, secondo i tuoi gusti ed esperienze, io però non trovo sia noiosa né brutta e, anzi, proprio dopo il free walking tour, diventa anche più interessante. Eppoi la gente, il conduttore dell'autobus che ti saluta, ti domanda come stai, gli dici grazie quando scendi, un irlandese davanti a noi che inizia a parlare con una ragazza che non conosceva e parlano almeno per mezzora, il barista o il cameriere che si fermano a parlare, è un altro mondo, bello, che probabilmente puoi trovare da qualche altra parte, ma non in una capitale di un milione e rotti di abitanti, in questo Dublino è unica, secondo me. Certo, trovi anche gli irlandesi poi la sera al pub completamente ubriachi che arrivano anche a romperti le palle perché esagerano, come ci è successo, ma in fondo chi voleva la perfezione? nessuno, e allora va bene anche così. Poi è ovvio, la città ha i suoi difetti, ci mancherebbe, quale non li ha? Ma anche la sua magia, dopo due ore a Dublino sembrava non me ne fossi mai andato, mi sentivo a casa, mi sentivo bene. Certo, c'è sempre il circo di notte di alcool ed eccessi, ci sono le bici cittadine ovunque ma senza un percorso per le bici, c'è il pub tutto l'anno che può portare alla noia e tanto altro, eppure io non vedo l'ora di tornarci:) Ovviamente la mia opinione non è oggettiva, in quanto opinione, ma anche perché influenzata da amicizie e ricordi.
Pensa che qualcuno potrebbe dire lo stesso di Amsterdam, se non "fumi", se non ti piacciono i musei (ce ne sono più di 50 ad Amsterdam, alcuni anche assurdi, va beh), ho sentito dire anche questo, mentre per altri è una capitale "da sballo", bellissima, etc. Dipende tutto dai metri di misura, come al solito.
A vederla a distanza di 2 anni però, con occhi diversi, vivendo in un'altra capitale europea, alcune cose si rivalutano in positivo (esempio: Dublino in confronto a Bruxelles è pulitissima, ovviamente dipende dalle zone, lo so) e no (esempio: quando vivevo a Dublino pensavo fosse veramente internazionale, perché venivo dalla provincia, ma in confronto a Bruxelles Dublino è una provincia, è una città "bianca", per dirne una, qui il mix è incredibilmente maggiore, ovviamente con tutte le problematiche che questo comporta) e tanto altro, come al solito ognuno ha i propri compromessi, ne potrei scrivere per ore ma mi fermo qui:)
E se per caso incontravo bacco, che pure c'ho pensato nelle coincidenze della vita, lo fermavo e lo invitavo per una birra e una chiacchierata, nonostante gli attriti passati nella blogsfera, adesso probabilmente andremmo molto più d'accordo, secondo me, ma anche se così non fosse, saremmo d'accordo nel non essere d'accordo, che anche quello, sembra banale, ma è già un progresso.
se avessi incontrato bacco, lo avresti visto da molto lontano avendo il tempo di cambiare percorso :D.
ti cito un dato che lui ci ciclista riporta sempre sul forum, a Dublino stanno aumentando moltissimo le piste ciclabili e le stazioni per le bici in sharing pure sono in aumento.
con la vecchiaia che avanza, uno può pure cambiare opinione.
può accampare la scusa che è rincoglionimento senile :D.
@Top
sì, le bici era un esempio, ma la mia è stata una semplice impressione e non un dato, chi ci vive ne sa sicuramente di più, alzo le mani. Eppoi credo che nel centro per il momento vada di più la fare tariff dei 50 centesimi che le bici, bici ne ho viste ma ferme, quasi nessuno usarle (è anche inverno però), mentre la tariffa nuova e gli schermi che mostrano il tempo d'attesa, secondo me rendono molto più appetibile l'autobus, almeno confrontando a 3 anni fa, quando ci vivevo io.
In più ho visto che hanno messo anche una fixed fare tariff per i taxi verso l'aeroporto, ben fatto! Da imitare, sicuramente. Per non parlare dell'aeroporto, uno spettacolo.
Sulla vecchiaia e le opinioni, sono d'accordo, sono arrivato a dublino da 25enne inesperto del mondo, adesso da quasi30enne con più di 4 anni d'esperienza all'estero, sicuramente il mio giudizio è totalmente diverso (non per forza migliore eh, ma sicuramente più ponderato, meno di pancia). Poi, come ho scritto prima, molte cose sono emotive, quando stavo a Dublino e mettevano Don't stop believe alla fine della serata, pensavo "minchia, ancora una volta, uffa", quando l'hanno messa sabato sera ho quasi pianto, tutti insieme a ballarla e cantarla. Poi, va beh, una cosa è concentrare tutto in un weekend, l'altra è viverci. Personalmente, sto bene a Bruxelles, però Dublino una volta l'anno non mi fa certo male:)
infatti volevo fornire un dato, non trovo l'articolo preciso però.
vabbè, fidati sulla parola :D.
non per fare polemica ci mancherebbe, qui siamo gente che facciamo le discussioni costruttive.
poi come detto, l'età ci consente oramai di buttarla sull'amarcord polemico da pensionati LMAO
@Top
mi fido, mi fido:) nessuna polemica, come ho detto, chi ci vive lo sa sicuramente meglio di me. Forse uno dei siti di riferimento sarà questo, ma così eh, ricerca veloce, che già mi contraddice. Quindi meglio scriverlo chiaro che altrimenti tra qualche mese o qualche anno qualcuno riprende il mio commento e ci fa una teoria sopra: "io sottoscritto blogger andima, davanti al signor blogger-virale topgun come testimone e co-zio, nel pieno delle mie facoltà mentali dichiaro di aver scritto una minchiata nel commento delle 10:49 per quanto riguarda le piste ciclistiche, non è vero che non ci sono, al centro mancano ma stanno migliorando, a faccia mia sotto i piedi vostri" ;)
Cmq il free walking tour l'ho consigliato anche a tutti i miei amici che ancora vivono lì, da moltissimi anni, perché davvero interessante, e penso lo farò anche a Bruxelles, a testa bassa, come detto prima, come l'ultimo degli arrivati
ahahahahaahh
No ma mica vi volevo riprendere, era per dirvi una cosa che giustamente voi non potevate sapere.
non c'era bisogno di codesta dichiarazione con finale alla Troisi\Benigni :D.
per la cronaca, a Napoli pare fra sei mesi avremo una pista ciclabile di 20 ricchi km.
Per maggior info eccovi un trafiletto di giornale
Viralmente vostro co-zio.
P.s. penso che Pedro non commenterà mai più per paura dello spam :D
@Top
ma a noi il virale ci piace, anzi, quando non c'è, ci manca:)
Mi fa piacere per queste iniziative a Napoli, se non sbaglio ne fecero una lunghissima anche tra Salerno e Battipaglia, o qualcosa del genere, anche per riprendere un po' una zona finita in mano al business della prostituzione (la famosa litoranea di Pontecagnano), pista poi mai usata o quasi, purtroppo, ma va beh, quello è un altro discorso.
Io ci ho lavorato per un anno a Dublino, e sono d'accordo con Pedro. Anch'io uscivo ed avevo un gruppetto di amici. Ho vissuto in quartieri svantaggiatissimi e in quartieri benestanti, ho girato tutta l'Irlanda in macchina, e ho conosciuto molti stranieri e irlandesi. Dublino, la città dove ho abitato e lavorato, mi ha lasciato un ricordo di squallore e povertà sia per la gente che per l'architettura. La città poi è minuscola e pianificata in un modo molto americano o UK con enormi zone residenziali rese meno monotone da rari crocevia attrezzati di Tesco, lavanderia, parrucchiere e ferramenta. Un pub di quartiere cerca stentatamente di dare un colore diverso a una monotonia ambientale disarmante. Tutto ciò che non è di prima necessità si concentra al centro, in uno spazio di poche vie che raccoglie carovane di xpat e irlandesi che si affolano in negozi come penny's o Dunnes store o nei pub. La vita ha un costo elevatissimo, molti quartieri vicino al centro sono poverissimi. Ricordo questi ragazzini che uscivano in pigiamo spingendo il passeggino, molto spesso senza denti, buttati lì per strada insieme ai loro piccoli...
E poi indimenticabile souvenir che non so se avete notato anche voi ma tutti sputano per strada!
Insomma, mi piace di questo trattato dissacratorio, ma di questa città non ho amato, né i colori, né le forme, né gli odori.
@Preferina
Probabilmente ti riferisci ai knackers. Io ho vissuto un anno e mezzo in Dorset Street, Dublin 1, poco prima dello stadio e poi poco dopo Parnell Street, insomma abbastanza centrale direi, che sì, non erano quartieri tipo Dublin 2, per dire, e ho avuto dirette esperienze con i knackers (mi son preso un uovo addosso, m'hanno rubato una parrucca una volta, venivano a citofonarci e tante altre storie che non sto qui ad elencare), che pur sono irlandesi, ci mancherebbe, ma non si può giudicare un'intera città per i knacker, per esempio, o addirittura un intero paese. Loro sono la classe degradata ed è facile dargli addosso.
Eppoi pensa alla storia d'Irlanda, appena 200 anni fa, mentre altre capitali europee avanzavano e prosperavano già economicamente (con conseguente abbellimento, etc.) Dublino era ancora sotto dominazione inglese e che dominazione, con passato di carestie e pesti (come il virus che colpì le piantagioni di patate e dimezzò di fatto l'intera popolazione dell'isola tra decessi ed emigrazioni, per esempio): insomma, Dublino può sembrare una città in ritardo rispetto ad altre ma per determinate ragioni e non per questo però sarebbe da meno, certo trovi qualche palazzo vittoriano e rovine di castelli ma non panorami cittadini come a Londra, Parigi o Roma, va bene, siamo d'accordo, eppure è una città che non si ferma, va avanti, cade e si rialza, investe nella propria cultura, punta in alto. Eppoi, le vicissitudini che ha passato quel popolo ha contribuito in modo incredibile nella formazione del loro carattere.
La vita probabilmente aveva un costo elevatissimo, adesso le cose si sono abbastanza normalizzate, lo dico avendo passato il fine settimana tra ristoranti, pub, servizi pubblici e avendo parlato con amici che vivono lì da 5-6 anni ed hanno vissuto la tigre celtica, la crisi e adesso il presente.
Anche a Bruxelles si sputa per strada, incrociando turchi, marocchini e in generale magrebini, sono loro abitudini, che neanche io approvo, ma non posso giudicare la città o l'esperienza di vita qui in base alla abitudini di una delle comunità che fa parte dell'intorno e che pure contribuisce in qualche modo alla città (conduttori autobus, metro, negozi, ristoranti, etc.).
Detto questo, incasso anche la tua opinione, ognuno ha la propria esperienza, ci mancherebbe, io stesso ho odiato ed amato quella città, ma probabilmente odiavo la mia impreparazione ed amavo le mie scoperte. Incasserei lo stesso su Bruxelles, anzi, probabilmente se ne potrebbero sentire anche di peggiori qui, credimi.
Qui non voglio né convincere né contraddire, non dobbiamo terminare in un "ok dublino è bellissima" né in un "ok dublino fa schifo", né giudicare l'esperienza altrui nella città, però attenzione a non etichettare un'intera città soltanto in base alla propria esperienza, sono sicuro che se avessi fatto anche tu il free walking tour, ti saresti resa conta di quanto interessante sarebbe potuta essere Dublino con occhi diversi.
@Andima
Forse non ci siamo capito. Nel mio post ho portato un'esperienza contrapposta alla tua, non un giudizio assoluto. Non mi fa molto piacere quando si confondono le etichette con le opinioni né bisogna invocare all'etichetta in caso di divergenze. Non conoscendoci e amando tu molto Dublino, magari ti è venuto istintivo pensare a un'avversione a priori. Sono anni che cambio città, ho vissuto a Parigi, Berlino, Dublino, Bruxelles, e ho costruito le mie opinioni sulla base delle mie esperienze, del mio osservare, sentire, dell'entrare in relazione con la città in cui mi trovavo. Il mio post era un riflesso al tuo, la volontà di volere raccontare in modo molto sintetico (è il tuo blog, non il mio) un'esperienza dissonante rispetto alla tua e niente più.
Diciamo che dalla tua risposta mi sembra di capire che ci tieni molto a Dublino. Magari per te non è solo una città, ma è ormai un pezzetto di anima... ; )
@Preferina
scusami. ho esagerato in risposta, il tuo "errore" e' stato dire d'essere d'accordo con pedro :D
scherzo, ovviamente. hai ragione, ho confuso un'opinione con un'etichetta, ma ho cercato anche di rispondere ad alcuni dei tuoi punti argomentando in qualche modo sui knackers, l'architettura, lo sputo, il costo della vita. Non pensare alla mia "aggressione", pensa a quei punti se puoi, almeno un minuto. Poi, come ho detto, qui non si vuole convincere nessuno ne' dedurne un aggettivo finale concordato sulla citta', pero' hai ragione, quella citta' ha lasciato il segno in me ed e' per questo che probabilmente ho scritto anche troppo nel mio commento:)
andima, sono felice che dublin si stia riprendendo, che i prezzi si siano 'umanizzati' come molti dublinesi lo sono sempre stati.
Concordo con la tua descrizione, dublin è forse la capitale più provinciale.
L'autista che ti saluta e tu gli dici 'thanx' (ci sarebbe da chiedersi per cosa? forse allo spazzino gli dici grazie per pulirti la strada? ma si andrebbe troppo OT), l'atmosfera di alcuni pub (ma non tutti, ai tempi d'oro alcuni erano evitati come la peste dai veri dublinesi, perchè ci trovavi solo turisti).
Come ha detto preferina, ognuno ha la propria opinione, che si è formata da esperienze personali, gusti ed altro.
I knackers sono considerarsi come cittadini a tutti gli effetti, se volessimo togliere gli 'scugnizzi' che fanno scippi e rapine o i camorristi da Napoli, allora diventerebbe un paradiso da raccontare e da vivere (pur con le sue mille contraddizioni e limiti).
Purtroppo io amavo l'irlanda e dublin e ho visto scemare questa passione, farla diventare quasi odio (che comunque è un sentimento migliore dell'indifferenza), perchè a dublin avrei voluto trascorrerci la mia vita, ero partito per questo ed invece mi ha delusa.
Per fortuna il mio giudizio non influenza il tuo o quello di altri.
E' il bello di avere un opinione e poterne discutere ;)
Mi auguro che ovunque al mondo si possa vivere bene, ci siano persone felici di vivere dove sono nate, sarebbe bello non avere 'emigranti' ma solo persone felici di viaggiare e trasferirsi per voglia e non necessità.
@pedro
bravo pedro!
la tua conclusione è da cornice :)
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